venerdì 30 aprile 2010

DAL CORRIERE DELLA SERA -I parlamentari europei “Assurdo i rifiuti in un parco naturale”


Venerdi 30 Aprile 2010 ore 7:58

I parlamentari europei “Assurdo i rifiuti in un parco naturale” Terzigno. La delegazione delle petizioni della comunità europea è stata in visita alla discarica di Terzigno. Il giorno precedente i parlamentari hanno fatto un sopralluogo a Chiaiano e a Marano e e hanno criticato lo stato di scarsa democrazia che non ha concesso loro di poter parlare con i sindaci e i cittadini e non con i militari. Infatti i commissari sono stati fermati dall´esercito e dai carabinieir in assetto anti-sommossa e costretti a restare in un bagno antistante alla discarica, finchè sono entrati ma senza i giornalisti.
Nella mattinata di ieri i commissari hanno fatto visita alla discarica di Terzigno (l´ex Sari) e sono stati accolti dal comitato civico cittadino e dagli abitanti della zona, indignati dalla situazione in cui si trovano.
Insieme a loro hanno avuto il permesso di entrare anche alcuni giornalisti, il
presidente del Parco Nazionale del Vesuvio e qualche tecnico che ha spiegato
loro come fuziona. Non è stato permesso invece l´iungresso ad alcuni
rappresentanti del comitato cittadino, da anni impegnato in questa lotta. Verso
le 12 la commissione è uscita e ha dichiarato di aver trovato rifiuti
industriali che non dovrebbero essere sversati lì (tra cui un bidone vuoto di
solvente e alcuni pneumatici) e che è scandaloso che una discarica sia situata
in un Parco Nazionale di tale bellezza, con il rischio di perdere il vincolo
UNESCO. Subito dopo si sono recati alla Cava Vitiello (5 volte più grande della
Sari) dove, nonostante il fermo del TAR del Lazio,i lavori continuano:
dovrebbe contenere circa 3000000 di tonnellate di rifiuti. La delegazione ha
infine invitato i cittadini a contattarli per qualsiasi cosa.

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giovedì 29 aprile 2010

IL NOSTRO COMITATO AD ACCOGLIERE I COMMISSARI EUROPEI ALLA DISCARICA SARI

LE BUGIE DELLA MAZZONI pubblicate dal ROMA -Rifiuti, Commissione a Terzigno: ridurre le quantità

Rifiuti, Commissione a Terzigno: ridurre le quantità
TERZIGNO.Visita oggi alla discarica di Terzigno per la delegazione della Commissione Petizioni del Parlamento europeo, presieduta dall'eurodeputata del Pdl Erminia Mazzoni. Al tour, durato circa un'ora, è seguito un incontro con i comitati civici, che hanno espresso preoccupazione per un eventuale allargamento della discarica e avanzato agli europarlamentari richieste come il commissariamento della Regione Campania e del Governo italiano in materia. Provvedimenti, ha sottolineato però la presidente Mazzoni replicando, che «non rientrano nelle competenze europee». Accompagnati da tecnici, sindaci, stampa e rappresentanti dei comitati, la delegazione giunta ieri da Bruxelles ha visitato la discarica. Al tour durato circa un'ora, è seguito un incontro con i comitati, che hanno chiesto il commissariamento di Regione e Governo, lamentandosi della gestione dei rifiuti. Proprio le petizioni presentate in sede europea dai cittadini mobilitati sulla gestione di rifiuti hanno fatto sì che i parlamentari venissero in Campania per valutare la situazione e le misure da prendere per avviare il ciclo integrato dei rifiuti così come prevede la normativa europea.
«Con i tecnici - ha detto la presidente Mazzoni - abbiamo potuto verificare che la struttura funziona bene, che segue tutte le procedure di legge e questo è sicuramente un elemento di positività».
Tuttavia, l'eurodeputata del Pdl ha sottolineato come visitando la discarica di Terzigno sia risultato «evidente che oggi le percentuali della raccolta differenziata sono ancora basse». Da questa condizione, ha aggiunto, «scaturisce la presenza in discarica di rifiuti, che avrebbero bisogno di un ciclo di smaltimento diverso». Fra i temi caldi, affrontati dai cittadini, il possibile allargamento del sito in un'area che ricade all'interno del Parco nazionale del Vesuvio.
«Abbiamo espresso - ha detto Mazzoni - la comune intenzione di ridurre il quantitativo di rifiuti che giungono in discarica e, per quanto possibile, cercheremo di scongiurare l'allargamento dell'area».
La situazione quella di cui stanno prendendo atto i parlamentari campani e non, che secondo la Mazzoni «necessita di altre azioni perché il pregresso che ci portiamo sulle spalle è pesante, sebbene negli ultimi due anni si siano fatti passi in avanti che ci possono consentire di chiedere alla Commissione europea un atto fiduciario per poter ottenere lo sblocco dei fondi necessari perché - ha concluso - il nostro è un territorio regionale disastrato e per risanarlo servono tempo e impegno

LA VISITA ALLA DISCARICA E' STATA UNA VISITA SENZA TRASPARENZA E SENZA DEMOCRAZIA

Comincia tra le polemiche la visita della delegazione di parlamentari europei nei siti per la raccolta dei rifiuti in Campania. Ai giornalisti e ai sindaci di Mugnano e Marano viene vietato l´ingresso alla cava di Chiaiano che ospita la discarica. Decisione che suscita le proteste della delegazione: «Visita senza trasparenza». Intanto piovono critiche su Bertolaso per le affermazioni considerate "allarmistiche" sui rischi legati a una eventuale eruzione a Ischia

di PATRIZIA CAPUA  Una visita alla discarica di Chiaiano. Ma comincia male, tra tensioni e polemiche, la tre giorni in Campania della delegazione della commissione per le Petizioni del Parlamento europeo presieduta da Erminia Mazzoni e composta da sette parlamentari, tra cui i campani Enzo Rivellini, Andrea Cozzolino, Vincenzo Iovine. Vietato ai giornalisti - tenuti fuori sotto una pioggia battente da un cordone di polizia e di militari dell'esercito - l'ingresso alla Cava di Cupa del Cane. Parole dure, pronunciate in piedi su un tavolo, dal capo delegazione, l'olandese Judith Merkeis: "Avevamo chiesto la presenza della stampa, invece è stata una visita senza trasparenza e senza democrazia". A impedire l'accesso, "gli uomini della Protezione civile". Bloccati anche i sindaci Salvatore Perrotta, di Marano, e Giovanni Porcelli di Mugnano. "È una cosa indegna di un paese civile", s'infuriano.

La missione, invocata da 18 petizioni, punta alla verifica della compatibilità degli impianti con la normativa europea. La Campania delle discariche e dei rifiuti gioca una partita da 500 milioni di euro, di cui 300 milioni della nuova gestione (fondi 2007-2013), e altri 200 milioni della gestione precedente, per sbloccare il ciclo dei rifiuti. I cittadini chiedono alle autorità europee di valutare eventuali danni alla salute e all'ambiente. "È necessario - ha detto Erminia Mazzoni - dimostrare che un ciclo integrato dei rifiuti è stato programmato, che qualche passo è già stato compiuto e che la Regione vuole andare nella direzione che la commissione europea indica". La commissione acquisirà il rapporto redatto dalla delegazione alla fine del viaggio.

Il primo giorno della missione è "mordi e fuggi". Il sito di ecoballe di Taverna del Re a Giugliano e la discarica di Ferrandelle vengono visionati attraverso i cancelli. Ma basta per preoccupare i parlamentari. Il tour di Acerra inizia quasi alle 20. Fuori i comitati e il sindaco Tommaso Esposito. La visita al termovalorizzatore è guidata da Antonio Buonomo manager di Partenope ambiente. Domande sui fumi, sul monitoraggio, sulle emissioni, due linee su tre in funzione. Il Comune aspetta dal governo, dirà poi il sindaco, da due anni ristoro per 3 milioni e 200 mila euro.

In prefettura, Nicola Dell'Acqua ha presentato i risultati di un anno e mezzo della Protezione civile in Campania: termovalorizzatore, stir, discariche esistenti e da costruire. Secondo Dell'Acqua, con questi impianti c'è un'autonomia di 4 anni. "Se si toglie Cava Vitiello a Terzigno, che non è la soluzione giusta, l'autonomia scende a un anno", puntualizza Andrea Cozzolino (Pd). L'assessore comunale all'Igiene, Paolo Giacomelli ha sottolineato che "la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Napoli è cresciuta dal 14 per cento del 2008 al 20 per cento del 2009. L'amministrazione è impegnata a estendere il sistema del "porta a porta" a 400mila abitanti". Enzo Rivellini (Pdl) definisce il dato "scandaloso".

