domenica 25 dicembre 2011

Lettera a Gesù Bambino dagli amici della Circumvesuviana


Che questi giorni di festa, siano ricchi di serenità e portino tanta pace - BUON 2012 -

giovedì 22 dicembre 2011

TURISMO: AMMINISTRATORI, PARCO NAZIONALE E FEDERALBEGHI INSIEME PER IL RILANCIO

Tra gli ospiti del convegno che si è svolto a Cercola, l’onorevole Schifone, delegato allo Sport ed allo Spettacolo per la Regione Campania, che ha annunciato l'entrata in vigore "della legge regionale di riordino del turismo".

La valorizzazione del preziosissimo patrimono artistico-culturale e storico vesuviano e il ruolo fondamentale che le istituzioni devono avere per il rilancio del turismo al centro del convegno tenutosi questa mattina presso il Relais Villa Buonanno di Cercola. Sinergia e cooperazione tra le istituzioni e gli operatori del settore alberghiero sono state le parole chiave dell'incontro.
Ad aprire i lavori è stato l'intervento dell'onorevole Luciano Schifone, delegato allo Sport ed allo Spettacolo per la Regione Campania, che ha annunciato l'entrata in vigore, entro la fine del mese di febbraio, "della legge regionale di riordino del turismo che permetterà una riforma attraverso l'agenzia regionale del turismo". E dell'esigenza di creare un "sistema turismo vesuviano" ha parlato anche Salvatore Naldi, presidente d Federalbeghi Napoli. "L'incontro di oggi qui a Villa Buonanno tra noi operatori del settore ricettivo e gli amministratori sia un primo punto di partenza per dar vita ad una concertazione costante al fine di creare un indotto imponente e reale non solo qui nella zona vesuviana, potenzialmente ricchissima di opportunità turistiche, ma in tutta la regione Campania".
Nel corso del convegno, moderato dalla giornalista Mary Liguori, a fare gli onori di casa è stata Laura Greco, amministratore unico del Relais Villa Buonanno e organizzatrice dell'evento. "Creare un pacchetto che accostasse le tappe classiche del Vesuviano a tesori ancora sconosciuti spesso agli stessi napoletani, è stata la nostra prerogativa", ha dichiarato Laura Greco. "E' in particolare la zona di Pollena Trocchia, coi suoi due borghi antichi risalenti al Seicento, le ville vesuviane e un evento che mi sta particolarmente a cuore, ovvero il Presepe Vivente, a costituire il potenziale sul quale intendiamo puntare per rilanciare il turismo", ha aggiunto. E sull'inestimabile patrimonio artistico culturale locale ha conferito anche il sindaco di Pollena Trocchia, Francesco Pinto.
"Siamo qui per creare una rete istituzionale forte e costruttiva che sia da supporto a quanti vogliano investire nelle nostre terre e per lanciare quanto di buono c'è alle falde del Vesuvio, comprese tutte quelle manifestazioni che conservano intatto il valore della tradizione", ha dichiarato il primo cittadino. Nel corso della conferenza è stata infatti presentata la III edizione del Presepe Vivente di Pollena Trocchia, a cura dell'associazione "Liberi Pensieri", in programma il 6 e il 7 gennaio 2012. Il presidente Giovanni Ognibene ha descritto la kermesse che "come ogni anno - ha detto - coinvolgerà l'intera comunità del centro storico di via Cappelli dove oltre cento figuranti in abiti della Palestina romana daranno vita a venticinque scene presepiali di ispirazione settecentesca".
"Essere inseriti in un pacchetto turistico è per noi di Liberi Pensieri una soddisfazione immensa che ripaga tutti gli sforzi e il lavoro che da anni volontariamente viene svolto sul nostro amato territorio", ha concluso Ognibene. Cenni storici sia sul borgo antico di Trocchia che sulle ville vesuviane sono stati affidati al professor Giuseppe Russo, mentre l'archeologo Antonio De Simone (vincitore nei mesi scorsi dell'Heritage Prize assieme al sindaco di Pollena Trocchia) si è soffermato sul sito archeologico scoperto negli anni Ottanta in Masseria De Carolis, una villa romana con terme tutt'ora oggetto di scavi, riportato alla luce solo di recente e grazie all'impegno congiunto del mondo accademico e dell'amministrazione comunale di Pollena Trocchia.
A chiudere la conferenza è stato il professor Ugo Leone, presidente del Parco Nazionale del Vesuvio che si è soffermato "sulla bontà di iniziative come quella di Villa Buonanno, fondamentali per creare coesione tra gli addetti ai lavori nel mondo del turismo e i vari enti". "Il coraggio imprenditoriale dimostrato da Laura Greco nel realizzare un pacchetto turistico interamente basato sul nostro territorio va affiancato con forza da tutte le istituzioni e noi del Parco Nazionale del Vesuvio ci saremo sempre", ha concluso Leone.
A dimostrazione che il tema dibattuto fosse estremamente sentito, la massiccia presenza in sala di imprenditori del settore alberghiero-ricettivo che operano sul territorio e di amministratori provenienti da tutta l'area vesuviana; tra gli altri Pasquale Tammaro, sindaco di Cercola, Salvatore Ricci, sindaco di Volla, Giuseppe Capasso e Antonio Zeno, primi cittadini di San Sebastiano al Vesuvio e di Massa di Somma.
(Fonte foto: Rete Internet)
Autore: Com. Stampa

AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA RIFIUTI DI CAVA SARI.

I SINDACI VESUVIANI INCONTRANO I LEGALI

“Richiesta di un urgentissimo incontro al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano e agli attuali responsabili della discarica Sari, per ribadire con forza la richiesta di revoca del provvedimento che consente l’ampliamento della Sari, ed esigere rassicurazioni chiare sugli sviluppi futuri”. E’ questo l’esito, sul piano politico, dell’incontro che si è svolto stamane presso il Comune di Terzigno tra il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli,Trecase, Gennaro Cirillo e il vicesindaco di Terzigno, Francesco Ranieri. Nel corso della riunione i sindaci vesuviani hanno anche incontrato gli avvocati Maria Rosaria Esposito, Mariella Stanziano e Anna Brancaccio, di recente nominati, su indicazione di mamme vulcaniche e dei comitati antidiscarica rifiuti di Terzigno, per impugnare il provvedimento della giunta regionale della Campania dello scorso mese di ottobre che prevede l’ampliamento della discarica Sari con possibilità di sversare altre 50mila tonnellate di rifiuti. Nella riunione i legali hanno esposto agli amministratori dei comuni vesuviani la situazione dal punto di vista giuridico, e le azioni che da subito avvieranno per impugnare l’atto della giunta regionale della Campania.
L’incontro con i legali e l’intesa politica tra i sindaci, segue al “no” netto e risoluto all’ampliamento della discarica rifiuti di cava Sari unanimemente votato dal Consiglio Comunale di Boscoreale lo scorso 12 dicembre, al quale ha fatto seguito la pacifica fiaccolata di sabato sera che ha visto alcune centinaia di persone affermare con forza la definitiva chiusura della Sari. Intanto, il sindaco Gennaro Langella, nel riaffermare “La ferma opposizione a ogni ipotesi di ampliamento della cava Sari”, ha disapprovato ancora una volta l’operato delle amministrazioni regionale e provinciale, ritenendo “Intollerabile e inaccettabile l’adozione di provvedimenti tampone senza porre in essere una strategia concreta che porti definitivamente fuori dalla ormai cronica emergenza rifiuti”.
IL CAPO UFFICIO STAMPA
Antonio d’ERRICO

SOMMA VESUVIANA. ALLA RICERCA DELLA SORGENTE PERDUTA…

I Giovani che a noi piace citare

Da circa sei mesi un gruppo di giovani sta ripulendo una località della montagna per ripristinare l’antica sorgente delle gavete. VEDI LE FOTO

