mercoledì 21 novembre 2012

Comunicato 20 novembre 2012 - Zero Waste Italy


Zero Waste Italy è impegnata in tutt’Italia come in Campania a promuovere e a partecipare ad iniziative verso “rifiuti zero entro il 2020” che metta al bando l’incenerimento dei rifiuti e le discariche “ tal quale”, che spinga le comunità a mettere in campo politiche di riduzione, recupero, riuso, riciclo e chiami in causa la responsabilità dell’industria a non produrre più rifiuti.

In Campania Zero Waste Italy è impegnata, al pari di tante associazioni, movimenti e comitati, in una comune un’azione di denuncia del disastro ambientale causato da decenni di infossamento, discariche di Stato e non, in cui sono stati smaltiti illecitamente rifiuti tal quale, industriali, tossici e nocivi che ha prodotto, a nostro modesto avviso, ma confermato da studi scientifici sempre più attendibili e precisi, l’incremento esponenziale di patologie croniche e tumorali in vaste aree del territorio.

L’azione propositiva verso le Istituzioni campane tutte e chi le rappresenta è unicamente orientata a modificare radicalmente il Piano Regionale dei RSU e a proporre piani concreti e urgenti di bonifica ambientale e messa in sicurezza dei territori contaminati a salvaguardia della salute del territorio e dei suoi abitanti.

Per questo ogni opportunità utile alla discussione di tali proposte ci trova consenzienti e partecipi precisando, come Zero Waste Italy, l’autonomia da partiti, formazioni politiche, candidati di ogni colore e convention elettorali.

L’azione di favorire e contribuire all’unità della cittadinanza attiva del territorio campano su tali questioni è prioritaria per il raggiungimento del fine per cui Zero Waste Italy è impegnata.

Nel ringraziare coloro che richiedono e si avvalgono del supporto informativo, tecnico e operativo che Zero Waste mette a disposizione di tutti auguriamo, a chiunque impegnato o candidato a ricoprire incarichi istituzionali, tanto più prestigiosi, ad operare nell’esclusivo interesse del bene comune dei cittadini rappresentati.


Zero Waste Italy

Franco Matrone





martedì 20 novembre 2012

La nuova campagna di Greenpeace IoNonViVoto



Ci sono molti temi di cui i politici non parlano, temi decisivi come l'energia, la salute e il clima. Con la nuova campagna IoNonViVoto.org noi pretendiamo da chi si candida a governarci risposte serie su que...stioni che riguardano l'aria che respiriamo, il lavoro, lo sviluppo del Paese, i cambiamenti climatici.

Sapevi che in Italia la produzione di elettricità con il carbone causa circa 570 morti premature l'anno e oltre 2,6 miliardi di danni? Sapevi che stanno svendendo i nostri mari alle compagnie petrolifere e stanno affossando le rinnovabili?

Se non vuoi dare il tuo voto a chi promuove il carbone e il petrolio e frena lo sviluppo delle energie pulite, firma la petizione IoNonViVoto.org. Basta compilare il form per mandare a tutti i leader politici un messaggio forte e chiaro: il mio voto non è disponibile per chi è amico delle fonti fossili.

«Storie a merenda» per la riduzione dei rifiuti

«Storie a merenda» per la riduzione dei rifiuti


Nell’àmbito delle iniziative con cui l’amministrazione comunale di Arco aderisce alla settimana europea per la riduzione dei rifiuti, promossa dal 17 al 25 novembre dalla Commissione europea con l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni e consumatori sulla prevenzione dei rifiuti, mercoledì 21 novembre in biblioteca si svolge un’edizione speciale di «Storie a merenda», il tradizionale appuntamento con le letture per bambini dai 3 ai 7 anni, sul tema dei rifiuti. L’iniziativa è in collaborazione con la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco. S’inizia alle ore 17, l’ingresso è libero.

UN COMUNE DA IMITARE Un premio a chi fa la «spesa sostenibile»

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.+- .ARCO. Ridurre gli sprechi e l’inquinamento quando si va al supermercato si può e, se lo si fa ad Arco in questi giorni, conviene; fino al 25 novembre, infatti, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, l’amministrazione comunale arcense promuove una serie di iniziative a favore della “spesa sostenibile”, una delle quali prevede la consegna di una tessera del valore di 5 euro per il “rifornimento” di acqua refrigerata o frizzante alle apposite fontane per chi si sarà dimostrato sufficientemente ligio nel rispetto dell’ambiente.



In particolare, per ottenere il bonus da utilizzare presso “La casa dell’acqua”, occorre dimostrare - recandosi negli appositi punti informativi - di aver rispettato almeno cinque delle dieci indicazioni riportate sul volantino distribuito dai ragazzi del centro giovani A.Gio fuori dai supermarket che hanno ottenuto il marchio provinciale “eco-acquisti” e che hanno aderito all’iniziativa: si tratta del Poli di via Santa Caterina (il cui punto informativo sarà in funzione domani dalle 18 alle 20.15), l’Orvea di via XXIV maggio (martedì dalle 17.30 alle 19.15) e la Coop di via Galas (mercoledì novembre dalle 17.30 alle 19.15); oltre alla tessera, Orvea e Coop offriranno un prodotto ortofrutticolo locale a chi avrà “fatto il bravo”.



Ma quali sono le regole da rispettare? Si chiede di adoperare borse riutilizzabili (o le scatole messe a disposizione), di acquistare frutta e verdura di stagione e di produzione locale (a peso), di evitare o limitare gli imballaggi acquistando prodotti freschi e al banco, di comprare detersivi e detergenti sfusi o alla spina con contenitori ricaricabili, di evitare involucri singoli o monodose preferendo quelli formato famiglia o salvaspazio, di preferire bottiglie e vasetti di vetro (possibilmente a rendere) rispetto a quelli di plastica, di non acquistare acqua in bottiglia (meglio quella del rubinetto), di optare per prodotti con marchi di certificazione Ecolabel, Pefc o Fsc (per quelli cartacei o in legno), di scegliere prodotti riutilizzabili (o almeno compostabili) anziché usa e getta e di utilizzare pannolini lavabili (info: tel. 0464/583509).