Il problema è lo sblocco delle risorse, anzitutto dei 50 milioni destinati dal governo ai Comuni virtuosi per poter fare nuovi investimenti. In programma 3 termovalorizzatori: Napoli, Salerno e quello per lo smaltimento di 6 milioni di ecoballe, tra Villa Literno e Giugliano. "Speriamo - ha aggiunto Mazzoni - di poter tornare con un rapporto che sia meno mortificante e meno drammatico rispetto a quanto emerso dai testi delle petizioni che fotografano una situazione di criticità per la Campania che ha vissuto 15 anni di gestione emergenziale". Oggi la delegazione visiterà i siti di Terzigno e la discarica di Basso dell'Olmo a Serre, vicino Salerno.
(29 aprile 2010)

mercoledì 28 aprile 2010

I parlamentari europei chiedevano l'accesso dei cittadini e della stampa durante la visita della Commissione europea a Chiaiano : l’ennesima vergogna italiana

La Protezione civile e l'esercito negano blindano l'accesso

28 / 4 / 2010
Da diverse settimane stiamo lavorando con i rappresentanti stranieri della delegazione di europarlamentari che da oggi visiteranno i siti di smaltimento dei rifiuti in Campania a seguito di numerose petizioni indirizzate proprio a Bruxelles.
In particolare sia con l’onorevole Merkies sia con l’onorevole Auken abbiamo avuto modo in queste settimana di inviare una corposa documentazione per raccontare lo scandalo del piano rifiuti e la vicenda della discarica di Chiaiano, in particolare il dramma legato ai danni riportati a causa dell’attivita’ della discarica.
Danni alle abitazioni, danni alle strade, nessun controllo sulla qualita’ di acqua e aria. L’assenza totale dei controlli previsti dal 2008.
Oggi è andata in scena l’ennesima vergognosa farsa !
Intorno alle ore 13:30 i cittadini del Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano si sono recati come previsto all’ingresso della discarica. Ad attenderli quasi un centinaio di Carabinieri pronti a sbarrare la strada. Uno schieramento di forze senza nessuna giustificazione plausibile visto che la visita della commissione era stata richiesta proprio dai cittadini.
Presenti anche delegazioni dei comitati di Terzigno, Giugliano ed Acerra.
Ad allarmare le forze dell’ordine e soprattutto la Protezione Civile e’ stata la richiesta della delegazione europea di incontrare i sindaci di Marano e Mugnano ed il Presidio permanente per discutere con loro e visitare insieme la discarica. Sotto una pioggia battente la democrazia italiana ha dimostrato ancora una volta il suo vero volto. Dopo esserci rifugiati dalla pioggia all’interno di una struttura in prossimita’ della discarica, veniva impedito ai giornalisti sia delle Tv, tra cui la Rai, sia della carta stampata, di poter partecipare alla visita ed all’incontro. Una situazione incredibile con i sindaci ed i cittadini tenuti chiusi in una toilette della struttura (!!), la delegazione europea incredula che non comprendeva chi impedisse l’accesso ai giornalisti, e gli stessi tenuti fuori da un cordone di militari dell’esercito. A chiarire lo scenario c’ha pensato il generale Morelli che si e’ assunto la responsabilita’ di impedire l’accesso ai giornalisti tra le proteste dei deputati europei. L’onorevole Auken , danese del gruppo dei Verdi ha dichiarato l’assurdita’ di uno stato dove i militari tengono le pubbliche relazioni, denunciando l’assoluta mancanza di trasparenza nella visita. L’onorevole Merkies ha voluto incontrare i cittadini ed i sindaci con il resto della delegazione europea denunciando la loro indignazione per l’assoluta mancanza di democrazia con cui si sta svolgendo la visita. I Sindaci ed i cittadini sono stati poi invitati a lasciare l’area dai militari dell’esercito guidati dal generale Morelli. La visita dunque si e’ svolta senza i cittadini che avevano firmato la petizione, senza la stampa e senza i sindaci della zona. Una situazione vergognosa.
“Non dategli un euro !” è stata la dichiarazione del Presidio permanente di Chiaiano e Marano riferendosi al blocco dei 550 milioni di euro di finanziamenti europei bloccati per la procedura di infrazione contro l’Italia. “Il nostro paese continua a dimostrare l’assoluta mancanza di democrazia e trasparenza, frutto di una gestione delle emergenze che significa sempre di piu’ occasione per far speculare i grandi potentati e tenere all’oscuro i cittadini” continuano dal Presidio. Alle ore 19:30 i cittadini saranno ricevuti dalla delegazione europea presso l’Hotel Caracciolo dove si terrà un’audizione per sentire la voce dei comitati in lotta contro il piano rifiuti. “L’unico sblocco intelligente di quei fondi, puo’ essere quello di vincolarli alla realizzazione di progetti strutturali alternativi alla costruzione di discariche ed inceneritori, puntando sul trattamento  freddo, sul compostaggio e sul riciclaggio” questa la posizione del Presidio permanente rispetto allo scopo della visita della commissione.
I cittadini dei comitati di Chiaiano, Terzigno, Acerra e Giugliano presideranno stasera l’Hotel Caracciolo per denunciare la mancanza di trasparenza della visita grazie alla presenza ingombrante della Protezione Civile e dell’esercito.

DOMANI MATTINA ORE 8,00 - 11,30 E' PREVISTO L'ARRIVO DEI COMMISSARI EUROPEI ALLA DISCARICA DI TERZIGNO-IL COMITATO INVITA TUTTI I CITTADINI CHE HANNO POSSIBILITA' A RECARSI A VIA NESPOLE DELLA MONICA PER FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE

Comunicato stampa sulla Commissione Europea per le petizioni e sul presidio del giorno 28 Aprile

Dal 28 al 30 Aprile 2010 la Commissione Europea per le petizioni, a seguito di puntuali denunce sul tema rifiuti pervenute fin dal 2006 da parte di liberi cittadini delle zone di Acerra, Chiaiano, Serre, Basso dell’Olmo e Taverna del Re, effettuerà una missione investigativa in Campania per verificare dal vivo gli aspetti concreti della gestione rifiuti nella regione, con particolare riferimento alle questioni di impatto sulla salute umana, differenziazione dei rifiuti, stato delle discariche esistenti, esistenza ed utilizzazione di discariche abusive, smaltimento illegale di rifiuti tossici, elevata attenzione prestata all’incenerimento rifiuti e per ultimo finanziamento degli impianti progettati.
I comitati e le associazioni che da anni svolgono nella regione un’azione di contro-informazione e denuncia delle irregolarità ormai decennali nella gestione del ciclo rifiuti in Campania, hanno da tempo avanzato proposte concrete per la risoluzione dell’emergenza basate su raccolta differenziata porta a porta, costruzione di impianti di compostaggio e riconversione degli ex CDR in impianti di Trattamento Meccanico dei rifiuti.
Il piano del Governo, che ha varato il 23 maggio 2009 il Decreto Legge n. 90 poi convertito nella Legge n. 123, relativo alla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, ha invece inteso risolvere la stessa con una serie di norme in aperta violazione delle Direttive Europee in tema di rifiuti, imponendo per legge, senza alcuna preventiva adeguata analisi dei territori, 11 mega-discariche di rifiuto “tal quale”, anche con codici CER pericolosi, e la costruzione di 4 inceneritori finanziati dai CIP6, di cui quello in funzione ad Acerra, fin dal suo avvio, brucia materiale fuori norma e produce continui sforamenti dei limiti di legge per le polveri sottili; mentre ancora oggi non si intende far decollare la raccolta differenziata nel capoluogo di regione, oltre che in molte periferie degradate e risulta in funzione solo un piccolo impianto di compostaggio per l’intera Campania; non è infine partita alcuna seria bonifica dei territori devastati dai rifiuti tossici e da precedenti mega-discariche.
Di fronte a questo scempio ambientale sarà nostra cura mostrare alla Commissione Europea quale sia lo stato reale dell'emergenza rifiuti nella regione e, nonostante essa sia stata ufficialmente dichiarata conclusa, quanto i provvedimenti attualmente in vigore e quelli programmati continuino a violare le normative comunitarie, a non garantire la salute dei cittadini e a non tutelare l’ambiente e i territori. Incontreremo la Commissione stessa il giorno 28 Aprile alle ore 19 presso l'Hotel Palazzo Caracciolo, in Via Carbonara 112 a Napoli e in quella sede porteremo le nostre ragioni e le nostre proposte.
In tale occasione si terrà nei pressi dell’Hotel un presidio informativo, al quale si invitano a partecipare tutti i cittadini delle province colpite dalla dissennata gestione dei rifiuti in Campania, i cui costi sono pagati dagli stessi cittadini con i vertiginosi aumenti della Tarsu, e tutti coloro sensibili ai temi della difesa dei diritti, della salute e dell’ambiente.

LA POLITICA DELLE CHIACCHIERE GIA' NEL 2008 I NOSTRI SINDACI ERANO ENTUSIASTI DEL TRATTAMENTO BIOLOGIOCO DEI RIFIUTI - COME AL SOLITO NULLA DI FATTO - QUANDO PASSIAMO ALLA POLITICA DEL FARE ?