Scrittori, cantori, narratori e poeti vesuviani di ogni tempo hanno sempre citato ‘e gavete, ovvero quella località, quel punto particolare del monte Somma dove una volta c’era una sorgente naturale, dove i contadini sommessi erano soliti attingere acqua per irrigare i campi, per dissetarsi.
E Gavete, ‘o Ciglio, Castiello… Ma quanta, ma quanta ricorde! Ma comme nu core se scorde restanne luntane da te? Così il poeta vesuviano Gino Auriemma dichiarava il suo sconfinato amore per la montagna di Somma. A distanza di oltre trent’anni, qualche anziano ancora ricorda come “era bello salire ‘ncopp e gavet a prendere l’acqua..” Ricordi commossi che non hanno lasciato indifferenti un gruppo di giovani amici che, a dirla con le parole di una famosa canzone di Gino Paoli, tra un bicchier di vino ed un caffè hanno tirato fuori i loro “perché" al punto da decidere di fare un sopralluogo per verificare l’esistenza della sorgente.
Accumunati dalla stessa costante attrattiva per la rigogliosa montagna, i giovani, circa una quindicina, di età compresa tra i venti e i quarant’anni, sono diventi così un gruppo, una “paranza”, ‘a pranza re gavet e si sono messi alla ricerca della sorgente ormai disertata e abbandonata. Bene. Quella sorgente esiste e l’acqua pure, ma gli smottamenti l’hanno praticamente sommersa ed ostruita. Smottamenti e non solo. Rifiuti di ogni genere, da quelli indifferenziati a quelli speciali; ncopp ‘e gavete il gruppo si è trovato davanti uno scenario raccapricciante: una mega discarica a cielo aperto di pneumatici, di fusti, di guaina da rivestimenti, di amianto. Che fare? La paranza sceglie l’azione e si attiva per iniziare a ripulire l’area umiliata dall’inciviltà. Armati di zappe, pale, picconi e buste, l’allegra e determinata compagnia, di sabato e di domenica, per circa tre mesi ha provveduto a scavare dal terreno tutti i rifiuti, dalle cartacce alle bottiglie di plastica , di vetro, agli utensili rotti, fino ai piccoli ingombranti, differenziandoli e portandoli poi a valle.
Intanto, sono stati tagliati gli arbusti e spostati gli enormi rami secchi spezzatisi probabilmente a causa delle intemperie. Gli pneumatici, davvero tanti, sono stati dissotterrati ed ammucchiati in modo ordinato in attesa di un adeguato smaltimento. A tal fine, la paranza ha allertato e coinvolto l’assessore all’ecologia Lello Angri, resosi subito disponibile ad effettuare un sopralluogo e a rispondere alle domande dei giovani, che ieri mattina lo hanno invitato ad un confronto presso il bar Haven di via Pomintella.
”Il lavoro che hanno fatto e che stanno facendo questi giovani- ha detto L’assessore Angri- è davvero lodevole e fin da adesso garantisco piena collaborazione. Purtroppo, nonostante gli importanti risultati che abbiamo raggiunto con la raccolta differenziata, ci troviamo a fare i conti quotidianamente con gli incivili e con gli sversamenti selvaggi. Qui, sulla nostra bella montagna, gli svernamenti sono frequenti e il Parco Nazionale del Vesuvio, che è l’organo preposto alla tutela di queste zone, in realtà non ci aiuta molto: l’anello debole resta il controllo. In ogni modo, farò un sollecito all’Ente Parco e li inviterò ad un sopraluogo. Intanto, provvederemo subito a predisporre glia atti necessari per la caratterizzazione per chiedere le dovute autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Avere un aiuto, un impegno concreto sul territorio di questo tipo, per noi è davvero tanto”.
Dalle parole ai fatti, sotto una pioggia insistente e un vento gelido, accompagnati da alcuni componenti della paranza, abbiamo potuto costatare da vicino l’immensa fatica finora effettuata dai giovani, divenuti ormai veri angeli della montagna. Emozionati e fieri, i giovani ci hanno accompagnati fino in vetta, sotto alla sorgente, dove ci siamo potuti arrivare in modo agevole grazie ai gradini e al corrimano che hanno realizzato con i rami secchi. In cima, alla vista della grotta, che riporta immediatamente alla mente la stessa grotta di Lourdes, l’emozione è stata davvero incredibile, al punto che non ci accorgiamo della grandine che scende giù a raffica. Una volta ripristinata la sorgente delle gavete, obiettivo prioritario dell’intero gruppo, “il nostro sogno- ci raccontano i giovani- è quello di poter portare in questa grotta una copia della statua di Mamma Schiavona.”
L’entusiasmo e la sincera emozione che traspare dai loro occhi sono più eloquenti delle parole e non è difficile sognare ad occhi aperti: La sorgente naturale che sgorga dal cuore della montagna , la Madonna di Castello nella grotta. Tutt’intorno una vegetazione rigogliosa, dove si respira il profumo di un bosco pulito, sicuro, fruibile. Un luogo affascinante e suggestivo, dove fede e tradizioni si mescolano e si sovrappongono al punto da proiettarci in una dimensione magica, surreale.
(Ha collaborato Tommaso Rea)
Il MedianoAutore Carmela D’Avino

martedì 20 dicembre 2011

Il Parco Nazionale del Vesuvio ha finalmente il Direttore

Rino Esposito
Gennaro (Rino) ESPOSITO, Avvocato in materia ambientale, da sempre nella Giunta esecutiva della LIPU e attualmente responsabile nazionale dell'UFFICIO-LEGALITA-AMBIENTALE-LIPU della stessa associazione, una vasta esperienza nella Polizia provinciale di Napoli è stato nominato dal Ministero per l'Ambiente Direttore di un Parco bellissimo e difficile: il Parco nazionale del Vesuvio. 


La nomina dell'avvocato Gennaro Esposito a Direttore è  un ottimo segnale per l'avvio del rilancio di un Parco  la cui gestione appare tra le più difficili, non solo per la crisi di tutto il sistema ma anche per le pressioni che il Parco del Vesuvio sta vivendo ormai da anni, per l'abusivismo cronico e per la questione delle discariche che ne stanno devastando il cuore e che minacciano gravemente la biodiversità dello stesso Parco.
Da tempo arrivano dal Parco Nazionale del Vesuvio allarmi sulla critica situazione, aggravata da una pesantissima carenza di personale che non sembra trovare soluzioni, rendendo difficile o addirittura impossibile anche il perseguimento delle principali finalità istituzionali dell'area protetta.
Gennaro Esposito avrà dunque un compito assai difficile ma la sua esperienza, partita dalla gavetta  e da svariate attività nel settore del controllo e della repressione dei reati ambientali e nella gestione delle aree protette del Lazio, è il miglior viatico per un buon successo nella direzione del Parco.
Laureato in Giurisprudenza con una interessante tesi sulla criminalità ecologica, l'avvocato Esposito ha coniugato l'esperienza giuridica con la passione per la natura, che lo ha portato ad accumulare svariate esperienze nel settore dei monitoraggi faunistici in seno alla LIPU.
Al Direttore Esposito la Rete dei Comitati vesuviani augura di cuore "buon lavoro" ed assicura tutta la collaborazione del Movimento e dei singoli, per un lavoro di squadra che contribuisca sempre più alla lotta a tutte le illegalità di cui è vittima il Vesuvio e si adoperi alla salvaguardia, alla protezione  e alla valorizzazione del fragilissimo ambiente vesuviano, della sua peculiarità e della sua bellezza!
Abbiamo incontrato pochi giorni fà il Direttore Esposito a cui abbiamo manifestato, insieme al dr.  Pasquale Raia di Legambiente ed all'Avvocato Aldo Avvisati del Foro di Torre Annunziata tutta la nostra preoccupazione e la nostra rabbia per quanto da anni sta accadendo alle falde del Parco.
Abbiamo ricevuto rassicurazioni di un forte impegno a salvaguardare l'area protetta e la sua contiguità dall'aggressione delle discariche e da tutte le illegalità prodotte nell'area, e si è concordato a breve una visita a cava Sari e all'area Pozzelle per mettere all'ordine del giorno alcune iniziative rivolte agli Enti di competenza tese proprio a chiedere il rispetto di tutte le norme a difesa dell'area protetta e per scongiurare e sconfiggere le attuali aggressioni che mettono a rischio la sua salvaguardia e la sua tutela!


lunedì 19 dicembre 2011

Boscotrecase: in piazza Matteotti... il villaggio di Nazareth

Figure del Presepe in Piazza Matteotti, grazie all'instancabile operosità dell'Associazione dei Presepisti, al Governatore del Palio del Carruocciolo Donato Paduano e alle immancabili signore del Comitato Cittadino di Boscotrecase.




