martedì 31 marzo 2009

INCENERITORE DI ACERRA

Il megainceneritore di Acerra, avvelenerà l’aria ed il suolo attraverso le sue emissioni contenenti nanopolveri, diossina ed oltre 250 sostanze chimiche nocive che vanno dall’arsenico al cadmio al cromo al mercurio al benzene.
Farà aumentare l’incidenza dei tumori, delle malformazioni fetali e di una lunga serie di altre gravi patologie, fra la popolazione di un territorio già oggi conosciuto come “triangolo della morte” alla luce di una percentuale di patologie tumorali fra le più alte al mondo.
Produrrà energia in maniera assolutamente antieconomica, potendo sopravvivere economicamente solo grazie ai contributi Cip6 che tutti gli italiani dovranno continuare a pagare sotto forma di addizionale sulla bolletta elettrica. Produrrà energia in maniera assolutamente antiecologica, emettendo in atmosfera (oltre ai veleni) quantitativi di CO2 doppi rispetto ad una centrale a gas naturale di uguale potenza.
Distruggerà qualunque prospettiva di realizzare un moderno circolo virtuoso dei rifiuti, annientando la raccolta differenziata ed il riciclo, dal momento che i materiali più facilmente riciclabili, plastica, carta e cartone, sono anche quelli con più alto potere calorifico, indispensabili all’inceneritore per funzionare.

Ha già distrutto ogni anelito di democrazia, essendo stato costruito contro la volontà dei cittadini, attraverso l’uso della forza. Va ricordato che dal 2004 ad oggi si sono contate a decine le manifestazioni popolari contro la costruzione dell’impianto, spesso represse dalle forze dell’ordine con l’uso dei manganelli, mentre nel corso dell’ultimo anno l’inceneritore è stato portato a compimento militarizzando l’area con l’uso dell’esercito.
Ha contribuito a rimpinguare oltre alle casse del malaffare, prima i profitti di Impregilo ed ora quelli di A2A che si sono avvicendate nella realizzazione dell’impianto che oggi ha iniziato a dispensare veleni.
Non contribuirà a risolvere il decennale problema (quello vero) dei rifiuti in Campania, dal momento che tale problema può essere risolto solamente attraverso la costruzione di quel circolo virtuoso dei rifiuti di cui l’inceneritore di Acerra è il nemico giurato.
Non possiede alcuna peculiarità che lo renda un impianto moderno, poiché l’incenerimento dei rifiuti è una pratica anacronistica che tutti i paesi moderni stanno abbandonando, indirizzandosi verso la raccolta differenziata, il riciclo, il riutilizzo ed il riuso.

Nonostante tutto ciò che ho scritto fino ad ora rappresenti una realtà incontrovertibile, documentata attraverso centinaia di libri e centinaia di studi epidemiologi, suffragata dall’opinione di un grandissimo numero di medici ed esperti e accessibile a chiunque, solamente attraverso un click del mouse o una visita in biblioteca, i mestieranti dell’informazione e della politica hanno oggi rappresentato in TV e sui giornali una commedia di fantasia per molti versi antitetica, destinata a diventare l’unica realtà per la stragrande maggioranza degli italiani che proprio dai media tradizionali suggono le proprie informazioni.