Una delibera per unire i comuni di Torre del Greco e Torre Annunziata per richiedere finanziamenti alla Regione per la realizzazione dell’impianto per il Trattamento Biologico Meccanico dei rifiuti. Un risultato importante a distanza di meno di un mese dalla conferenza di presentazione del progetto svoltasi a Palazzo Baronale. La delibera in questione è stata approvata dalla giunta comunale di Torre del Greco ed anche il comune di Torre Annunziata a breve dovrebbe approvare un provvedimento simile. Tutto questo per accelerare i tempi di realizzazione del progetto.
Torre del Greco. Una delibera per unire i comuni di Torre del Greco e Torre Annunziata per richiedere finanziamenti alla Regione per la realizzazione dell’impianto per il Trattamento Biologico Meccanico dei rifiuti. Un risultato importante a distanza di meno di un mese dalla conferenza di presentazione del progetto svoltasi a Palazzo Baronale. La delibera in questione è stata approvata dalla giunta comunale di Torre del Greco ed anche il comune di Torre Annunziata a breve dovrebbe approvare un provvedimento simile. Tutto questo per accelerare i tempi di realizzazione del progetto.
I comuni coinvolti inizialmente erano cinque: Boscotrecase, Trecase, Boscoreale, Torre Annunziata e Torre del Greco.
Torre del Greco si è sempre posta come ente capofila nella creazione dell’impianto per il trattamento biomeccanico dei rifiuti, e dopo il viaggio fatto a Treviso per visitare uno di questi impianti, il primo cittadino Ciro Borriello ha commissionato uno studio di fattibilità all’Ingegner Luca Dessena, esperto in materia ambientale e soprattutto nelle tecniche per il trattamento e gestione dei rifiuti.
Lo studio di fattibilità ha mostrato che un impianto di questo genere è in grado di riqualificare fino al 75% dei materiali che differenziati vengono in genere conferiti alle varie piattaforme di riciclo.
Inoltre stando alle premesse dell’Ingegnere Dessena, un impianto per il trattamento biomeccanico dei rifiuti nella suddetta zona vesuviana è possibile perché i livelli di differenziata raggiunti anche negli altri comuni, sono sufficienti e ci si auspica che questi possano sempre aumentare.
I cinque primi cittadini coinvolti si sono dimostrati subito propensi ad analizzare la proposta di un’effettiva collaborazione per accelerare i tempi di realizzazione di tale impianto che porterebbe solo dei risparmi alle casse comunali. Entusiasmo che sembra poi essersi raffreddato per i sindaci di Boscotrecase, Agnese Borrelli, Boscoreale, Gennaro Langella e Trecase, Gennaro Cirillo.
O almeno così dimostrano i fatti, in quanto dalla presentazione dello studio di fattibilità del suddetto impianto nessun comune oltre Torre del Greco e Torre Annunziata sembra essersi mosso in una direzione concreta.
“E’ una questione di cultura – ha affermato più volte il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita - bisogna impostare la differenziata in modo differente, non occuparsene più solo a livello comunale, ma aldilà dei confini territoriali. Queste amministrazioni sono accomunate da problematiche simili, è quindi auspicabile creare dei percorsi comuni, tali da operare in modo più incisivo. Solo in questo modo i tempi per la realizzazione di progetti a largo raggio possono essere abbreviati”.
Dello stesso avviso il primo cittadino di Torre del Greco che ha sempre auspicato una collaborazione dei comuni dell’area vesuviana per risolvere una volta e per tutte la questione dei rifiuti in modo completamente autonomo risparmiando notevolmente sulla consegna dei rifiuti alle piattaforme di riciclaggio.
“Il trattamento biomeccanico dei rifiuti – commenta Ciro Borriello – è indicato dagli esperti come una delle migliori tecnologie per il recupero dei rifiuti. Tengo a sottolineare che questo progetto è portato avanti con una certa oculatezza, abbiamo fatto un primo viaggio per vedere in prima persona il funzionamento e risultati, abbiamo commissionato uno studio di fattibilità per capire i costi e se è attuabile sul territorio vesuviano e ora stiamo studiando un modo per ottenere una parte di finanziamenti. Auspico che questo lavoro possa dare i risultati sperati”.
Veronica Mosca

martedì 27 aprile 2010

RELAZIONE DELLA DOTT. CARLA POLI RESPONSABILE DEL CENTRO RICICLO DI VEDELAGO AL CONVEGNO "RIFIUTI ZERO"

Riciclo, nuovi scenari per l'innovazione ambientale
Gli impegni e le responsabilità di un'azienda si configurano non solo nei riguardi della clientela, ma anche dell'ambiente.
Ci sono oggi ampie opportunità tecniche e giuridiche per valorizzare i rifiuti. La gamma di materie prime secondarie si sta oggi allargando anche in Italia a interi settori industriali alimentati da materie prime originate dai rifiuti.
I rifiuti che non hanno caratteristiche sufficienti per essere direttamente utilizzati come materie prime secondarie subiscono un trattamento di riduzione, estrusione e granulazione ottenendo un granulato plastico di varie dimensioni atto ad essere impiegato nell'industria plastica di stampaggio e in edilizia.

Descrizione del Progetto complessivo
I capannoni hanno dimensioni e tipologia dettate dalle necessità delle lavorazioni, dei mezzi e degli impianti.
La loro ubicazione cerca comunque di attenuare l'impatto visivo nel territorio disponendo i due blocchi a livello inferiore della campagna circostante e staccati di circa 30 ml l'uno dall'altro.
Il piazzale è completamente pavimentato con una soletta di calcestruzzo armata e sagomata al fine di ricavare tutte le confluenze necessarie ad un ottimale controllo del deflusso delle acque piovane, raccolte in apposite griglie collegate al depuratore.
Sono previste aree verdi di filtro, aree adibite a parcheggio, aree di stoccaggio.
Le aree di stoccaggio dei materiali sfusi pronti per la consegna ( vetro, ferro, alluminio, legno, ecc.) sono costituite da vasche indipendenti realizzate in c.a. fuori terra.
La viabilità.
Il sito è facilmente raggiungibile in quanto è ubicato lungo la strada provinciale Postumia S.P.102.
L'accesso dei mezzi in arrivo e in partenza è in un solo senso di marcia.
Il numero di automezzi in entrata varia da 40 a 50 al giorno mentre quelli in uscita sono mediamente 10.
Il numero limitato dei mezzi in uscita è dovuto alla riduzione volumetrica dei materiali effettuata in corso di lavorazione.
Pressatura e macinazione consentono di ridurre fino a un sesto il volume dei materiali plastici al fine di limitare il numero dei mezzi in circolazione e rendere economico anche il costo del trasporto.
Dati tecnici
Area a disposizione Mq.30.742,00
Superficie area di intervento suddivisa in:
- aree verdi di pertinenza Mq.4.150,00
- superficie piazzale per depositi e manovre e parcheggi Mq.23.567,00
- superficie coperta di progetto Mq.3.025,00
Volume netto di progetto capannoni Mc.27.775,00
Volume netto di progetto uffici Mc.1.462,50
Volume lordo totale Mc. Mc.30.409,00
L'edificio destinato agli uffici è vicino all'ingresso ed alla pesa.
Al piano terra sono collocati gli uffici di ricezione, la sala riunioni di circa 68 mq. dimensionata per accogliere circa 30 persone, attrezzata con pannelli didattico - illustrativi, i servizi, gli spazi per il personale e un laboratorio di analisi merceologiche. Il secondo piano ospita gli uffici amministrativi, commerciali e direzionali.
Entrambi i capannoni sono realizzati nel rispetto delle norme di tutela e salute dei lavoratori e hanno le stesse dimensioni.
In pianta misurano 20 ml x 70 ml, hanno altezza interna di 10,23 ml necessaria al ribaltamento interno dei materiali dai cassoni.

Il capannone A è:

1. sede dell'impianto per la produzione di granulato "sabbia sintetica" destinato all'industria dei prefabbricati di calcestruzzi e stampaggio plastici.

Il capannone B ha superficie utile interna di mq. 1.342; è suddiviso in due parti:

1. la zona di carico dell'impianto di selezione;