Boscoreale in piazza per chiedere la chiusura di Cava Sari


Si rinfiamma la piazza di Boscoreale dopo la diffusione, da parte dei comitati  contro la discarica del Parco Nazionale del Vesuvio, del documento della Commissione regionale relativo all'aumento dello sversamentodei rifiuti in Cava Sari. Come è stato promesso nello scorso Consiglio comunale di Boscoreale su richiesta ed  in accordo  con la minoranza, il sindaco Gennaro Langella è sceso in piazza a capo di un corteo indetto  dal governo cittadino, polemizzando con questa ennesima presa di posizione degli organi regionali, cinicamente a scapito della salute del cittadino. Il corteo è partito come previsto da Piazza Pace per dirigersi verso la rotonda di via Panoramica. Durante il passaggio del corteo non sono mancate le contestazioni al primo cittadino da alcuni esponenti dei Comitati, formati per lo più da persone vicine ai centri sociali, che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del primo cittadino, accusato di essere stato fino ad oggi silenzioso mentre si perpetrava l´ennesimo misfatto ai danni dei cittadini. Questi ultimi non hanno trovato, però, lo sperato appoggio da parte degli altri manifestanti. A seguire il corteo, capeggiato da bambini, vi erano alcune centinaia di persone. I rappresentanti dei comitati, una volta raggiunta la rotonda di via Panoramica, hanno fatto luce su quanto realmente sta accadendo alla discarica Sari, dove per ora non si nota nessun cenno di cessazione delle attività, come previsto per la fine dell´anno in corso.
Il sindaco Langella, insieme con i comitati che hanno voluto e appoggiato il ritorno in piazza, rivolgendosi alle dirigenze provinciali e regionali, anche tramite gli operatori di Rai 3, intervenuti per l´occasione, ha affermato che questa volta si rischia nuovamente di riaccendere le proteste se non si pone fine allo scempio a danno delle nostre terre.
da Torresette

Contro il razzismo " Frankie Hi-NRG, Fiorella Mannoia e Natty Fred"

Grazie a chi con la sua arte riesce a dire più di tante parole

venerdì 16 dicembre 2011

MO BAST!!!!! - Grandi numeri nella raccolta du firme contro il caro assicurazioni al sud

Oltre 50.000 firme raccolte in cinque mesi, 38.000 contatti sui social network: sono i numeri della petizione popolare che Federconsumatori Campania, coadiuvata da delegazioni calabresi e pugliesi, porterà il 20 dicembre al Parlamento Europeo. Sabato 17 dicembre alle ore 11:00 nella sala multimediale della sede del Comune di Napoli, in via Verdi, saranno presentati i numeri della raccolta firme portata a termine dall’associazione dei consumatori e dal comitato civico Mo’ Bast, che ha coinvolto in questi mesi tantissimi cittadini.

Insieme al presidente Federconsumatori Campania Rosario Stornaiuolo e il presidente vicario Federconsumatori nazionale Francesco Avallone, interverranno il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’assessore allo Sviluppo Marco Esposito che hanno apertamente appoggiato l’iniziativa. Prevista, inoltre, la partecipazione degli europarlamentari Erminia Mazzoni, Andrea Cozzolino, Enzo Rivellini e Gianni Pittella. La battaglia di Federconsumatori contro le compagnie assicurative è partita a luglio. Lo spunto lo diede la pesante sanzione mossa ad Ina Assitalia, rea di non voler assicurare gli automobilisti meridionali. Da allora, l’associazione dei consumatori non ha mai smesso di denunciare con forza il sistema Rc auto che sottopone al Sud tariffe esorbitanti e in continuo rialzo, malgrado i numeri degli incidenti non lo differenzino dal nord. Lo ha fatto raccogliendo voci, opinioni e storie, ma lo ha fatto anche smentendo i tanti luoghi comuni che vogliono un Sud indisciplinato alla guida (a Milano gli incidenti sono il triplo rispetto a quelli napoletani) e disonesto. Mentre le assicurazioni, invece, continuano a violare il principio della Comunità Europea di non discriminazione territoriale. “La nostra battaglia non termina qui – afferma Rosario Stornaiuolo – ma continua su altri terreni. Ci siamo mossi legalmente già tempo addietro contro Ina Assitalia e le altre compagnie assicurative. La consegna delle firme a Bruxelles è sicuramente un momento cruciale della nostra battaglia per il diritto di assicurarsi e di guidare, ma non l’ultima azione. Non smetteremo di combattere finché non ci sarà riconosciuto un trattamento uguale a quello dei settentrionali e un costo dell’assicurazione sostenibile”.

Sabato in piazza alla Rotonda di Boscoreale per la chiusura della cava SARI

mercoledì 14 dicembre 2011

Sabato manifestazione per la chiusura di cava Sari




Sabato 17 Dicembre ore 17

Manifestazione pubblica per la chiusura immediata di cava SARI
Boscoreale - da Piazza Pace alla Rotonda di via Panoramica
Comitati, Amministrazioni, Cittadini, Studenti, Imprenditori per ristabilire la legalità e contrastare l'illecito sversamento di rifiuti in cava Sari esaurita

Via la monnezza dal Parco nazionale del Vesuvio

mercoledì 7 dicembre 2011

Serata di solidarietà

CAOS CIRCUMVESUVIANA: DONNA SVIENE NEL TRENO SUPERAFFOLLATO

Sull’episodio interviene Codici Campania: “Ennesima vergogna, trasporti al collasso”.

Ancora tensione e caos sui treni della Circumvesuviana. L’ennesimo episodio negativo, segnalato all’associazione Codici Campania, il Centro per i Diritti del Cittadino che spesso si è interessato dei problemi del trasporto pubblico, è avvenuto nella mattinata di lunedì.
Sul treno che da Sorrento conduce a Napoli, intorno alle 7,45, una ragazza si è sentita male ed è svenuta, probabilmente dovuto all’eccessiva calca. Il treno, infatti, era affollatissimo: i pendolari non riuscivano nemmeno a muoversi e, evidentemente, la ragazza ha avvertito un malore proprio per questo motivo.
Alla stazione di Barra, il personale della Circumvesuviana ha fatto scendere tutti dal treno per consentire il soccorso dei medici. Il treno era quello nuovo, con i finestrini che non si aprono: ovviamente un handicap in casi del genere. I viaggiatori sono poi risaliti su un altro convoglio, proveniente da Sarno, altrettanto affollato.
“Ancora una volta assistiamo ad un fatto increscioso, anzi vergognoso. I pendolari viaggiano in situazioni assurde e, il caso dello svenimento della ragazza, dimostra che ora sono in pericolo anche le loro condizioni di salute. La verità è che il diritto alla mobilità in Campania non c’è più”, dice il segretario regionale di Codici Campania, Giuseppe Ambrosio. Codici Campania invita ancora una volta i cittadini interessati a rivolgersi allo sportello regionale di San Giuseppe Vesuviano ( mandando una email a codici.campania@codici.org oppure telefonando allo 0815297180) per aderire alla class action: “Nella nostra azione legale sono indicate tutte le inadempienze dell’azienda dei trasporti ai danni dei cittadini”, conclude Ambrosio.

L'A2A, che gestisce l'inceneritore di Acerra, rifiuta la presenza di Paul Connett nella visita pubblica di oggi all'impianto. Leggete i comunicati sotto e diffondete il più possibile.

Oggetto: Comunicato stampa Rete dei Comitati vesuviani



Alla Dott.ssa Silvia Calabria 
e p.c. Alla Dott.ssa Laura Colombo
OGGETTO : invito dell’A2A alle Associazioni e Comitati di cittadinanza attiva.

In data 23.11.2011   la dott.ssa Laura Colombo, per conto di A2A  invitava le Associazioni Ambientaliste ad un incontro presso l’Inceneritore di Acerra per martedì 6 dicembre c.m. negando, successivamente,  l’autorizzazione alla partecipazione del prof. Paul Connett in conto allo staff tecnico di Federconsumatori, al contraddittorio pubblico nel corso della visita allo stesso inceneritore di rifiuti con recupero di energia.
Pertanto a seguito di tale atteggiamento censorio grave e ingiustificato nei confronti della più autorevole  e riconosciuta personalità tecnica in tema di ciclo dei rifiuti, il prof. Connett appunto,  la Rete dei Comitati vesuviani  comunica la rinuncia  a partecipare alla visita guidata all’impianto proposta con modalità  non rispettose delle diverse opinioni sulla pericolosità di tale metodica, resa ancora più grave dal divieto di partecipazione degli organi di informazione  nel malcelato tentativo  di non far emergere e renderle pubbliche le molteplici criticità  avanzate da più Associazioni e Comitati, sul rischio per la salute delle popolazioni causato dal bruciare i rifiuti nell’Inceneritore.
Un sito militare non rientra nelle garanzie di gestione trasparente e di accesso alle necessarie informazioni sull'utilizzo e pertanto una presenza autorevole e qualificata come quella del prof. Connett   avrebbe di fatto guastato la "passeggiata" di pura propaganda messa in campo dal gestore dell'impianto senza alcun valido contraddittorio.
 
Rete dei Comitati vesuviani     (Zero Waste Italy)           lì 05/12/11
 Comunicato stampa di Federconsumatori
IN PIAZZA SS APOSTOLI A ROMA IL POPOLO ZERO WASTE CONTRO IL PIANO DISCARICHE E INCENERITORE DELLA GIUNTA POLVERINI

Un grazie agli amici della rete per il loro profondo e incessante impegno.