Il Corriere della Sera ha esordito con il titolo “parte l’inceneritore verde”, coniando un ossimoro privo di senso, al quale si spera non faranno seguito in futuro gli “omicidi giusti”, “l’inquinamento pulito”, i “licenziamenti dal volto umano” e altre amenità sui generis. Quasi tutti i TG hanno presentato l’evento con grande enfasi commista a soddisfazione, mentre le telecamere spaziavano sul presidente del Consiglio, abbarbicato al disopra di un palco sul quale campeggiava la scritta “termovalorizatore di Acerra” quasi anziché un dispenser di veleni e di morte, si stesse inaugurando un nuovo ospedale all’avanguardia o un’università. Ad assistere all’evento, consistente nell’apertura di un tendone blu con tanto di telecomando, che svelava una montagna di rifiuti maleodoranti, destinati a trasformarsi in miasmi venefici veicolati dal fumo dei camini, sono state invitate oltre 400 “personalità” come si trattasse di una prima della Scala.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è congratulato con il premier per l’avvio del “termovalorizzatore”, quasi si riferisse alla cerimonia (ad oggi non ancora avvenuta) per la ricostruzione delle case dei terremotati dell’Irpinia.
Guido Bertolaso ha parlato della “realizzazione del sogno di una Napoli pulita”, speculando sull’emergenza rifiuti dello scorso anno, creata ad arte per addivenire allo scopo. Inoltre ha aggiunto che il nuovo impianto emetterà il 75% di diossina in meno rispetto agli impianti più vecchi, dimenticando di dire che questo abbattimento si tradurrà nel raddoppio delle emissioni di nanopolveri, ben più pericolose della già ferale diossina.
Gianni Letta ha insistito sul ritorno dello Stato in Campania, per quanto sia mortificante il fatto che lo Stato ritorni non per porre rimedi, ma per avvelenare ulteriormente una popolazione già duramente provata da decenni di sversamenti di sostanze tossiche di ogni genere. Sulla stessa linea di pensiero anche Antonio Bassolino che il ritorno dello Stato avrebbe dovuto teoricamente temerlo.
Berlusconi ha affermato di “averci messo il cuore” ed ha vantato una vittoria della democrazia difficilmente riscontrabile in un’opera costruita con la forza e l’uso dei militari, contro il volere dei cittadini.

Centinaia di persone hanno sfilato in corteo per contestare l’inaugurazione di un’opera contro la quale si battono da anni. Alcune decine di loro hanno occupato l’aula consiliare del Municipio di Acerra, ricordando che questa per la popolazione cittadina è una giornata di lutto. Di tutto ciò naturalmente i mestieranti dell’informazione non hanno parlato, dal momento che sarebbe risultata una nota stonata all’interno del pacchetto preconfezionato, grondante giubilo e soddisfazione che doveva entrare nelle case degli italiani, a dimostrare che “incenerire è bello”, fa bene all’ambiente e un poco anche alla salute, trattandosi di un incenerimento “verde” e in diretta TV.

domenica 15 marzo 2009

Comunicato stampa

Dopo le ultime notizie circa la prossima inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra e l’avvio dei lavori per la realizzazione della discarica di Terzigno si rende necessario ritornare a discutere di rifiuti e raccolta differenziata.
Ormai è dallo scorso 16 febbraio che il Tavolo operativo permanente di cui alla Delibera Consiliare del 29/11/08 non si riunisce senza ancora avviare le manifestazioni concordate e senza portare a conoscenza delle associazioni a che punto sta il ricorso alla Corte di giustizia europea.
Per questi motivi il “Comitato Cittadino di Boscotrecase”, il “Movimento difesa del Territorio Area Vesuviana” e le associazioni “La Ginestra”, “Vivibosco”, “LFO” e “Chrysos” lunedì prossimo chiederanno la convocazione urgente del Tavolo operativo in quanto ritengono sia oggi più che mai indispensabile ripartire con il proficuo dialogo avviato e realizzare, tutti insieme, le tante iniziative proposte in quella sede.