2. sede dell'impianto di selezione e pressatura dei rifiuti provenienti delle raccolte differenziate urbane e delle plastiche.
Il bacino di utenza servito
Oltre ai Comuni della Provincia di Treviso al Centro consegnano le raccolte differenziate anche i Comuni della Provincia di Belluno e altri Comuni, per un bacino di utenza servito di circa 1.150.000 abitanti.
I conferimenti da aziende private, invece, provengono quasi totalmente da attività produttive della Provincia di Treviso.
Il quadro economico
Nella valutazione globale dell'impianto occorre tenere presente che lo stesso è stato studiato in funzione dei seguenti parametri economici:
• la potenzialità degli impianti è stata calcolata in relazione al bacino di utenza attualmente servito dal Centro Riciclo Vedelago, tenuto conto dell'aumento delle quantità di conferimento dovuto all'allargamento delle tipologie di rifiuto che trovano effettivo mercato di riutilizzo.
• L'inserimento dei due impianti di selezione consente un risparmio di gestione generale e un'economia di scala che si traduce in risparmio di costi per l'azienda e minor costo per i conferenti.
• L'attivazione dell'impianto di produzione del granulato plastico, pur tenendo conto dei costi di gestione, consentirà di trasformare il materiale di scarto non riutilizzabile in prodotto per l'industria plastica e per l'edilizia.
• L'effettiva possibilità di utilizzo del prodotto "sabbia sintetica" consente di intraprendere una forma alternativa di riciclo economicamente più conveniente rispetto alle soluzioni finora adottate e di minor costo per gli utilizzatori finali e nel rispetto delle disposizioni di legge.
• Le lavorazioni di riduzione volumetrica effettuate sui materiali, con risultati di riduzione fino a sei volte del volume per alcuni materiali, consentono di predisporre i carichi utili richiesti dagli impianti destinatari e, allo stesso tempo, minimizzano l'impatto viario per il minor numero di mezzi impiegati per il trasporto.
• La stessa considerazione può essere fatta per gli stoccaggi dei rifiuti pericolosi, conferiti al Centro in piccole quantità, custoditi fino al raggiungimento del carico utile per il trasporto agli impianti di trattamento.
• Le aziende medio - piccole che hanno la necessità di conferire modiche quantità di rifiuto prodotto o imballaggi misti, possono conferire direttamente i loro scarti di lavorazione con evidente economia dei costi di trasporto. Il Centro, adeguatamente attrezzato, è in grado di effettuare lo stoccaggio e la selezione dei materiali praticando costi nettamente inferiori agli usuali costi di smaltimento.
• Più attenta considerazione va fatta per la gestione dei rifiuti riciclabili conferiti dai Comuni e dai Consorzi di Comuni. Infatti, se la raccolta differenziata viene eseguita in modo corretto e vengono promosse le necessarie campagne di informazione al fine di migliorare in qualità e quantità le raccolte, i Comuni beneficiano di una notevole riduzione dei costi di conferimento arrivando a realizzare un ricavo sui quantitativi consegnati commisurato alla qualità di rifiuto conferita.
Il ruolo del Centro nella politica ambientale
Il Centro Riciclo Vedelago è in grado di:
• Soddisfare le più recenti tendenze pianificatorie ambientali in tema di recupero di materiali dai rifiuti.
• Assicurare alti livelli di garanzie ambientali sia per le tipologie dei rifiuti trattati che per le caratteristiche proprie dell'impianto. Infatti non è previsto il trattamento di rifiuti putrescibili o con contaminanti particolari bensì rifiuti secchi riciclabili provenienti da raccolte differenziate ben definite.
• Annullare quasi totalmente la produzione di rifiuti residuali in quanto è prevista la collocazione sul mercato di tutte le tipologie trattate e conferite solo in presenza di sicura utilizzazione in uscita.
• Garantire ai Comuni, in presenza di conferimento di qualità, il massimo realizzo di ricavi rapportati ai contributi previsti per la raccolta differenziata e assicurare alle aziende il maggior contenimento dei costi di conferimento dei residui prodotti.
• Recuperare effettivamente, destinandoli al reinserimento in idonei cicli produttivi, rifiuti altrimenti destinati allo smaltimento in discarica.
GLI IMPIANTI
Capannone A - 1. L'impianto di selezione e pressatura
Provenienza del rifiuto: raccolte differenziate da rifiuti industriali, commerciali, artigianali, agricoli e di servizio conferiti da aziende private e/o da Comuni.
Processo di lavorazione: I rifiuti conferiti vengono caricati sul nastro trasportatore e sottoposti a selezione manuale per togliere le frazioni non compatibili.
Il materiale selezionato rimasto sul nastro, tolto il ferro a mezzo di elettrocalamita, viene scaricato in pressa per la riduzione volumetrica in balle.
Le balle in uscita dalla pressa vengono trasportate con il muletto e depositate nella zona esterna di stoccaggio in attesa di raggiungere il carico utile per il trasporto in fabbrica.
Le frazioni non compatibili (ferrosi, vetri,ecc), depositate all'atto della selezione nei carrelli specifici, vengono trasferite alle aree di stoccaggio esterne dedicate.
Lo scarto, costituito da plastiche sporche, elementi di arredo, ecc, viene trasferito all'impianto interno di produzione del granulato "sabbia sintetica".
Potenzialità dell'impianto: La capacità di trattamento dell'impianto dipende dalla tipologia, dallo stato di conferimento e dal peso delle singole partite di rifiuto da trattare.
In considerazione della disomogeneità delle miscele di rifiuti conferiti si può prevedere una capacità di trattamento media di 35 t/giorno.
Capannone A - 2. L'impianto di produzione del granulato "sabbia sintetica"
Provenienza del rifiuto:
• scarti da selezione interna
• conferimento da impianti di selezione di terzi
Processo di lavorazione.
Un caricatore deposita i rifiuti sul nastro elevatore che li trasporta al trituratore. Dopo la fase di triturazione il materiale viene depurato dai materiali ferrosi e non ferrosi (alluminio). Segue la fase di estrusione e la granulazione nella dimensione voluta. Il granulato ottenuto può essere utilizzato nell'industria edilizia e per lo stampaggio.
Potenzialità dell'impianto:
L'impianto ha una capacità di trattamento pari a 3 t/ora.
Capannone B - L'impianto di selezione del multimateriale da raccolte urbane e selezione plastiche
Provenienza del rifiuto:
Raccolte differenziate rifiuti urbani prodotti da utenze domestiche, commerciali, artigianali e di servizio conferite dai Comuni.
Processo di lavorazione:
L'impianto consente la separazione meccanica dei vari componenti della miscela di rifiuti multimateriale. La frazione plastica viene ulteriormente selezionata per tipologia e per colore.
Sulla piattaforma di preselezione manuale il materiale viene depurato delle frazioni non conformi alle specifiche richieste (scarpe vecchie, giocattoli, ecc.) che vengono depositate nel cassone dello scarto con destinazione Capannone A - 1.
Dal materiale rimasto sul nastro un separatore magnetico (elettrocalamita) preleva la frazione ferrosa inviandola al cassone di raccolta sottostante; l'alluminio, tramite un separatore di metalli non ferrosi, viene convogliato al proprio cassone di raccolta; il vetro viene scaricato nel container per caduta; la plastica viene aspirata e inviata alla piattaforma di selezione spinta dove viene separata per colore e per polimero.
Segue la fase di pressatura per la riduzione in balle delle varie tipologie di plastica.
Un muletto provvede al trasporto delle balle in uscita dalla pressa alla zona esterna di stoccaggio della plastica, da dove, a raggiungimento del carico utile, saranno caricate sui mezzi in uscita.
Vetro, ferrosi e alluminio selezionati, quando gli specifici cassoni sono pieni, vengono trasferiti nelle proprie aree esterne di stoccaggio.
Lo scarto viene trasferito all'impianto interno di produzione del granulato "sabbia sintetica".
Potenzialità dell'impianto:
L'impianto ha una capacità di trattamento di 40 mc/ora pari a 6 t/ora , posto che il materiale da trattare presenti peso specifico medio pari a 0,2 t/mc.
PRODOTTI : Sabbia sintetica ed elenco dei materiali trattati
La ditta Centro Riciclo Vedelago srl sta portando a compimento lo studio e la sperimentazione dell’utilizzo delle plastiche nei calcestruzzi.
Trattasi di una linea di produzione di granulati derivanti da plastiche eterogenee da raccolta differenziata ( Secco non riciclabile e/o scarti plastici non reimpiegabili in cicli produttivi da raccolta differenziata) da addizionare nei calcestruzzi.
Grazie alla norma Uniplast specifica (10667/14) è possibile produrre una mescola (sostituto della sabbia) costituita da plastiche eterogenee di riciclo provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e industriali, da impiegarsi in miscele con malte cementizie e calcestruzzi per ottenere manufatti e prodotti tipici dell’edilizia.
Rispetto alla produzione di granuli per stampaggio o di prodotti finiti (vedi panchine, recinzioni ecc), la norma 10667/14 consente di intraprendere una forma alternativa di riciclo, quale l’utilizzo anche di tutte quelle plastiche che sono, per caratteristiche oggettive, di difficile riciclo e pertanto smaltite senza possibilità di riutilizzo.
Con questo processo si può avviare un riciclo integrale del rifiuto plastico altrimenti non recuperabile.
Il processo per ottenere la “Sabbia Sintetica” si può riassumere in una plastificazione e addensamento tramite estrusione di rifiuti plastici.
La mescola di plastiche eterogenee prodotta viene macinata per ottenere granuli di materiale plastico, la Sabbia Sintetica.
Gli utilizzi di questo prodotto sono molteplici: dal semplice sostituto della sabbia nei calcestruzzi, ad aggregato alleggerente nelle malte cementizie e a legante per manufatti in cemento.
Dalle sperimentazioni fatte risulta che questo nuovo prodotto migliora le caratteristiche e le prestazioni di alcuni conglomerati cementizi, in termini di fonoisolazione e termoisolazione.

PROSSIMO CONVEGNO - INQUINAMENTO AMBIENTALE E DISCARICHE . QUALI RISCHI?


NON BRUCIAMOCI IL FUTURO

SABATO 24 APRILE SI E’ RIUNITO IL CONSIGLIO COMUNALE.DI BOSCOREALE - ESAMINATA LA PROBLEMATICA DISCARICA EX SARI DI TERZIGNO

COMUNICATO STAMPA
Alla presenza di circa un centinaio di cittadini, presieduto da Carmine Sodano, si è svolto stamane il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno, come richiesto dai consiglieri di opposizione, la discussione delle problematiche connesse alla discarica rifiuti ex SARI nel confinante comune di Terzigno.
Il civico consesso ha dibattuto per diverse ore sull’intera problematica, ed è toccato allo stesso presidente del consiglio, Carmine Sodano, ripercorrere le tappe della vicenda fin dall’utilizzo, oltre un decennio fa, del sito cosiddetto “Bosco dei medici”. Il presidente Sodano ha, infatti, sottolineato come “al di là delle differenti posizioni politiche, l’argomento ha segnato un momento di collaborazione e di impegno comune di tutti i gruppi consiliari, con l’assunzione di provvedimenti ed iniziative che sono state sempre approvate all’unanimità. L’attenzione di questo consiglio comunale – ha precisato il presidente Carmine Sodano- è stato sempre attento alla tutela della salute della nostra cittadinanza”. Il presidente del civico consesso, non ha mancato poi di esporre “l’impegno degli amministratori dell’Ente (sindaco, presidente del consiglio, consiglieri comunali e assessori) che senza distinzione di appartenenza politica hanno fermamente contrastato l’apertura delle discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, senza alcun tentennamento, senza alcuna indulgenza. Messaggio questo – ha sottolineato- che purtroppo non sempre è arrivato ai cittadini, per cui in qualche occasione, ingiustamente, l’amministrazione è stata fatta oggetto di accuse di immobilismo nei confronti di un così grave problema.”.
L’articolato dibattito, al quale hanno avuto modo di partecipare anche diversi cittadini esprimendo preoccupazioni per la salute e disappunto per i disagi che la discarica comporta, si è incentrato anche intorno al manifesto, il cosiddetto “papello”, della rete dei comitati e movimenti vesuviani che fu consegnato al Sindaco lo scorso sabato in occasione della manifestazione, “funerale del Parco Vesuvio”. Il sindaco Gennaro Langella, come già aveva affermato all’atto del ricevimento del “papello”, ha condiviso gran parte delle proposte avanzate dalla rete dei comitati e movimenti vesuviani, e si è detto pronto, tra l’altro, con il sostegno del consiglio comunale, ad assumere azioni per dare evidenza a come è condotta la filiera della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti; ad adottare di ordinanze per la progressiva e completa abolizione da parte dei commercianti di sacchetti per la spesa non riciclabili; ad istituire l’isola ecologica, i cui lavori sono partiti nei giorni scorsi; a farsi promotore e a sollecitare un piano straordinario per la bonifica dei siti inquinati. I consiglieri di opposizione hanno anche sollecitato il Sindaco affinché dia ulteriore accelerazione dell’azione politica, adotti ordinanza di divieto di transito sulle strade cittadine dei camion diretti in discarica, ed organizzi una giornata di impegno civico con il coinvolgimento delle scuoledel territorio già in occasione dell’annunciata manifestazione della rete dei comitati e movimenti inprogramma il prossimo 8 maggio. Da parte sua il presidente del consiglio comunale si è impegnato a programmare una seduta di consiglio intercomunale con i consigli comunali di Boscotrecase, Trecase e Terzigno, e ad organizzare, insieme a tali comuni, anche una manifestazione di protesta innanzi al
Parlamento.