Si scrive "ottimizzazione gestionale". Si legge aumento della quantità di rifiuti in cava Sari.

Sono pronte le denuncie alla PdR e alla Commissione europea e si prepara la mobilitazione dei cittadini  se non se ne vanno subito dal Parco nazionale del Vesuvio!

lunedì 5 dicembre 2011

Rifiuti zero OBIETTIVO POSSIBILE

De Magistris: sui rifiuti una vittoria per Napoli

De Magistris: sui rifiuti una vittoria per NapoliUna lunga dichiarazione del sindaco su Facebook: "scardinato" l'accordo sugli inceneritori, "evitata la pianificazione" di altre discariche

"L'incontro di ieri con il ministro dell'Ambiente ha prodotto una serie di risultati importanti, frutto dell'azione senza sosta e senza tregua che questa amministrazione conduce da sei mesi, convinta che possa finalmente iniziare una rivoluzione ambientale che consenta di superare il dramma rifiuti che martirizza la Campania da decenni. E' stato infatti scardinato l'accordo del 2008 che prevedeva la costruzione di inceneritori a Napoli est e a Giugliano, come confermato anche dal successivo decreto legge e dal piano regionale rifiuti". Lo scrive su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

"Come primo cittadino responsabile della città che amministro, mi sono battuto strenuamente per evitare che si realizzasse l'impianto a Napoli est, perché sono ideologicamente contrario agli inceneritori e sempre lo sarò. Una battaglia vinta, come confermato dal vertice di ieri col ministro Clini.
Siamo riusciti inoltre ad evitare che venissero pianificate altre discariche a Napoli, in zone che hanno già pagato un prezzo altissimo e che meritano quindi di essere cautelate", sottolinea il sindaco.

"Inoltre, il governo - continua - si è impegnato a sbloccare i fondi fas per la differenziata su cui il Comune sta incentrando tutta la sua strategia: un'altra vittoria, un'altra speranza per la città. Al posto dell'inceneritore c'è stata riconosciuta la possibilità di realizzare impianti di compostaggio e trattamento meccanico a freddo per l'umido, che abbiamo chiesto da sempre 
e di cui Napoli è mancante. Credo che ieri sia stato raggiunto un grande risultato e sia stata impartita una      grande sconfitta: alle cricche, alla camorra e a quei poteri forti che si avvantaggiano, anche politicamente ed economicamente, nel lasciare Napoli affogare tra i rifiuti senza prospettiva, sotto il ricatto del commissariamento e dello stato di eccezione permanente. Tutte misure che i napoletani non meritano", conclude de Magistris.



LA DENUNCIA

Il sindaco de Magistris: "Querelo
chi dice che Napoli è sporca"

Per il sindaco non c'è alcuna emergenza rifiuti: "Sono state mostrate immagini di repertorio, un danno enorme per la città"

"Ho dato mandato all'ufficio di Gabinetto del Comune di denunciare coloro che, in questi giorni, a ogni livello, hanno gravemente compromesso l'immagine della città". Lo ha detto il sindaco Luigi de Magistris , in relazione alle notizie di un'emergenza rifiuti che, ha più volte ribadito nei giorni scorsi, "non c'è, sono state mostrate immagini di repertorio con cumuli di rifiuti - ha affermato a margine di un convegno - sono un danno enorme alla città che ho l'onore e il dovere di rappresentare".

Il sindaco de Magistris ha annunciato, parlando a margine del convegno "La politica contro le mafie", durante il quale è stato presentato un videomessaggio di Roberto Saviano, che "i soldi che ricaveremo dall'azione giudiziaria la destineremo alla raccolta porta a porta".

sabato 26 novembre 2011

Interviste su cava sari

Intervista del magazine Boscorealeweb sulla questione rifiuti.

In eclusiva intervistate Mamme Vulcaniche e Rete dei Comitati Vesuviani

Pubblichiamo in esclusiva l'intervista ai comitati anti discarica,abbiamo posto quattro domande per sintetizzare la grave situazione ambientale legato alla delicata questione della discarica Ex Cava Sari e il rapporto tra i cittadini e il sistema della raccolta differenziata.

1.) Alla luce del Dossier pubblicato dal tecnico incaricato dal comune di Boscoreale l'anno scorso.Come intenderete procedere per stimolare l'interesse dell'intera popolazione per arrivare l'obbiettivo di chiusura e bonifica della discarica Sari???

1.Mamme Vulcaniche: Lunedì siamo state a terzigno e abbiamo chiesto al sindaco di prendere provvedimenti contro i gestori visto che;come si evince dalla relazione; non hanno adempiuto all'accordo del 29 ottobre. Quindi ci sono tutti i presupposti per la chiusura immediata. Giovedì la risposta

1. Rete dei Comitati Vesuviani: La relazione del dott. Moscariello ricalca quella presentata a novembre del 2010 con la differenza che ad un anno di distanza rimarca il fatto gravissimo che di quanto era stato promesso dal Commissariato all’emergenza rifiuti prima e dalla Provincia poi nulla è stato fatto in tema di prevenzione e valutazione sull’impatto della discarica a tutela della salute degli abitanti dell’area.

E neanche la magistratura che a tutt’oggi si è avvalsa di CTU propri ancora non pubblica i risultati delle controanalisi effettuate a Maggio scorso.

La chiusura della Sari è allo stato un dato tecnico nell’ordine di pochi giorni o qualche settimana.

Avremo in questo senso un’ispezione della Sari con il CdA di ASIA nei prossimi giorni per avere un quadro chiaro sullo stato di esaurimento della discarica e sulla gestione post finale della stessa che preoccupa maggiormente, per il mancato trattamento del percolato e per l’assenza di turbine in grado di trasformare il biogas in energia e ridurre ai minimi termini quello liberato in atmosfera, principale causa dei continui miasmi che ammorbano il territorio.

Sulla questione bonifica stiamo elaborando una proposta di piano da presentare alla Regione Campania sui siti maggiormente inquinanti dell’area vesuviana che siano già stati caratterizzati (condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti) e al Commissario alle bonifiche De Biase per chiedere di finalizzare i finanziamenti del fondo ambientale previsti per Terzigno per la messa in sicurezza e la bonifica della cava Ranieri e Sari1(Governo permettendo).

2.) Su alcuni giornali locali avete lasciato la seguente dichirazione "Mai più rifiuti qui" cosa intendete di concreto che si può subito fare realmente per un ciclo integrato del sistema dei rifiuti???

2. Mamme Vulcaniche: Si siamo sempre della stessa opinione mai più qui. Abbiamo già dato. Per un ciclo integrato dei rifiuti si può solo optare per il T.M.B

2. Rete dei Comitati Vesuviani: L’accordo di programma del Luglio scorso costituisce una vera rivoluzione in tal senso.

Però una cosa e proporlo, un’altra è attuarlo. Ma la strada maestra è questa, e noi la sosteniamo fino in fondo.

Nelle more di realizzare l’impiantistica necessaria e chiusa la Sari rimane solo la soluzione (vista la nuova norma legislativa) che prevede di trasformare il secco indifferenziato in cod cer 19 e trasferirlo negli impianti fuori regione.

Il tutto forzando i 19 comuni a consorziarsi per spingere sulla differenziata, ridurre i rifiuti, e tenere i costi nei limiti di spesa previsti dallo sversamento in discarica e per il tempo strettamente necessario per elaborare e pretendere da Regione e Provincia un crono programma per cantierare e in parte finanziare da subito l’impiantistica prevista dall’accordo di programma e necessaria al ciclo dei rifiuti (compostaggio aerobico e anaerobico,TMB-TMM, piattaforme di filiera e impianti di riciclo e riutilizzo).

Oltretutto la Rete dei Comitati vesuviani da tempo è impegnata nello sviluppare le buone pratiche presso i comuni vesuviani proponendo il protocollo Connett verso rifiuti zero entro il 2019 e che in questi mesi già 9 comuni vesuviani hanno adottato (oltre Napoli, Benevento, vari comuni della costiera e a breve la Provincia di Benevento, Salerno città e Castellammare di Stabia).

Un’impegno a tutto campo teso a creare nel nostro territorio un’area di eccellenza in tema di gestione dei rifiuti la sola che eliminirà il rischio di altre cave-discariche e ridurrà notevolmente il materiale indirizzato all’incenerimento rendendo di fatto antieconomici tali impianti.

3.) E'Vero che ipotizzate che in 45 giorni la Sari deve chiudere...????Poi???