Istanza al sindaco

Al Sindaco del Comune di Boscotrcase

Oggetto: richiesta di pubblicizzazione del Bando pubblico della provincia di Napoli per il finanziamento per l’acquisto di compostiere e biotrituratori per le imprese agricole localizzate a Boscotrecase.
Premesso
che in data 01/02/2008 si e costituito il Comitato Cittadino Boscotrecase che ha il seguente obiettivo:
elaborare idee innovative per il miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane, con particolare riferimento alla cittadina di Boscotrecase.
Le diverse iniziative avviate sono state sottoscritte, volta per volta, da gruppi di cittadini compresi tra le 50 e le 100 persone.
Il Comitato opera attraverso gruppi di lavoro che utilizzano la seguente metodologia:
Ricerca di possibili soluzioni innovative ai problemi della cittadina attraverso l’esame di situazioni analoghe all’estero e in Italia, studi e ricerche.
Elaborazione di idee di massima adatte alla particolare realtà di Boscotrecase.
Proposte di sperimentazione di soluzioni nei vari quartieri dalla periferia al centro storico.
Regolare e costante confronto con le Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale, e invio di documentazione ai Parlamentari eletti nella zona.
Considerato
Che il comitato si è occupato prevalentemente della gestione dei rifiuti in particolare della raccolta differenziata, cercando di dare un contributo nel miglioramento del servizio e di sensibilizzare i cittadini in modo da aumentarne i risultati e far si che Boscotrecase rientrasse nei comuni cosiddetti ricicloni o virtuosi.
Che il Comitato partecipa attivamente al tavolo permanente costituito per opporsi alla riapertura delle discariche del Vesuvio.
Che il Comitato è convito che l’unica alternativa alle discariche sia una raccolta differenziata spinta a costi contenuti.
Propone
Alla S.V. di pubblicizzazione il Bando pubblico della provincia di Napoli per il finanziamento per l’acquisto di compostiere e biotrituratori per le imprese agricole localizzate a Boscotrecase.
Il territorio della provincia di Napoli è stato interessato dall’emergenza rifiuti, che sta influendo negativamente sul settore agricolo e sul benessere delle relative aziende. Nel quadro degli interventi tesi al superamento dello stato di crisi, in un’ottica di riduzione dei rifiuti organici naturali prodotti dall’agricoltura, il bando mira alla diffusione della tecnica del compostaggio nelle aziende agricole della provincia di Napoli.
Le matrici organiche di scarto che si originano nel corso delle attività colturali, infatti, possono essere recuperate mediante compostaggio e riutilizzate in azienda per aumentare la fertilità organica del suolo, attraverso un processo naturale che porta alla produzione di un fertilizzante stabile e sicuro in termini di fitotossicità.
Si prevede l’assegnazione di un contributo in conto capitale ad aziende agricole- che operino nei settori della orto-floro-frutticoltura, del vivaismo e dell’agriturismo – destinato all’acquisto di compostiere e di biotrituratori per i residui delle colture erbacee e legnose e per scarti alimentari, finalizzato alla produzione di compost da distribuire ai terreni aziendali.
Si precisa che i residui devono essere prodotti all’interno dell’azienda, in relazione al proprio ciclo produttivo, e riutilizzati sempre all’interno dell’azienda. In ossequio alle finalità del bando saranno organizzati incontri divulgativi finalizzati al corretto uso delle compostiere, del compost prodotto e dei biotrituratori per il tramite o con la collaborazione delle organizzazioni professionali agricole.
Spese ammissibili, percentuale e entità di finanziamento.
È ammissibile la spesa relativa all’acquisto delle seguenti tipologie alternative di attrezzature, per ciascun imprenditore agricolo (da intendere singolo, gruppo di imprenditori associati, società):
Tipologia a)
E’ ammissibile la spesa per l’acquisto di compostiere, fino ad un massimo di tre (per i residui erbacei e legnosi e per scarti alimentari), e di un biotrituratore, utilizzabile per la triturazione di piccole e medie quantità di materiale da introdurre nelle compostiere. Le compostiere dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Compostiera chiusa, dotata di coperchio in sommità per l’introduzione del materiale da compostare (materiale vegetale costituito da piccoli tronchi, rametti, residui di cespugli, residui alimentari, ecc..), di uno sportello inferiore per il prelievo del compost maturo e di feritoie per areazione;
• capacità non inferiore a 600 litri.
E’ finanziabile un importo pari al 75 % della spesa IVA esclusa, fino ad un contributo massimo di € 300,00 per ciascuna compostiera ed € 1.500,00 per il biotrituratore.
Tipologia b)
E’ ammissibile la spesa per l’acquisto di un biotrituratore utilizzabile per la triturazione di grosse quantità di materiale da destinare al compostaggio in cumuli.
E’ finanziabile un importo pari al 75 % della spesa IVA esclusa, fino ad un contributo massimo di € 7.500,00.
L'idea proposta è stata adottata già dal sindaco di Pompei e da altri sindaci della provincia di Napoli che stanno pubblicizzando l’iniziativa.
La scadenza è il 31/03/2009
Il Comitato Cittadino ritiene tale proposta sia realizzabile anche a Boscotrecase.
Confidiamo in un Vs. accoglimento di tale proposta e con l'occasione ringraziamo per l'attenzione.
Il Presidente