domenica 25 aprile 2010

OGGI CON LA RETE DEI COMITATI ABBIAMO DISTRIBUITO 1000 VOLANTINI DEL SEGUENTE DOCUMENTO TRADOTTO IN CINQUE LINGUE ALL'ENTRATA DEGLI SCAVI DI POMPEI

Aiutateci a far sapere al Mondo cosa sta accadendo nel Parco nazionale del Vesuvio!

Il Vesuvio, il vulcano più famoso e più visitato del pianeta,ed il suo Parco nazionale è pieno di rifiuti: tre discariche mai bonificate, 2 milioni di tonnellate di rifiuti e 10 discariche abusive.
Nonostante ciò nel 2008 il Governo ha deciso di riaprire altre discariche per mascherare l’incapacità a risolvere il problema del corretto smaltimento dei rifiuti, come invece avviene in tutte le nazioni civili del mondo.
Si è aperta una discarica di rifiuti da 800 mila tonnellate e si vuole aprire una mega discarica da 4 milioni e più di tonnellate destinate ad accogliere rifiuti indifferenziati di ogni tipo, classificati come tossici, in un’area nel Parco nazionale del Vesuvio,che è una delle 8 riserve della biosfera italiane MAB –UNESCO, è ZPS (zona di protezione speciale) per la Direttiva europea “Habitat”, è SIC (Sito di importanza Comunitaria) .
Gli abitanti del territorio vivono una condizione di sofferenza continua, con un fetore che avvolge e appesta tutto l’area a valle rendendo la vita impossibile. Le aziende sono in crisi; uno dei migliori vini campani ed anche uno dei più antichi vini del mondo ha i vitigni che sorgono nei pressi della discarica e in una zona che puzza all’inverosimile. Lo stesso dicasi per il Pomodorino piennolo DOP, per l’Albicocca vesuviana e per le imprese alberghiere: tutte con serie prospettive di fallimento.
Come se non bastasse si è permesso di allargare e costruire nuove strade, radendo al suolo pini secolari, vigneti e frutteti, per consentire un più facile accesso alle discariche a quanti più autocarri è possibile.
E’ la vigilia di una catastrofe ambientale gravissima.
Il Vesuvio si appresta a diventare l’ottava meraviglia del mondo e la prima vergogna della terra.
Comunicate a tutto il mondo questo scempio e aiutate il Vesuvio a ritornare ad essere un luogo speciale.

LUNEDI 26 APRILE - CONVEGNO A BOSCOREALE AULA CONSILIARE "VERSO RIFIUTI ZERO"

CONVEGNO: "VERSO RIFIUTI ZERO"
Riceviamo e pubblichiamo:

IL MOVIMENTO CIVICO COMUNI VESUVIANI

Invita la cittadinanza a partecipare al Convegno:

“VERSO RIFIUTI ZERO” - Soluzioni alternative alla attuale gestione dei rifiuti in Campania.

Lunedì 26 aprile ore 19.00

Piazza Pace – Aula Consiliare del Comune di Boscoreale

Relatori:

Dott.ssa Carla Poli (responsabile del Centro Riciclo di Vedelago)

Ing. Beppe Banchi (tecnico ambientale, resp. di Medicina Democratica)

Padre Alex Zanotelli (missionario)

Modera:

Alessio Arpaia (pubblicista – Ordine Giornalisti Napoli)

Al dibattito sono invitati a partecipare i Sindaci dell’Area Vesuviana, il Presidente della Provincia di Napoli ed il Presidente della Regione Campania.


PER LA CHIUSURA E LA BONIFICA DELLE DISCARICHE NEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO.

SI PROGRAMMA DA BOSCOREALE UNA MANIFESTAZIONE ANTIDISCARICA A MONTECITORIO

Una protesta contro le discariche nel Parco Vesuvio a Montecitorio. Ad annunciarlo è stato il presidente del consiglio comunale di Boscoreale Carmine Sodano: «Da domani saremo al lavoro per programmare la manifestazione a Roma e una riunione intercomunale con le cittadine di Boscotrecase, Trecase e Terzigno». Il dibattito si è incentrato intorno al manifesto consegnato al sindaco Gennaro Langella in occasione del «funerale del Parco Vesuvio». Langella, ha condiviso gran parte delle proposte avanzate dagli comitati. «Assumeremo azioni di verifica sulla filiera della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti - ha dichiarato - così come solleciteremo un piano straordinario per la bonifica dei siti inquinati». Sarà inoltre individuato un simbolo da esporre sulla facciata del Municipio che segnali la presenza di una protesta perenne contro ogni discarica nel Parco nazionale del Vesuvio. Il capogruppo del Pd Raffaele De Falco e il consigliere Giuseppe Balzano hanno invece proposto un immediato incontro col presidente della Provincia - a cui spetta il compito di gestire lo smaltimento dei rifiuti nella cava ex Sari e aprire un nuovo sito nella cava Vitiello - e di impedire ai comuni che non effettuano la raccolta differenziata, tra cui Napoli, di sversare a Terzigno. Chiudere le scuole in segno di protesta contro i danni alla salute che potrebbe arrecare la presenza dell'invaso e dei suoi miasmi è stata invece la proposta dei consiglieri Francesco Paolo Oreste e Luigi Buffone. Domani sera nell'aula consiliare di piazza Pace si terrà il convegno Verso rifiuti zero - Soluzioni alternative alla attuale gestione dei rifiuti in Campania. Al dibattito sono invitati a partecipare i sindaci del Vesuviano, il presidente della Provincia Cesaro e il governatore Caldoro. Mentre mercoledì una delegazione del Parlamento europeo visiterà la discarica.

Riceviamo dal Vescovo di Nola "la Chiesa di Nola volentieri si offre ad ogni istituzione, e ai cittadini tutti, come luogo di dialogo e confronto sincero per il bene comune"

Nola. «Con cuore di Pastore vi scrivo in merito alla realizzazione della seconda discarica di rifiuti a Terzigno, nel cuore del Parco nazionale del Vesuvio, tesoro ambientale di inestimabile valore, culla di storia e tradizioni culturali, terra fertile, luogo contemplativo, che nella sua bellezza è espressione vivente della sapienza del Dio creatore». Comincia così la lettera che l’arcivescovo di Nola Beniamino Depalma ha scritto al presidente della Regione ai sindaci d Boscoreale e Terzigno e «a tutte le autorità preposte alla tutela del patrimonio ambientale dell'area vesuviana» chiedendo «un surplus di riflessione, discernimento, confronto» sulla discarica aperta e quella che verra messa in attività nell’area protetta del Vesuvio e che sono «causa già preoccupazioni per ciò che accoglie e per la difficoltà, denunciatami da numerosi cittadini, di applicare controlli severi». E inoltre «ricevo anche numerose segnalazioni di lezzi che si levano dalla discarica, con apprensioni più che comprensibili per la salute e la qualità dell'aria respirata». Gli interrogativi avanzati da monsignor Depalma sono numerosi e attendono risposte: «Si preserverà il Parco nazionale da un vero e proprio scempio? In che modo? Ci saranno controlli severi a garanzia della salute delle persone? È prevedibile un domani in cui ogni cosa torni al suo posto, e i rifiuti spariscano da simili bellezze naturalistiche? Quando le città ai piedi del Vesuvio godranno del patrimonio storico e culturale loro donate dal Dio creatore? Quando tali ricchezze verranno utilizzate per risollevare l'economia locale, e non come discariche? Quali gli impegni e i progetti in questo senso?». È così che «la Chiesa di Nola volentieri si offre ad ogni istituzione, e ai cittadini tutti, come luogo di dialogo e confronto sincero per il bene comune».