3. Mamme Vulcaniche: Siamo molto scettiche su queste date buttate lì come specchietti per le allodole. Visto che al consiglio l'altra sera si parlò già di un'altra data il 28 febbraio. Quindi di cosa parliamo. il dopo è ormai argomento che non ci interessa; le alternative le abbiamo proposte adesso devono essere gli amministratori a cercare le soluzioni.

3. Rete dei Comitati Vesuviani: Siamo al di sotto di tale previsione. Comunque ancora qualche giorno ed avremo il dato certo, ma azzardiamo a dire che l’attuale Sari ha esaurito il suo nefasto compito.

4.) Secondo voi il sistema della raccolta differenziata porta a porta adottato dalle amministrazioni di (Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase) come si sta approcciando all'occhio della popolazione??? Ci sono qualche perplessità?? Se si,dove si deve intervenire con maggiore attenzione???

4. Mamme Vulcaniche: Noi crediamo che la risposta della popolazione sia buona è quella delle amministrazioni che lascia perplessi. Ci sono pochi controlli e molti favoritismi nei riguardi di chi trasgredisce. Visto che si è sempre parenti di qualcuno in questi paesi

4. Rete dei Comitati Vesuviani: A tutt’oggi possiamo dire che Terzigno è forse il comune che soffre di più dell’incapacità di gestire efficacemente la RD.

Dai dati che abbiamo le percentuali di RD negli altri tre comuni è soddisfacente.Tra l’altro Boscoreale è l’unico Comune insieme a S Sebastiano che negli ultimi cinque mesi ha ridotto di circa il 7% la quantità di rifiuto pro die.

Altra cosa è la qualità della RD. C’è ancora molto da lavorare ma una spinta la può dare sicuramente il protocollo “verso rifiuti zero” che questi tre comuni hanno adottato e che prevede l’istituzione dell’Osservatorio a cui partecipano amministratori, impresa del servizio di raccolta e rappresentanti della cittadinanza attiva e che serve a valutare e a rimuovere le criticità che ostacolano una RD sempre più efficiente e quindi sempre più economicamente e ambientalmente sostenibile.

Non si può e non si deve disperdere la disponibilità che la cittadinanza ha messo in campo da quando è iniziata la RD. Le buone pratiche sono da esempio per traguardi più importanti in questo senso.

Il futuro della sostenibilità dell’intero territorio passa necessariamente da qui!


A Napoli convegno nazionale sul "corretto" ciclo dei rifiuti

Intervista Realizzata dalla RedMaggiori ninformazioni clicca qui : http://www.legambiente.it/

Comuni ricicloni: record nei centri salernitani. Nel Vesuviano si salva Boscoreale

25/11/2011 - Complessivamente sono 154 i comuni ricicloni campani che hanno superato il 50% di raccolta differenziata, pari ad oltre 1milione e 100mila abitanti che rappresentano la Campania virtuosa che con i fatti risponde all’emergenza rifiuti. E’ stata presentata presso l'Hotel Ramada di Napoli la VII edizione del Premio Comuni Ricicloni 2011 di Legambiente Campania, il riconoscimento ai Comuni per la migliore percentuale di raccolta differenziata.


Con il 53,88% di raccolta differenziata il Comune di Boscoreale si è classificato al quinto posto in Campania nella top ten dei “Comuni Ricicloni”, tra i ventimila e cinquantamila abitanti, stilata da Legambiente.

Il premio è stato attribuito questa mattina (ieri per chi legge) al sindaco Gennaro Langella nell’ambito della VII edizione “Comuni Ricicloni” di Legambiente, che si è svolta a Napoli presso l’hotel Ramada.
Boscoreale, quindi, entra a pieno titolo nell’elite dei Comuni che meglio gestiscono il riciclo e il recupero dei rifiuti in Campania.

“Il riconoscimento di Legambiente ci inorgoglisce e ci incoraggia a fare sempre meglio –ha dichiarato il sindaco Gennaro Langella-. Appena due anni fa il nostro comune era considerato la ‘cenerentola’ della differenziata con percentuali che facevano inorridire. Sono bastati la costituzione dell’azienda “Ambiente Reale” e due anni di sacrifici e impegno costante di amministrazione e popolazione per elevare il nostro comune ad uno dei migliori in assoluto in Campania. Voglio condividere questa gioia –ha aggiunto il Sindaco- con l’intera popolazione che è stata la principale artefice di questo successo che concorre a riscattare la nostra comunità. Oggi siamo un comune virtuoso –ha concluso il sindaco Langella- e continuando con l’impegno e l’attenzione di tutti, sono certo che quanto prima aumenteremo ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata, scalando la classifica della top ten dei Comuni della nostra fascia demografica”.

Per quanto riguarda la classifica dei Capoluoghi di Provincia la maglia rosa spetta a Salerno con 69,82% di raccolta differenziata (nel 2007 si assestava al 13,40%), seguita da Avellino con il 67,36% (nel 2007 il 9,10%), terza Benevento con il 31,39% (nel 2007 si trovava al 14,30%). Napoli chiude con il 17,58% (nel 2007 era al 12,50%).

Bene la provincia di Salerno, con Giffoni Sei Casali, Atena Lucana e Roccagloriosa sopra il 90% di raccolta differenziata. Male invece, i Comuni della provincia di Napoli, attardati nella graduatoria dei «virtuosi» dello smaltimento. Si salva solo Boscoreale con il 53,88% di raccolta differenziata e nella top ten delle città campane.

Con il riconoscimento di "Comune Riciclone" Boscoreale "assume la leadership della raccolta differenziata sull'intera area vesuviana e comuni viciniori, staccando di gran lunga Boscotrecase che si è attestato al 39,60%, Pompei al 36,79%, Poggiomarino al 34,48%, Trecase al 31,79%, Terzigno al 29,39%, Torre del Greco al 28,46%, Torre Annunziata al 22,95%, Scafati al 42,62%".

venerdì 25 novembre 2011

"Quattro Giornate" della raccolta differenziata a Napoli

Domeniche dedicate a migliorare la separazione dei rifiuti

Ribellarsi ai rifiuti come agli invasori nelle quattro giornate del 1943. E’ questo il senso delle “quattro giornate della raccolta differenziata”, un’iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini sullo smaltimento corretto dei rifiuti. “Abbiamo trovato una situazione grave di emergenza – spiega Raphael Rossi, presidente di Asia – Siamo riusciti a uscirne, ma ora vogliamo il primato”. Gli ultimi dati sulla differenziata in città tracciano un quadro incoraggiante: la media è del 70% nei quartieri dove il ‘porta a porta’ è in funzione, e a breve dopo Scampia il servizio sarà esteso anche nella zona di Posillipo di Katiuscia Laneri

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Pensioni d'oro, tutti i nomi

Ecco i 1464 ex deputati egli 843 ex senatori che intascano il vitalizio. Il database completo con tutti i parlamentari pensionati, gli importi netti mensili e gli anni di contributi


A pochi giorni dal giuramento del nuovo esecutivo, il Consiglio di presidenza del Senato, con a capo Renato Schifani, ha deciso per l'abolizione dei vitalizi che scattano dopo appena cinque anni di mandato. Ed è facile immaginare che una decisione analoga sarà presa, al più presto, anche dai colleghi della Camera. La novità riguarderà però solo i parlamentari eletti a partire dalla prossima legislatura. Non saranno dunque toccati i diritti acquisiti. Ecco quanto ci costano oggi le pensioni degli ex deputati e senatori

Leggi l'articolo su Repubblica

Giovanotti con un grande avvenire dietro le spalle che si godono la vita dopo gli anni di militanza parlamentare. Come Alfonso Pecoraro Scanio, ex leader dei Verdi ed ex ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente. Presente alla Camera dal 1992, nel 2008 non è riuscito a farsi rieleggere e con cinque legislature nel carniere è stato costretto alla pensione anticipata. Ma nessun rimpianto. Da allora, cioè da quando aveva appena 49 anni, Pecoraro Scanio riscuote il vitalizio assicuratogli dalla Camera: ben 5.802 euro netti al mese che gli consentono di girare il mondo in attesa dell'occasione giusta per tornare a fare politica. Oliviero Diliberto è un altro grande ex uscito di scena nel 2008 causa tonfo elettorale della sinistra. Segretario dei Comunisti italiani ed ex ministro della Giustizia, con quattro legislature alle spalle e ad appena 55 anni, anche lui si consola riscuotendo una ricca pensione di 5.305 euro netti. Euro in più, euro in meno, la stessa cifra che spetta a un altro pensionato-baby della sinistra, addirittura più giovane di Diliberto: Pietro Folena... Continua a leggere: Un privilegio da 200 milioni di Primo Di Nicola

giovedì 24 novembre 2011

RIFIUTI, NAPOLI RISPONDE AL RICHIAMO DELL’UE E DEL MINISTRO CLINI

Sul problema rifiuti il sindaco di Napoli rispedisce al mittente le critiche chiedendo i fondi europei destinati e mai arrivati alla città di Napoli.