AVVISO

Solo per questa settimana la riunione di comitato sarà anticipata a martedì 17/03/2009 ore 18,30.

venerdì 13 marzo 2009

Bando pubblico per il finanziamento dell'acquisto di compostiere e biotrituratori

Bando pubblico per il finanziamento dell'acquisto di compostiere e biotrituratori per le imprese agricole della provincia di Napoli.
25 febbraio 2009;

PROVINCIA DI NAPOLI

Bando pubblico per il finanziamento dell'acquisto di compostiere e biotrituratori per le imprese agricole della provincia di Napoli.

Proroga scadenza 31 marzo 2009.

Allegati: Bando provinciale DEFINITIVO
ALLEGATO 1 istanza
ALLEGATO 2 dichiarazione def
ALLEGATO 3 dichiarazione de minimis
ALLEGATO 4 atto di assenso imprenditore associato

http://portale.provincia.napoli.it/Menu_destra/Risorse_Destra/Bando_pubblico_finanziamento_acquisto_compostiere_e_biotrituratori

mercoledì 11 marzo 2009

Istanza al sindaco

Al Sindaco del Comune di Boscotrcase

Oggetto: richiesta adozione ordinanza per potenziare la raccolta differenziata attraverso l’utilizzo da parte dei commercianti di sacchetti biodegradabili

Premesso
che in data 01/02/2008 si e costituito il Comitato Cittadino Boscotrecase che ha il seguente obiettivo:
elaborare idee innovative per il miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane, con particolare riferimento alla cittadina di Boscotrecase.
Le diverse iniziative avviate sono state sottoscritte, volta per volta, da gruppi di cittadini compresi tra le 50 e le 100 persone.
Il Comitato opera attraverso gruppi di lavoro che utilizzano la seguente metodologia:
Ricerca di possibili soluzioni innovative ai problemi della cittadina attraverso l’esame di situazioni analoghe all’estero e in Italia, studi e ricerche.
Elaborazione di idee di massima adatte alla particolare realtà di Boscotrecase .
Proposte di sperimentazione di soluzioni nei vari quartieri dalla periferia al centro storico.
Regolare e costante confronto con le Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale, e invio di documentazione ai Parlamentari eletti nella zona.
Considerato
Che il comitato si è occupato prevalentemente della gestione dei rifiuti in particolare della raccolta differenziata, cercando di dare un contributo nel miglioramento del servizio e di sensibilizzare i cittadini in modo da aumentarne i risultati e far si che Boscotrecase rientrasse nei comuni cosiddetti ricicloni o virtuosi.
Che il Comitato partecipa attivamente al tavolo permanente costituito per opporsi alla riapertura delle discariche del Vesuvio.
Che il Comitato è convito che l’unica alternativa alle discariche sia una raccolta differenziata spinta a costi contenuti.
Propone
Alla S.V. di adottare un'ordinanza che prevede, per i commercianti e gli operatori del comune, l'impiego esclusivo di buste biodegradabili nei negozi.
In base a quest’ordinanza gli esercizi commerciali avranno quindi l'obbligo di utilizzare e consegnare ai clienti esclusivamente buste ecologiche nel tentativo di potenziare, facilitare e rendere piu’ economica per l’ente la raccolta differenziata.
L'idea è stata adottata già da sindaco di Castellammare di Stabia, Camerota ed altri comuni del Cilento.
Il Comitato ritiene tale proposta sia realizzabile e potrebbe essere da apripista per gli altri comuni del territorio che partiti dopo Boscotrecase nella raccolta differenziata si trovano ad affrontare lo stesso problema dello smaltimento dell’umido in sacchetti non biodegradabili che ormai non viene accettato da quasi nessuna piattaforma di riciclo, per cui questo ns. umido deve fare dei lunghissimi viaggi a costi insostenibili
Confidiamo in un Vs. accoglimento di tale proposta e con l'occasione ringraziamo per l'attenzione.
Il Presidente