DAL SITO DEL COMUNE DI BOSCOREALE NUOVO BLITZ DELLA POLIZIA LOCALE. CONTROLLATI DECINE DI AUTOMEZZI STRACOLMI DI RIFIUTI DIRETTI ALLA DISCARICA DI TERZIGNO

Sono scattati la scorsa notte nuovi controlli sui camion diretti alla discarica rifiuti di Terzigno, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Questa volta si è trattata di un’azione congiunta degli uomini della Polizia Locale di Boscoreale e Terzigno, accompagnati sul campo dai rispettivi sindaci Gennaro Langella e Domenico Auricchio, che hanno effettuato, dalle 3.00 alle 8.00, posti di blocco su Via Panoramica e su Via Zabatta.
La Polizia Locale di Boscoreale, con un pattuglione di cinque uomini coordinati dal comandante, ha controllato complessivamente circa quaranta automezzi tra autocompattatori e TIR, elevando circa trenta verbali per svariate violazioni al codice della strada.
Ad affiancare gli agenti della Polizia Locale anche i tecnici dell’ARPAC e dell’ASL competente per territorio che, per le loro competenze, hanno effettuato controlli mirati sul contenuto di alcuni automezzi direttamente nella discarica ex SARI, alla quale hanno avuto accesso solo dopo aver ricevuto autorizzazione dalla magistratura. L’esito di tali controlli dovrebbe essere reso noto nei prossimi giorni.
I controlli della scorsa notte hanno riconfermato le medesime criticità del blitz compito lo scorso 10 aprile. Unico dato positivo questa volta non è stata accertata perdita di percolato dagli automezzi controllati.
“Continua la nostra azione, con l’adozione delle iniziative di nostra competenza, tesa a vigilare sui camion diretti alla discarica di Terzigno – ha affermato il sindaco Gennaro Langella-. Come avevamo annunciato abbiamo coinvolto anche l’ARPAC e l’ASL, i cui tecnici per avere accesso alla discarica hanno dovuto fare ricorso ad autorizzazione del magistrato, al fine di avere un controllo globale sulle attività che si svolgono in discarica e sui mezzi che trasportano i rifiuti. Posso assicurare – ha concluso il Sindaco- che terremo alta la guardia, e continuerò a disporre controlli mirati su tutti gli automezzi che attraversano il territorio di Boscoreale”.

mercoledì 21 aprile 2010

DAL GAZZETTINO VESUVIANO - PREGHIERA CONTR"A MUNNEZZA

Aummaria chiena re grazie
Dacce na mana pe chistu strazio
Mena nu viento 'ncoppa 'a
muntagna
Scanza stu fieto che nce
accumpagna
Manna na lava ch'appila 'o fuosso
E nce sparagna nu guaio cchiù
gruosso
Sarvace a tutte sotto 'o mantiello
Tu ca si 'a mamma d''o
Bambeniello
Ca da lu fieto nuie stamme
murenno
È chi ce ha miso se ne sta
futtenno
Ciro, Gennaro, Giuseppe e Maria
Scanzate sti figlie d''e mmalatie
Stennite le braccia ncoppa sta
terra
Addo se more senza fa guerra
Addo se more cu male maligne
Addo schiattammo senza
sparagne
Addo 'e miereche nun pigliano
pere
E 'a malatia t'accire ogne sera
Addo int'e vene nce scorre
zuzzimma
E pe colpa lloro nuie sule
murimmo
Maronna bella facce sta grazia
Scanzace a tutte 'a chesta
disgrazia
Pruoiece 'a mana cu tennerezza
Tirace fora a dint' a schifezza
Stienne sti mmane e cu tutt''a
tustezza
zeffonna 'e ddiscariche chiene 'e
munnezza.

martedì 20 aprile 2010

Da Lo Strillone -Cozzolino: "La discarica Vesuvio è contraria al buon senso"

Martedi 20 Aprile 2010 ore 14:01

Cozzolino: "La discarica Vesuvio è contraria al buon senso" “Tra i cittadini del vesuviano e del versante boschese sta crescendo la mobilitazione civica contro la realizzazione della discarica di Cava Vitiello. E´ un impegno che condivido perché si tratta di una decisione contraria alla normativa europea e al buon senso". Cosí l´europarlamentare e vice capodelegazione PD Andrea Cozzolino durante un incontro promosso dall’associazione Il Melograno di Boscoreale a cui hanno partecipato i comitati e i movimenti che si oppongono all’apertura di una discarica nella Cava Vitiello di Terzigno. "Credo che le analisi e le proposte presentate oggi siano serie e condivisibili - ha aggiunto Cozzolino - per questo, dopo mesi di dialogo intenso con tanti cittadini impegnati a tutelare un territorio sottratto faticosamente al degrado, ho deciso di presentare un´interrogazione parlamentare alla Commissione Europea". Cozzolino ha annunciato che chiederá che " la rete dei comitati e dei movimenti civici, nonché tutti i sindaci del comprensorio, siano ricevuti ed ascoltati nel corso della visita in Campania di una delegazione della Commissione petizioni del Parlamento europeo” in programma dal 27 al 30 aprile. All´incontro erano presenti Luigi Buffone, presidente dell’associazione socio-culturale Il Melograno, che ha promosso l’iniziativa, l’onorevole Mario Casillo, consigliere regionale PD, Pina Orpello, consigliera dell’Ente Parco, ed una delegazione della Rete dei movimenti anti-discarica dei Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e Terzigno. “Seguirò, coinvolgendo i colleghi della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, questa delicata vicenda - ha sottolineato in chiusura Cozzolino - che minaccia il valore ambientale, economico e turistico del territorio vesuviano, che ha già scontato l’apertura di una prima discarica all’interno del Parco e che, invece, richiederebbe ben altre politiche di valorizzazione delle produzioni agro-alimentari di qualità e dei percorsi di turismo ambientale.”

domenica 18 aprile 2010

DA - IL MATTINO Rifiuti e discariche sulle falde del Vesuvio Ecco per protesta i «funerali» del Parco


TERZIGNO (18 aprile) -Prende il via col sole alto e termina all'imbrunire il funerale del Parco nazionale del Vesuvio. Lo hanno inscenato i comitati che si battono contro le due discariche di Terzigno, una già funzionante e l'altra in procinto di essere aperta. Del rito funebre hanno conservato i simboli: i drappi neri sulle auto, i carri con la bara, la rabbia e il dolore di chi ha perso qualcuno di caro. Non la tristezza e il silenzio, però. Al contrario, il corteo si snoda lungo le strade di quattro Comuni del vesuviano (Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase) con un gran clamore di clacson, trombe e fischietti. Sono tutti in auto e moto i partecipanti alla manifestazione.
Centinaia di vetture bardate a lutto, col manifestino che annuncia le esequie ben in vista. Hanno scelto di percorrere decine di chilometri, di far sentire la loro voce nel modo più clamoroso e, per questa volta, hanno abbandonato le fiaccole, così numerose e suggestive nei passati cortei. Bisogna far rumore, bloccare il traffico e, soprattutto, far sapere ai sindaci le ragioni della loro protesta. Per questo hanno deciso di fermarsi dinanzi ad ogni Municipio e consegnare ai primi cittadini dei quattro Comuni un documento, un elenco di rivendicazioni (consigli comunali permanenti, maggiore impegno per la differenziata, blocco dei camion che vanno a sversare). Un «papello», lo chiamano. I comitati riescono solo in parte nella loro missione: a Terzigno, il sindaco non c'è. Domenico Auricchio, eletto pochi giorni fa, non ha ritenuto opportuno presentarsi perché non si è ancora insediato ufficialmente. Tra la gente serpeggia la delusione, poi si decide che il documento sarà presentato lunedì al commissario prefettizio. Intanto viene letto in piazza prima che tutti si rimettano in macchina, destinazione Boscoreale.

Qui il primo cittadino Gennaro Langella si fa trovare. Si è anzi preparato a dovere, il sindaco del Pdl: il Gonfalone è listato a lutto, due vigili urbani in alta uniforme lo sorvegliano e lui stesso ha la fascia tricolore ma anche un nastro nero appuntato al petto. La cerimonia si compie senza intoppi e gli applausi fioccano da destra e da sinistra: «Adesso tutti insieme dobbiamo impegnarci per fare in modo che l'Unione europea si pronunci, solo da Bruxelles può arrivare la nostra salvezza», dice il consigliere di minoranza Francesco Paolo Oreste.

Il corteo si rimette in marcia e arriva a Boscotrecase. Anche qui il sindaco Agnese Borrelli c'è: «Sono contro le discariche da sempre», fa sapere il medico, da poco passata dal Pd all'Udc. Stessa scena a Trecase, dove a prendersi il documento è il primo cittadino Gennaro Cirillo. La marcia finisce intorno alle 22, alla rotonda di via Panoramica: blocchi fino a tarda notte e ancora disagi per la viabilità. La polizia sorveglia tutto, in assetto antisommossa ma senza alcun bisogno di intervenire. Alla manifestazione ha partecipato anche il segretario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. Borrelli punta il dito contro Auricchio e i suoi elettori: «Le scorse amministrative erano un referendum pro o contro la discarica. Chi ha votato Auricchio ha scelto di dire sì all'impianto e, guarda caso, il nuovo sindaco ha fatto il pieno dei voti proprio nei seggi dove votano quelli residenti vicino a località Pozzelle».

E anche il Wwf Campania dà il suo sostegno: «Siamo per l'abbandono definitivo di un ciclo dei rifiuti basato su megadiscariche e inceneritori, per l'avvio di un piano rifiuti che sia veramente partecipato e concordato, per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate», dice il presidente regionale Alessandro Gatto.

VIDEO SUL FUNERALE DEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO DI FRANCO GUSTAFIERRO





DA - LO STRILLONE Discarica: Lunghi cortei per i "Funerali del parco"

Discarica: Lunghi cortei per i "Funerali del parco"
Domenica 18 Aprile 2010 ore 15:55

Discarica: Lunghi cortei per i "Funerali del parco" Lunghi cortei di auto al seguito di carri funebri hanno percorso le strade di Boscoreale, Terzigno, Boscotrecase e Trecase. Una manifestazione di protesta provocatoria contro l´apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il Tg3 ha prodotto nella rubrica "Ambiente Italia" un bel servizio che proponiamo ai nostri lettori insieme alla fotogallery realizzata dal nostro fotoreporter Alessandro Genovese.