“La situazione dei rifiuti a Napoli è una vergogna che va avanti da anni”. È quanto ha affermato qualche giorno fa in Parlamento il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik, sottolineando che è necessario attivare tempestivamente la raccolta differenziata. Non ci sono scuse per i ritardi e nessuno può essere fiero di quello che è successo nella città”. Un affondo pesante è arrivato ieri anche dal neo ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, in occasione dell’ audizione in Commissione Ambiente del Senato sulle problematiche del Golfo di Napoli e del Litorale Domitio, ha detto «I problemi della Campania sono diventati drammatici e lo diventeranno sempre di più se non vengono adottate le soluzioni che, per esempio, sono state adottate in Emilia Romagna e in Lombardia, senza che queste avessero particolari effetti negativi e devastanti per la salute e l'ambiente. Prima ancora che applicare le norme bisogna applicare l'etica della responsabilità.”

Immediata la replica del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e del suo assessore all’Ambiente, Tommaso Sodano, per il quale "La relazione del commissario europeo Potocnik è datata, e non ha nulla a che vedere con l'Amministrazione che è in carica dal 13 giugno. Il problema non è risolto, ma se tornano le immagini dei rifiuti e si collegano a quanto detto dal commissario Ue allora si fa una mistificazione". Riferendosi alle dichiarazione di Clini,Sodano aggiunge: “la soluzione non è l'inceneritore, si dice di imitare le altre regioni, ma intanto la Campania è al terzo posto in Italia per incenerimento dei rifiuti con il solo inceneritore di Acerra, dietro Lombardia ed Emilia Romagna. Dire che c’è bisogno di un altro impianto è una balla colossale".

Altrettanto piccata la risposta del sindaco De Magistris, che ha aggiunto "Condivido il giudizio negativo di Bruxelles punto per punto, ma solo per quanto riguarda il passato e per i 15 anni di vergogna che ci sono stati. La nostra amministrazione ha fatto un vero e proprio miracolo laico: Siamo passati dalle 2500 tonnellate di rifiuti in strada a giugno alle zero tonnellate di oggi, anche se non siamo entusiasti perché c'e' ancora tanto da fare". "Il governo Berlusconi - aggiunge de Magistris - ha aiutato Palermo e Catania, dando cash per i noti rapporti tra il sindaco di Catania e l'ex presidente del Consiglio, Roma con Alemanno e Milano con la Moratti hanno avuto soldi. Oggi salutiamo con giubilo l'uscita di Berlusconi e con fiducia la nascita del nuovo governo, ma registriamo che il primo Consiglio dei ministri è stato dedicato a Milano e a Roma Capitale".

"Qualcuno - conclude de Magistris - si ricordi che esiste anche Napoli e ci dia quello che dobbiamo avere, perché fare raccolta differenziata e impianti costa e noi abbiamo diritto a quella parte dei fondi europei destinati alla città di Napoli, così come quei fondi statali che non sono mai arrivati".

mercoledì 23 novembre 2011

TERZIGNO, IL CONSIGLIO SULLA DISCARICA DELUDE TUTTI. IL COMUNE: “CAVA SARI VA CHIUSA”

Data: 23/11/2011 Auricchio scrive alla Sapna dopo la relazione del chimico Moscariello. In assemblea lungo dibattito sull’accordo di programma siglato dai Comuni della zona rossa, poi il rinvio dopo le polemiche.


Dalle parti del Vesuvio tutti vogliono sapere quando chiuderà la discarica Sari di Terzigno. Lo vogliono sapere sicuramente i Comitati e i cittadini ma, in via ufficiale, lo vuole sapere anche l’amministrazione comunale di Terzigno, allarmata dalla relazione di Michele Moscariello, il chimico che ha criticato duramente la gestione dell’impianto degli ultimi anni.

Per questo il sindaco Domenico Auricchio ha scritto alla Sapna, chiedendo una data certa della chiusura della discarica e avanzando perplessità proprio rispetto alla gestione del sito. A renderlo noto è il vicesindaco Francesco Ranieri, a margine di un consiglio comunale difficile quanto paradossale, che è riuscito a scontentare tutti: maggioranza, parte dell’opposizione e pubblico in sala. All’ordine del giorno c’era la ratifica dell’accordo di programma tra i 19 Comuni della zona vesuviana, candidatisi a gestire autonomamente l’intero ciclo dei rifiuti. E tuttavia il consigliere comunale Salvatore Annunziata ha fatto notare che l’argomento da lui proposto era diverso da quello poi portato in assemblea.

Annunziata, assieme a Nunzio Avino dell’Udc, aveva portato in consiglio una modifica all’accordo, che ipotizzasse l’apertura di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti anche a Terzigno: “Nel patto tra i 19 sindaci viene spiegato che Terzigno non deve ospitare alcun impianto. Per noi è sbagliato: è giusto invece che Terzigno non ospiti mai più discariche, ma per gli altri impianti la nostra cittadina può esserci, può candidarsi o quantomeno può dare il suo parere vincolante anche rispetto agli altri Comuni”, spiega Annunziata. Fatto sta che della sua proposta in consiglio non c’era più traccia.

C’era, invece, l’accordo di programma siglato a suo tempo dal vicesindaco Francesco Ranieri con tutti gli altri Comuni, ma anche quello non è stato approvato: la maggioranza ha preferito scegliere un rinvio, probabilmente perché sentiva la “pressione” di comitati e mamme vulcaniche, presenti alla seduta. Un lungo ping pong, insomma, che ha finito per innervosire tutti. Poi l’annuncio: anche il sindaco di Terzigno ha scritto alla Sapna per sapere quando chiude cava Sari.
Autore: Francesco Gravetti

Rifiuti/Patto Stato-boss: ecoballe

Da il Mattino di Rosaria Capacchione VILLA LITERNO - Il ricordo di quella giornata campale è il ricordo di una resa. Fu in quei mesi del 2003, quando (tanto per cambiare) si cercavano affannosamente fosse e buchi nei quali depositare i rifiuti che si accumulavano nelle strade napoletane, che gli uomini dello Stato incontrarono la camorra . Una riunione ufficiale, con i dirigenti del commissariato di governo, Massimo Paolucci e Giulio Facchi, che scesero a patti con un gruppetto di imprenditori in odor di mafia che quei buchi avevano disponibili.

Il resoconto di quell’incontro fu fatto, in pubblico, a un gruppetto di allibiti cittadini. Le discariche c’erano, erano piuttosto illegali, e appartenevano a Cipriano Chianese, Gaetano Vassallo, Elio e Generoso Roma: nomi di uomini poi diventati assai noti alle cronache giudiziarie che trattano di ecomafia. Fu in quella giornata - era primavera - del 2003 che il destino di Villa Literno, e delle vicinissime Giugliano e Parete, fu definitivamente segnato.

A nulla serviva più protestare, e inutile era ripetere l’occupazione dei suoli che cinque anni prima aveva salvato le terre di Masseria del Pozzo, dall’altra parte della strada poderale che costeggia le piramidi di ecoballe. «Noi eravamo lo Stato - ricorda Pietro Ciardiello, che nel 1998 era sindaco a Parete - e fu mandata un’altra parte dello Stato a sgomberarci. C’era anche Biagio Ucciero, che era il sindaco di Villa Literno. Io, lui e il commissario di polizia, tutti e tre con le fasce tricolori. Alla fine andammo tutti e tre via, la discarica non si fece».

Biagio Ucciero non c’è più, a condividere i ricordi di Ciardiello. È morto un paio di anni fa, con l’amaro in bocca per la deriva affarista - lo diceva in tutte le riunioni - nella quale era precipitato il suo partito, l’ex Pci diventato Ds. Al suo posto, all’epoca del patto infernale tra Commissariato di governo ed ecomafie, era arrivato Enrico Fabozzi, arrestato martedì per fatti di camorra. E fu allora che i suoli di Masseria del Re furono requisiti e trasformati in solide piattaforme di cemento armato, le basi su cui poggiano milioni di tonnellate di rifiuti imbustati. Masseria del Re è proprio affianco a Taverna del Re: stessa strada, un viottolo di terra battuta a separare i due siti e due comuni. Quello di Giugliano è più a monte, presidiato da un manipolo di guardie giurate. Quello di Villa Literno assomiglia a uno scarto industriale, abbandonato a se stesso, con le erbacce che hanno invaso il cortile e che sovrastano anche il cellophane nero, lacero, dal quale fuoriescono lunghissimi rami di gramigna.