martedì 3 marzo 2009

Forum dei Giovani di Boscotrecase: saltata l'elezione del presidente, maggioranza non raggiunta

Tratto dal blog "Terramia" di Pietro Carotenuto

Continua a far discutere e a far parlare di sé il Forum dei Giovani di Boscotrecase. L’organo fondato dall’amministrazione Borrelli resta, infatti, un’entità astratta.
Nel mese di giugno dello scorso anno, grazie all’iscrizione di quasi cinquecento ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 32 anni, che elessero i dieci membri del Consiglio Direttivo, il Forum dei Giovani di Boscotrecase vedeva finalmente la luce.
I dieci eletti nel C. D. erano, come da statuto, equamente suddivisi tra maschi e femmine. Questi gli eletti: Pietro Carotenuto, Angelo Cirillo, Aldo Giandolo, Antonio Pollioso, Gianluca Vitiello, Veronica Annunziata, Ilaria Arpaia, Carmela Sicignano, Anna Ruggiero, Michela Sola.
Poche settimane dopo le votazioni del Consiglio Direttivo, furono presentate e protocollate anche le candidature alla Presidenza. Si candidavano Pietro Carotenuto, Aldo Giandolo e Antonio Pollioso. Tutto, quindi, lasciava presagire che, di lì a poco, il tanto atteso forum avrebbe preso il via, innanzitutto con l’elezione del numero uno e poi anche con l’elezione delle altre cariche sociali, rendendosi finalmente operativo.
Da allora, invece, solo silenzi. Fino a quando, nel mese di febbraio dell’anno successivo, i dieci consiglieri ricevevano la convocazione ufficiale del Presidente Provvisorio, la Dr.ssa Vincenza Langella (responsabile dell’Ufficio Informagiovani del Comune), per il giorno 26 febbraio, alle ore 19:00.
Dopo circa otto mesi di oblio, la tanto attesa prima seduta ufficiale sembrava finalmente una realtà. Ed invece è accaduto l’inverosimile. All’appuntamento nella biblioteca del Municipio di Via Rio erano presenti solo cinque dei dieci consiglieri: Pietro Carotenuto, Angelo Cirillo, Antonio Pollioso, Veronica Annunziata, Ilaria Arpaia. Assenti, senza aver addotto alcuna giustificazione, i consiglieri Aldo Giandolo, Gianluca Vitiello, Michela Sola, Carmela Sicignano e Anna Ruggiero. Non avendo raggiunto la maggioranza semplice, come da statuto, le elezioni del presidente non si sono svolte ed i lavori del forum non sono potuti iniziare. Preso atto della situazione, nel verbale della seduta il Presidente Provvisorio rinnovava l’appuntamento sette giorni dopo, ovvero al prossimo 5 marzo.
Boicotaggio o menefreghismo? Ciò che conta è la sostanza, ovvero che il Forum di Boscotrecase continua a vivere in un limbo senza fine. I consiglieri assenti si prenderanno le proprie responsabilità? Risponderanno alla prossima convocazione? O si assenteranno nuovamente? Chi vivrà, vedrà…