ATTENZIONE

Alcuni commercianti hanno riferito che ci sono in giro persone che chiedono un contributo in denaro a nome dei Comitati anti discarica per la manifestazione di stasera.
La RETE e il COMITATO CITTADINO DI BOSCOTRECASE non ha autorizzato nessuno a chiedere soldi a chicchessia per questa manifestazione.
E' opportuno segnalare eventuali abusi.
Se e quando la Rete e il COMITATO CITTADINO DI BOSCOTRECASE decideranno di  chiedere contributi lo farà pubblicamente e senza intermediari.

sabato 17 aprile 2010

GRANDE PARTECIPAZIONE DA PARTE DEI CITTADINI PER I FUNERALI DEL PARCO

Un grande successo di partecipazione da parte dei cittadini ha avuto la manifestazione indetta dalla rete dei comitati che ha decretato la morte del Parco Nazionale del Vesuvio.
Il nostro comitato ha partecipato a tale iniziativa cercando di smuovere le coscienze di tutti i cittadini di Boscotrecase, un grosso contributo per la riuscita della manifestazione è stato dato dalla ditta di onoranze funebri ITOF che si è fatta carico a titolo gratuito di stampare i manifesti della morte del Parco ed ha inviato due mezzi che ci hanno accompagnato per tutta la manifestazione coinvolgendo l’azienda di onoranze funebri di Boscoreale l’Infinito.
Un grazie in particolare va alle oltre 250 auto e alle oltre 100 moto che hanno reso viva e indimenticabile la manifestazione durata circa sette ore che ha attraversato Bosoreale, Terzigno, Boscotrecase e Trecase .
Da stasera sicuramente tutti i cittadini dei paesi interessati dall’allegorico corteo funebre si sono resi conto che ormai bisogna riappropriarsi del proprio territorio, di non essere sfiduciati, di partecipare a tutte le iniziative che andremo ad organizzare per superare e risolvere il problema della gestione dei rifiuti sul quale ci stiamo battendo da oltre due anni.
Siamo convinti che solo in questo modo centreremo l’obiettivo di far rinascere il Parco, altrimenti se aspettiamo che gli altri ci risolvano il problema state sicuri che il Parco Nazionale del Vesuvio lo piangeremo a vita.











DA STABIA CHANNEL -Boscoreale - Il comune aderisce alla giornata di lutto proclamata dai comitati antidiscarica

Con il gonfalone listato a lutto, scortato da vigili urbani in alta uniforme, e la fascia nera al braccio, il sindaco Gennaro Langella accoglierà sabato pomeriggio all'ingresso del Palazzo Municipale il corteo "funebre", per la prematura scomparsa del Parco Nazionale Vesuvio.
Con il gonfalone listato a lutto, scortato da vigili urbani in alta uniforme, e la fascia nera al braccio, il sindaco Gennaro Langella accoglierà sabato pomeriggio all'ingresso del Palazzo Municipale il corteo "funebre", per la prematura scomparsa del Parco Nazionale Vesuvio, organizzato dai comitati e movimenti vesuviani che strenuamente stanno lottando contro l'apertura della discarica rifiuti di Terzigno. Un gesto, quello di listare a lutto il gonfalone del Comune, dal valore profondamente simbolico che innalza ulteriormente i toni della protesta, e che accorda alla cittadinanza in lotta il sigillo, senza se e senza ma, dell'amministrazione comunale.
Adesione convinta e partecipata quindi quella del sindaco Langella e dell'amministrazione comunale alla giornata di lutto proclamata per sabato 17 aprile, che si aggiunge alle numerose concrete azioni politiche e amministrative messe in campo per contrastare l'apertura della seconda discarica nell'ex cava Vitiello.
"Ho sempre dichiarato che avrei sostenuto ogni forma di lotta civile e democratica della rete dei comitati e dei movimenti civici vesuviani che stanno lottando per impedire l'apertura della seconda discarica nel Parco Vesuvio, e quella di sabato è l'ennesima conferma, che si aggiunge ai precedenti concreti gesti -ha affermato il sindaco Langella-. Listare a lutto il gonfalone, che è il massimo emblema dell'unità territoriale della nostra comunità municipale, -ha spiegato il primo cittadino- è un segno tangibile ed inconfutabile della nostra condivisione di un percorso di lotta civile -che deve restare tale e senza bandiere politiche-, che interpreta appieno il pensiero ed il disagio dell'intera comunità di Boscoreale che più degli altri già sta vivendo la drammaticità del problema derivante dall'uso della discarica ex Sari, e dall'attraversamento quotidiano sulle strade del territorio di centinaia di automezzi, diretti alla confinante Terzigno, stracolmi di rifiuti".

DA PAGINE VESUVIANE di CARMINE ALBORETTI Manifesti listati a lutto per annunciare la “morte” del Parco Nazionale del Vesuvio.

Manifesti listati a lutto per annunciare la “morte” del Parco Nazionale del Vesuvio. È l’ultima provocazione lanciata dai movimenti e dai comitati civici che si battono contro la presenza di discariche all’interno dell’area protetta. Due di “tal quale” sono previste tra Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase sulla base del decreto legge del 23 maggio 2008, convertito poi in legge due mesi dopo, in deroga alla legge quadro sulle aree protette. Normativa che invece impedisce l’apertura di discariche e cave all'interno di un parco naturale. La ex Sari è già in funzione da circa un anno ed ha una capacità di circa 800mila metri cubi di rifiuti, l’altro, la cava Vitiello è, ormai, in via di apertura e dovrebbe essere in grado di accogliere tre milioni di metri cubi. A rischio il patrimonio di biodiversità che è racchiuso nel territorio del Parco, già Area Protetta di livello Nazionale, zona Sic (Sito di Interesse Comunitario), e Zps (Zona di Protezione Speciale) e Riserva di biosfera –MAB dell’Unesco.
L’appuntamento è per domani 17 aprile. Il corteo funebre partirà alle 15,00 da via vicinale Sarno (località “Cangiani”) passando davanti ai municipi di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Ad ogni Sindaco verrà consegnato un “papello” con il richiamo alle proprie responsabilità. I manifestanti affiggeranno al portone di ogni Palazzo di città un cartello con la scritta il “chiuso per lutto”. La rete dei Comitati ha anche predisposto una petizione alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. Per i promotori della iniziativa l’emergenza rifiuti è l’alibi con cui si sono adottate una serie di deroghe alle leggi in contrasto con precise disposizioni costituzionali ed europee. «Dopo 20 anni di emergenza – si legge in una nota esplicativa - con un grandissimo sperpero di risorse, ancora non si intravede un straccio di progetto che riconduca il ciclo dei rifiuti ad una dimensione di semplice di buon senso. Infine si decide di istituire due grandissime discariche in un parco naturale, patrimonio dell’Unesco, in spregio a tutte le istituzioni locali violentemente espropriate dei propri diritti.
I rappresentanti politici del territorio sono solidali con i cittadini. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, nei giorni scorsi ha ordinato agli uomini della Polizia locale di effettuare controlli e verifiche sugli autocampattatori che, transitando per le strade cittadine, trasportano rifiuti alla ex Sari: «A tutela della salute dei miei concittadini – ha spiegato il primo cittadino - legittimamente preoccupati per le ripercussioni che possono derivare dalla collocazione dei rifiuti nelle cave vesuviane della vicina Terzigno, ho disposto, con la composizione di apposite pattuglie controlli e verifiche sui camion che attraverseranno le strade di Boscoreale, al fine di accertare che non perdano percolato e, ove possibile, che tipo di rifiuti trasportano».
Su un piano parallelo prosegue, poi, la battaglia legale contro la deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 gennaio 2010, con la quale è stato reso parere favorevole in ordine alla valutazione d’impatto ambientale per l’apertura ed l’esercizio della cava Vitiello. Nel mirino anche la deliberazione della giunta regionale della Campania n°75 del 5 febbraio 2010, con la quale è stata confermata la localizzazione della stessa discarica nell’ex cava, dove saranno collocati 3.500.000 tonnellate di rifiuti.

venerdì 16 aprile 2010

DAL GAZZETTINO VESUVIANO Il Parco Nazionale del Vesuvio è morto!

La protesta continua e gli animi caldi dei cittadini hanno centrato il loro primo intento: farsi sentire! Da qualche trafiletto di giornali locali, le notizie sono apparse ai telegiornali regionali; ma la battaglia è lunga e le persone mirano ad una diffusione delle notizie su scale nazionale o addirittura europea, per riuscire a bloccare l’apertura di quel mostro ambientale che è la discarica di Terzigno. La popolazione è stufa, ma soprattutto preoccupata, per la situazione che è diventata insostenibile; il “fetore” che invade l’aria è acre e nauseante. I nostri paesi hanno sempre vantato un’aria purissima ed è quello che vogliamo continuare ad avere. Tutti vogliono che il Parco Nazionale del Vesuvio resti meraviglioso com’è, e che diventi ottava meraviglia del mondo. Finalmente, e fortunatamente, anche le istituzioni hanno iniziato a muoversi, il Sindaco di Boscoreale venerdì sera ha fatto fermare, dalle autorità competenti, i camion della nettezza urbana diretti alla discarica. Le scoperte sono state strabilianti ma, non si sa per quale motivo, non sono state rese note. Alcuni camion trasportavano tranquillamente il percolato di altre discariche, sostanza per la quale servirebbero mezzi adibiti al trasporto di rifiuti speciali, inoltre, molti camion erano sprovvisti di assicurazione e su cento camion previsti per quella notte, misteriosamente, saputo dei controlli, ne sono giunti solo cinquanta. I cittadini vesuviani sperano che oltre alle istituzioni locali, si muovano anche quelle provinciali, regionali e nazionali, per fermare questo scempio che ora è solo in grado di aggravare la situazione già difficile dei nostri territori. La protesta è incessante e viva, le persone vogliono che vengano rispettati i diritti e le norme che salvaguardano i territori protetti. Per sabato 17 aprile, la Rete dei Comitati e Movimenti vesuviani ha organizzato un’altra manifestazione: il funerale del Parco Nazionale del Vesuvio. La protesta si muoverà come un vero e proprio funerale, partirà dalla periferia di Boscoreale e attraverserà in corteo i paesi di Boscoreale, Terzigno, Boscotrecase e Trecase affiggendo ai municipi di questi comuni il “chiuso per lutto” e consegnando ad ogni Sindaco un “papello” nel quale saranno ricordate le responsabilità dei Primi Cittadini. Gli organizzatori accettano sentite e convinte partecipazioni. Tutti i cittadino sono consapevoli della precaria situazione e sperano che il potere delle masse possa smuovere e fermare la cattiva gestione di un’area protetta.
Camillo Andrea Sorrentino

DA METROPOLIS Un lungo funerale, con tanto di bara, attraverso diversi comuni vesuviani, e municipi chiusi per lutto, con manifesti funebri affissi ai portoni.