Sotto, ma visibili, ci sono le ecoballe, metà di quel pegno concesso da Impregilo, la controllata Fibe, alle banche in cambio delle anticipazioni necessarie a far funzionare la macchina dello smaltimento dei rifiuti in Campania e a costruire l’inceneritore di Acerra. Valevano, quei pacchi di rifiuti impacchettati, la metà dei 173 milioni di euro prestati a Impregilo concesso in cambio di sette milioni di tonnellate di immondizia. Se non fosse stata troppo umida, sarebbe diventata energia, ed era questo l’effettivo controvalore del pegno.

I terreni appartenevano a due famiglie di San Cipriano d’Aversa e Trentola, Reccia e Cavallaccio. Alcuni lotti erano stati sempre nelle mani di coloni, che in quei giorni furono sfrattati. Frutta e verdura, si era deciso, dovevano lasciare il posto ai rifiuti. Le piattaforme di cemento armato sono state realizzate dai fratelli Pasquale e Giuseppe Mastrominico, gli imprenditori arrestati assieme all’ex sindaco Fabozzi. La Dda sospetta che siano la faccia finanziaria della famiglia Iovine, una delle quattro che compongono il cartello casalese. Anche sui proprietari dei terreni c’è il sospetto di contiguità con la camorra, uno con Iovine e l’altro con Zagaria. Chiacchiere di paese, però. Chiacchiere che rendono concreta l’ombra dell’altra trattativa, quella tra il capoclan casalese Michele Zagaria e apparati di sicurezza: una tranquilla latitanza in cambio della tranquilla gestione dell’emergenza.
Di fronte alla montagna di ecoballe, in linea d’aria a nemmeno un chilometro, c’è la cittadella dell’immondizia che era appartenuta a Cipriano Chianese, avvocato di Parete. In questi giorni lo stanno processando per disastro ambientale. Lui era il padrone dei fossi, delle discariche rabberciate e insicure che in quel 2003 mise a disposizione del Commissariato di governo. Riuscì anche a fare una magia: l’autorizzazione postuma a un buco, che utilizzava per lo stoccaggio provvisorio dei ”suoi” rifiuti, e che miracolosamente diventò invaso per discarica.
Raccontano i contadini sfrattati che erano buchi troppo piccoli per raccogliere davvero tutta l’immondizia che arrivava da Napoli. Raccontano anche che dalla Resit continuano ad arrivare folate di aria appestata, eppure è stata sequestrata tanti anni fa. E che in quei giorni dell’emergenza vedevano passare decine di camion, ne contarono almeno duecento, pieni di robaccia puzzolente che finiva dalle parti di Resit ma non nella discarica. Li vedevano tutti, nessuno li fermava. Il silenzio fu il prezzo pagato per risolvere il problema, che però non è stato mai risolto. E le ecoballe, pegno inesigibile, sono ancora là, a futura memoria dello scandalo e del patto infernale.

Anteprima mondiale a Napoli del film "Sporchi da Morire"

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il vicesindaco ed assessore all’ambiente Tommaso Sodano invitano all'

ANTEPRIMA MONDIALE

del Film Documentario SPORCHI DA MORIRE

sul tema degli inceneritori, nanoparticelle, rischi per la salute e possibili alternative sostenibili.

Cinema MODERNISSIMO via Cisterna dell'Olio NAPOLI

LUNEDI 5 dicembre 2011

ORE 20.00 Conferenza Stampa pubblica

alla presenza dei rappresentanti istituzionali del Comune di Napoli, l’autore del film Marco Carlucci, il Dott. Stefano Montanari, il Prof. Paul Connett, Dott.ssa Antonietta Morena Gatti, Carlo A. Martigli e tanti altri protagonisti del film.

ORE 21.00

Proiezione del film

INGRESSO LIBERO

lunedì 21 novembre 2011

Rifiuti, presentato il nuovo piano per la raccolta differenziata a Castellammare di Stabia

Raccolta differenziata al 50 per cento entro il dicembre 2012 e Castellammare a rifiuti zero entro il 2014: sono questi gli ambiziosi obiettivi del nuovo piano per la differenziata, presentato questa mattina dal sindaco, Luigi Bobbio, e dall’assessore all’Ambiente, Sabrina Di Gennaro. All’incontro ha partecipato anche una folta rappresentanza degli alunni delle scuole elementari cittadine, a cui sono state donate le magliette con il logo della nuova campagna di sensibilizzazione “Castellammare a rifiuti zero” e le brochure informative sul progetto. Il piano mira ad attivare un processo di trasformazione culturale, ambientale ed anche economica al fine di poter annoverare la città di Castellammare di Stabia tra le eccellenze per la gestione rifiuti nella regione Campania e nel Sud Italia.


GLI OBIETTIVI. L’iniziativa nasce con precise finalità: diminuzione dei rifiuti urbani da avviare allo smaltimento; incremento della qualità e della quantità dei rifiuti raccolti in modo differenziato; riduzione dei conferimenti abusivi in particolare da parte dei produttori dei rifiuti speciali e pericolosi; riduzione dei percorsi dell’utente al punto di consegna; massimizzazione degli introiti del sistema Conai; introduzione del principio “chi più ricicla più risparmia”.

POTENZIAMENTO ISOLA ECOLOGICA. Sarà avviato il potenziamento dell’isola ecologica di Fondo d’Orto (già in funzione con orari 8-12 dal lunedì al sabato) che prevede l’introduzione di sistemi di premialità per chi conferisce anche a cassonetto presso l’isola (previa identificazione) e l’attivazione di un processo di separazione delle plastiche dure al fine di massimizzare il corrispettivo Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti in plastica).

COMPOSTAGGIO DOMESTICO. Sarà inoltre previsto un sistema di informazione e sensibilizzazione su modalità e vantaggi del compostaggio domestico e l’introduzione di forme di incentivo per le famiglie che lo praticano (come lo sconto sulla Tarsu del costo del composter previa presentazione scontrino/fattura).

RACCOLTA PORTA A PORTA. Il miglioramento della raccolta porta a porta prevederà l’etichettatura con codice a barre; un meccanismo che garantisce, tra i vantaggi, di valorizzare appieno il personale della Multiservizi addetto al servizio. Sarà varato un sistema di premi e sanzioni per incentivare comportamenti virtuosi e sensibilizzare e motivare i cittadini.

Il sistema sarà così organizzato:

- Raccolta dei sacchetti depositati in corrispondenza del proprio numero civico secondo orari precisi e rigorosi

- Distribuzione ai cittadini delle etichette adesive, contestualmente ai sacchi e ad un opuscolo informativo
- Lettura, mediante lettore ottico, delle etichette riportanti il codice a barre, durante la fase di raccolta
- Creazione di un registro dei conferimenti per definire premi e sanzioni.

CONFERIMENTO A CASSONETTO. Per quanto riguarda, invece, il conferimento a cassonetto è previsto l’incremento di 220 nuovi cassonetti: 50 per la carta, 50 per il vetro, 50 per la frazione multimateriale e 70 per l’organico.

LE MINI-ISOLE ECOLOGICHE. Sul territorio comunale saranno dislocate 11 mini-isole ecologiche: Via Mazzini, Corso Garibaldi, Corso V. Emanuele, Piazza Spartaco, Viale Europa, Piazza Unità d’Italia, Via Bonito, Via Regina Margherita (angolo Via San Vincenzo), Via Regina Margherita (angolo via Principe Amedeo), Via Roma – angolo Via Denza, Piazza Giovanni XXIII. In ogni isola sarà possibile conferire plastica, carta, cartone e vetro.

UTENZE COMMERCIALI. Il servizio di raccolta dedicato alle utenze commerciali sarà migliorato attraverso la raccolta quotidiana del rifiuto organico e degli imballaggi in cellulosa (cartoni), quella trisettimanale di vetro e plastica/barattolame e quella bisettimanale del rifiuto indifferenziato residuo.

OLII ESAUSTI. Per la prima volta a Castellammare, inoltre, sarà previsto un servizio di raccolta gratuita rivolto ai cittadini per evitare lo sversamento domestico degli olii esausti attraverso le tubature, che ha un forte impatto ambientale oltre che nel funzionamento del depuratore cittadino: per questo, saranno installati in città contenitori a norma, con la possibilità comunque di conferire a qualsiasi orario e con qualsiasi contenitore presso l’isola ecologica “Fondo D’Orto”.

GUARDIE AMBIENTALI E SANZIONI. Per l’osservanza delle disposizioni relative al nuovo piano per la differenziata, saranno istituite anche le Guardie ambientali volontarie per l’attività di sorveglianza, controllo, prevenzione, con espressa qualifica di pubblici ufficiali legittimati ad elevare verbali di accertamento. Le sanzioni previste dal nuovo regolamento prevedono multe da 50 a 2mila euro e, per gli esercizi commerciali, la sospensione della licenza per una settimana dopo la terza sanzione.

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Il piano per la differenziata sarà oggetto di una specifica campagna di sensibilizzazione basata su tre momenti: coordinamento istituzionale sul territorio (attraverso polizia urbana, Camera di Commercio, sindacati, associazioni di categoria, commercianti, medici e parrocchie), coinvolgimento delle scuole (con progetti didattici rivolti ai più piccoli e concorsi a premio) e coinvolgimento della cittadinanza (con flash lessons, lezioni di pochi minuti su come fare la differenziata, in piazze, fiere, grandi condomini).

“È un piano molto ben fatto, che rende possibile quello che per anni è stato promesso, ma mai mantenuto, con un costo estremamente ridotto e che impatterà, in maniera virtuosa, anche sui costi che i cittadini sostengono per la Tarsu, riducendola in misura proporzionale al successo del piano”, ha commentato il sindaco Bobbio. “Sono convinto che porteremo la raccolta porta-a-porta al suo massimo livello di efficienza, soprattutto alla luce dell’importante novità della tracciabilità dei rifiuti. Ad ogni famiglia saranno date in dotazione etichette adesive con codici a barre da apporre sui sacchetti che saranno poi lette da un software sui camion della raccolta così da poter controllare chi fa la raccolta differenziata e premiare le famiglie più virtuose”.

“Un’altra importante novità”, ha continuato Bobbio, “è relativa alla estensione della premialità anche a coloro che fanno parte della 50 per cento della città che conferisce a cassonetto. In questo modo, non ci saranno disparità di trattamento tra chi fa il porta-a-porta e chi, invece, pur essendo residente nelle zone con la raccolta a cassonetto, deciderà di recarsi direttamente presso l’isola ecologica di Fondo d’Orto e, previa identificazione, depositare i rifiuti differenziati per accedere alla premialità”.

Quanto all’istituzione delle Guardie ambientali volontarie, il primo cittadino ha sottolineato che si tratta di una “struttura di controllo del territorio prevista da una legge regionale” che si differenzia dagli “osservatori volontari, già attivi in città, per la qualifica di pubblici ufficiali (ottenibile sulla base di specifici requisiti), dunque in possesso del potere di ispezione e di contestazione delle infrazioni. Ciò significa che avremo una struttura che affiancherà la polizia urbana e che garantirà un importante contributo nel controllare il territorio, cosicché chi non rispetta le regole in maniera volontaria e condivisa dovrà farlo per timore delle sanzioni”, ha concluso Bobbio.

Come non indignarsi

venerdì 18 novembre 2011

Appello per PIAZZA PULITA

Appello a Corrado Formigli - Piazza Pulita su LA7 - se condividete la lettera speditela al conduttore corrado.formigli@la7.it e fatela girare.


Caro Corrado Formigli,

un gruppo di associazioni e di singole personalità hanno deciso di presentare tre leggi di iniziativa popolare e hanno chiesto a Elio Veltri, presidente dell’Associazione Democrazia e Legalità http://www.legalitademocrazia.it/ di scrivere i testi, in considerazione della sua esperienza istituzionale. Le tre proposte riguardano:

1.Responsabilità giuridica, riforma dei partiti e taglio dei costi della politica;

2.Precariato, salario garantito e riduzione delle forme contrattuali;

3.Economia illegale( nera) e criminale, evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco.

Quest’ultima rappresenta un terzo della ricchezza prodotta dal paese e produce oltre 200 miliardi di evasione fiscale. Sull’economia illegale Veltri in passato si era confrontato con i professori Paolo Sylos Labini, Romano Prodi e Marco Vitale e ha fatto una ricerca nel 2010 con Giorgio Ruffolo e altri economisti, disponibile sul sito dell’associazione. Per scrivere le proposte di legge si è avvalso della consulenza di economisti, giuristi, giuslavoristi e magistrati. Nel frattempo si è costituito un Comitato Promotore al quale hanno aderito circa 130 tra associazioni e singole personalità.

Le chiedo di ospitare nella sua trasmissione una delegazione del Comitato per far conoscere l’iniziativa prima di avviare la raccolta delle firme. Quante più firme saranno raccolte tanto più avremo la speranza che il Parlamento discuta le tre proposte.

Il sito costituito apposta per informare i cittadini è il seguente:

http://www.nomos.name/ ( il popolo che propone le leggi).

Considerate le caratteristiche della sua trasmissione e la sua storia personale e professionale sono certo che sarà interessato al problema.

Grazie e cordiali saluti

I ricchi chiedono di pagare più tasse - non vi illudete non è l'Italia

La casta che taglia la casta


In Usa i ricchi vogliono pagare più tasse

Ben 138 milionari con una lettera indirizzata al presidente Obama chiedono "di aumentare le tasse sui redditi oltre il milione di dollari". Già in estate Warren Buffet aveva proposto al Congresso di varare nuove regole più stringenti sulle imposte

“Cari signor presidente, onorevole Harry Reid, onorevole John Boehner, vi scriviamo per chiedervi con urgenza di mettere il nostro paese davanti alla politica, per la salute fiscale della nostra nazione e per il benessere dei nostri concittadini vi chiediamo di aumentare le tasse sui redditi oltre il milione di dollari”. Comincia così la lettera firmata da 138 milionari statunitensi e inviata al presidente Barack Obama e agli speaker dei due rami del Congresso.

“Il nostro paese è di fronte a una scelta – prosegue la lettera – . Possiamo pagare i nostri debiti e costruire per il futuro, oppure possiamo schivare le nostre responsabilità finanziarie e azzoppare il potenziale della nostra nazione”. “Il nostro paese è stato buono con noi. Ci ha dato le fondamenta grazie a cui abbiamo potuto avere successo. Adesso vogliamo fare la nostra parte per rendere quelle fondamenta più solide in modo che altri possano avere il successo che abbiamo avuto noi. Per favore, fate la cosa giusta per il nostro paese. Aumentate le nostre tasse”.

Il gruppo, nominatosi Milionari Patriottici, tra ispirazione dalla iniziativa del multimilionario Warren Buffett che in estate, attraverso il New York Times aveva iniziato una campagna proprio per sostenere l’aumento di tasse per i più ricchi. E al suo nome rimanda la cosiddetta Buffett Rule, uno dei tasselli del piano finanziario di Obama per spingere l’economia statunitense oltre gli scogli della crisi. La Buffett Rule (Regola Buffett) prevede di estendere la pressione fiscale sui redditi oltre un milione di dollari per portarla, in proporzione, in linea con quella dei redditi della middle class. Buffett, che è stato consigliere di Obama durante la campagna presidenziale del 2008, ha più volte denunciato l’egoismo dei suoi concittadini più ricchi che approfittano largamente dei vantaggi fiscali di cui godono i guadagni sugli investimenti rispetto a quelli sui redditi. Vantaggi fiscali, peraltro, consolidati tanto durante l’era Reagan quanto nei tre mandati dei Bush, padre e figlio, e mai intaccati in modo sostanziale dalle due amministrazioni Clinton.

I Milionari Patriottici, però, non si fermano alla firma della lettera. Il loro sito raccoglie in pillole informazioni utili a sostenere la campagna per aumentare le tasse sui ricchi. Informazioni che sembrano uscite da Occupy Wall Street: solo 375 mila cittadini americani, si apprende, hanno un reddito superiore al milione di dollari. Tra il 1979 e il 2007, i redditi dell’1 per cento più ricco d’America sono cresciuti del 281 per cento. O ancora: nel 1963 il tasso di imposizione fiscale massima sui milionari era del 91 per cento, nel 1976 del 60 per cento, oggi del 35 per cento.

Se i tagli fiscali che, sottolinea il sito, non sono mai stati pensati come permanenti, venissero aboliti per il 2 per cento più ricco della popolazione statunitense, nel giro di dieci anni il deficit verrebbe ridotto di 700 miliardi di dollari. Allora, perché non viene fatto? La risposta dei Milionari Patriottici è semplice: “Il 44 per cento dei membri del Congresso è costituito da milionari”. Un pezzo della casta che difende la sua ricchezza, dunque. Ma anche una sapiente campagna mediatica per evitare che la rabbia della main street statunitense diventi puro e semplice odio contro i pochi ricchi che anche nella crisi sono riusciti ad aumentare la propria fortuna.
di Joseph Zarlingo