16/04/2010 -
Un lungo funerale, con tanto di bara, attraverso diversi comuni vesuviani, e municipi chiusi per lutto, con manifesti funebri affissi ai portoni. E' l'iniziativa in programma per domani, con la presenza delle varie anime della protesta, compresi i rappresentanti delle istituzioni locali, per manifestare contro l'annunciata apertura della seconda discarica a Terzigno (Napoli), in pieno Parco Nazionale del Vesuvio. Un annuncio listato a lutto è già stato affisso in diversi centri interessati nel quale la rete dei comitati e movimenti vesuviani riferisce "con grande dolore della prematura scomparsa del Parco nazionale del Vesuvio. Porgono il loro malinconico commiato - è scritto - tutti i cittadini che avevano scommesso sulla sua crescita e sul suo sviluppo e a cui ora non resta che cambiare aria; tutti i medici che cureranno senza speranza quelli che restano a respirarne la 'puzza'". E ancora, il riferimento è "a tutti i ristoratori che, alla faccia delle produzioni doc, dovranno importare anche l'ossigeno per i clienti, a tutti gli imprenditori che dovranno investire in un territorio svuotato di ogni speranza e prospettiva, a tutti gli esercizi commerciali che non sapranno più a chi vendere che cosa, a tutti i proprietari di terre ed immobili senza più alcun valore". Sul territorio già ci sono state diverse proteste contro l'entrata in funzione del primo sversatoio, nella discarica ex Sari, a causa del cattivo odore che in diverse ore della giornata vi si sprigiona e dell'attraversamento quotidiano da parte di diverse centinaia di automezzi colmi di rifiuti e diretti alla discarica.

Il corteo di domani attraverserà numerosi comuni. Il raduno é previsto per le 15.30 da via Vicinale Sarno, in località Cangiani, nel comune di Boscoreale per proseguire davanti ai municipi di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, Trecase dove, annunciano gli organizzatori, "ad ogni sindaco sarà consegnato un 'memorandum' con il richiamo alle proprie responsabilità e dove affiggeremo al portone del Comune il 'chiuso per lutto'. Si dispensa dai fiori e da chiacchiere inutili e si accettano sentite e convinte partecipazioni". La protesta raccoglie adesioni istituzionali. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, cha reso iniziative legali, con ricorsi al Tar contro i provvedimenti di governo e Regione, annuncia che accoglierà all'ingresso del palazzo municipale, con il gonfalone listato a lutto, scortato dai vigili in alta uniforme e la fascia nera al braccio, il corteo. "Ho sempre dichiarato che avrei sostenuto ogni forma di lotta civile e democratica della rete dei comitati e dei movimenti civici vesuviani che stanno lottando per impedire l'apertura della seconda discarica nel Parco Vesuvio, e quella di sabato è l'ennesima conferma, che si aggiunge ai precedenti concreti gesti - afferma il sindaco Langella - e listare a lutto il gonfalone, che è il massimo emblema dell'unità territoriale della nostra comunità municipale è un segno tangibile ed inconfutabile della nostra condivisione di un percorso di lotta civile - che deve restare tale e senza bandiere politiche - che interpreta appieno il pensiero ed il disagio dell'intera comunità di Boscoreale".

DAL CORRIERE DELLA SERA PORGONO IL LORO COMMIATO I CITTADINI CHE AVEVANO SCOMMESSO SULLO SVILUPPO»

«PORGONO IL LORO COMMIATO I CITTADINI CHE AVEVANO SCOMMESSO SULLO SVILUPPO»
Corteo funebre nei paesi vesuviani
«È morto il parco del Vesuvio»
Iniziativa dei comitati anti-discarica: sabato 17
il «funerale» partirà nel pomeriggio da Boscoreale


L'area della discarica

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NAPOLI - Dopo aver listato a lutto il sito internet del Parco nazionale, ora gli animatori della protesta contro la discarica nella riserva naturale del Vesuvio vanno oltre: celebrano un vero e proprio funerale con tanto di corteo e di bara. A morire - attaccano gli organizzatori - è il territorio e la salute degli abitanti minacciati dallo sversatoio. Il funerale attraverserà diversi comuni vesuviani, e municipi bardati con manifesti funebri affissi ai portoni. Un'iniziativa di protesta dai toni grotteschi contro l’annunciata apertura della seconda discarica a Terzigno (Napoli), in pieno Parco nazionale del Vesuvio. Un annuncio listato a lutto è già stato affisso in diversi centri interessati nel quale la rete dei comitati e movimenti vesuviani riferisce «con grande dolore della prematura scomparsa del Parco nazionale del Vesuvio. Porgono il loro malinconico commiato - è scritto - tutti i cittadini che avevano scommesso sulla sua crescita e sul suo sviluppo e a cui ora non resta che cambiare aria; tutti i medici che cureranno senza speranza quelli che restano a respirarne la puzza». E ancora, il riferimento è «a tutti i ristoratori che, alla faccia delle produzioni doc, dovranno importare anche l’ossigeno per i clienti, a tutti gli imprenditori che dovranno investire in un territorio svuotato di ogni speranza e prospettiva, a tutti gli esercizi commerciali che non sapranno più a chi vendere che cosa, a tutti i proprietari di terre ed immobili senza più alcun valore».

MEETING POINT A BOSCOREALE - Il raduno è previsto per le 15.30 da via Vicinale Sarno, in località Cangiani, nel comune di Boscoreale per proseguire davanti ai municipi di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, Trecase dove, annunciano gli organizzatori, «ad ogni sindaco sarà consegnato un memorandum con il richiamo alle proprie responsabilità e dove affiggeremo al portone del Comune il chiuso per lutto. Si dispensa dai fiori e da chiacchiere inutili e si accettano sentite e convinte partecipazioni».

Redazione online
16 aprile 2010

PROGRAMMA DEL "FUNERALE DEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO"


 la Rete dei Comitati e Movimenti vesuviani organizza per Sabato 17 aprile 2010 una manifestazione simbolica di sensibilizzazione della popolazione dei comuni confinanti con le discariche denominata  “Funerale del Parco del Vesuvio” col seguente orario e percorso:             
                        Percorso                                                                           Località                                Orario
Concentramento e partenza da via canale Sarno                                      Cangiani                 15.30 – 16.15
Via trivio Marchesa                                                                                           Boscoreale
Via Aquino                                                                                                         Boscoreale
C.so Alessandro Volta                                                                                     Terzigno
C.so Leonardo da Vinci                                                                                   Terzigno
Via Giordano                                                                                                      Terzigno
Via Roma                                                                                                  Terzigno
P.zza Troiano Caracciolo - Municipio di Terzigno                             Terzigno                       17.30 – 17.45
 (consegna documento e segno di lutto)                                       

Via A. Diaz                                                                                                          Terzigno
Via L. Einaudi                                                                                     Terzigno
C.so L. da Vinci                                                                                       Terzigno
C.so Alessandro Volta                                                                                     Terzigno
Rotonda Passanti                                                                                                             Boscoreale
Via Passanti                                                                                                       Boscoreale
Via Croce                                                                                                            Boscoreale
Via S.T.E. Ernesto Cirillo                                                                                  Boscoreale
Municipio di Boscoreale                                                                                 Boscoreale                               18.30 – 18.45
(consegna documento e segno di lutto)

Via Promiscua                                                                                                    Boscoreale                                                          
C.so Umberto 1°                                                                                                Boscotrecase
Via Annunziatela                                                                                              Boscotrecase
Municipio Boscotrecase                                                                                 Boscotrecase                           19.30 – 19.45
(consegna documento e segno di lutto)

Via Annunziatella                                                                                              Boscotrecase
Via Carlo Alberto                                                                               Boscotrecase
Via G. Mazzini                                                                                                    Boscotrecase
Via Settembrini                                                                                                  Boscotrecase
Via Cap. Giuseppe Rea                                                                                     Trecase
Via Zappella                                                                                                       Trecase
Via Prolungamento Via Vesuvio                                                                     Trecase
Municipio di Trecase                                                                                      Trecase                      20.30 – 20. 45
(consegna documento e segno di lutto)

Via S.Ten. Ernesto Staibano                                                                            Trecase
Via Viuli                                                                                               Trecase
Via Panoramica                                                                                        Trecase - Boscotrecase
Rotonda angolo via Zabatta                                                                      Boscoreale

Conclusione con appello per la chiusura delle “discariche del Vesuvio” da parte dei cittadini di   Boscoreale - Terzigno – Boscotrecase - Trecase .