Altre iniziative promosse dall’amministrazione di Arco in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti sono le «Storie a merenda» per i più piccoli (mercoledì in biblioteca civica) e uno stand nell'atrio della rassegna dell'editoria «Pagine del Garda» al Casinò. (m.cass

venerdì 2 novembre 2012

Comunicato stampa del 01/11/2012 della rete dei comitati vesuviani

Comunicato stampa del 01/11/2012




La Rete dei Comitati vesuviani-Zero Waste Italy esprime soddisfazione per l’incontrato di ieri con la delegazione della Commissione europea in visita in Campania per valutare lo stato di applicazione della normativa EU in tema di ciclo dei rifiuti solidi urbani.



La Rete ha presentato due petizioni alla Commissione UE: una nel 2010 riguardante la violazione della direttiva EU per l’apertura di discariche nel Parco nazionale del Vesuvio e l’altra nell’aprile 2012 relative alle criticità palesate in sede di approvazione del Piano generale rifiuti solidi urbani della Campania in violazione delle norme comunitarie e di quelle nazionali.



La prof.ssa Anna Rita Ranieri ha illustrato, in riferimento alla prima petizione lo stato attuale dell’ex discarica Sari nel Parco del Vesuvio causa del disastro ambientale all’ecosistema e alla popolazione vesuviana arrecato dall’esercizio della stessa. Non ha mancato di riferire, anche facendo riferimento alla Convenzione di Aarhus, che allo stato la messa in sicurezza dell’invaso chiuso langue, che la produzione di biogas che potrebbe servire da compensazione in termini energetici per i comuni limitrofi viene dispersa bruciandola e che l’area del Comune di Terzigno, in cui insistono vecchie discariche mai messe in sicurezza, è completamente inquinata per la penetrazione del percolato nelle falde sottostanti e che le bonifiche promesse e previste, allo stato, costituiscono un miraggio.



Non ha mancato, la stessa Ranieri, di sottolineare l’inefficienza delle amministrazioni comunali del territorio che pur avendo sottoscritto con regione e Provincia una Accordo di programma per un ciclo virtuoso dei rifiuti in ambito vesuviano, il progetto non ha mai trovato applicazione nella sua operatività.



Infine che in futuro il pericolo che si possa guardare ancora al Vesuvio come area discarica non è ancora del tutto eliminato in quanto l’attuale Commissario regionale alle discariche ha individuato tra i siti possibili il Comune di Sant’Anastasia ricadente nell’area protetta del Parco nazionale.



La successiva petizione è stata ripresa dall’intervento dal portavoce della Rete Franco Matrone che, ringraziando i commissari On.li Judith Merkies, Margrete Auken, Peter Jahr ed Eminia Mazzoni dell’attenzione che hanno voluto dimostrare fin dal primo momento nei confronti dello scempio perpetrato nel Parco nazionale del Vesuvio, ha posto l’accento sulle criticità del Piano regionale RSU presentato a Brusselles e del relativo programma per il periodo transitorio 2012-2016 in totale contrasto con le direttive e con le richieste della Commissione ambiente UE.



A tal proposito il rappresentante della Rete dei Comitati vesuviani ha rimarcato che l’attuale Piano approvato dalla Giunta Caldoro sovverte la gerarchia delle operazioni indicate dalla direttiva europea che vede al primo posto la riduzione a monte, la raccolta differenziata e il recupero e riciclo della materia e solo dopo inceneritori e discariche.



Oltretutto è stato sottolineato che l'attuazione del programma per il periodo transitorio di attivita in corso 2012-2016, risulta fortemente critica la realizzazione degli impianti di compostaggio per la frazione umida, vera spada di damocle per la potenza inquinante e per l’aggravio del tributi Tarsu tra i più alti d’Italia.



Pertanto a nome della Rete è stato auspicato il permanere del blocco dei fondi del Por Fesr 2007-2013 degli obiettivi 1.1. e 1.2 attualmente non corrisposti per effetto della procedura di infrazione, chiedendo che l’eventuale svincolo avvenga solo sotto stretto controllo della Direzione generale dell'ambiente alla Commissione europea e venga finalizzato esclusivamente a sostegno ai Comuni per l’incremento della RD porta a porta e per finanziare i cantieri degli impianti di trasformazione della frazione umida in compost.



Solo così sarà possibile iniziare un percorso virtuoso rispettando la direttiva Ue e utilizzando con oculatezza le risorse dei cittadini europei.



In questo modo sarà possibile, utilizzando a questo fine le risorse comunitarie bloccate, mettere a regime l’impiantistica relativa al compostaggio come concordato nel lontano 2010 con la dott.ssa Pia Bucella Direttrice della Protezione Civile in Europa e capo missione in Campania della delegazione della Commissione Europea, e dare in importante slancio alla riduzione del RUR finale attraverso il recupero ulteriore di materia con la conversione degli attuali Stir in impianti di Trattamento Meccanico Biologico al fine di ottemperare la recente risoluzione del Parlamento UE per l’eliminazione di “discariche e inceneritori entro il 2020”.



Infine è stato accennato l’attuale mancata attuazione del Registro regionale tumori per l’iniziativa del Governo Monti di inviare la Legge regionale alla Consulta atteso l’incremento esponenziale di patologie anche tumorali, in particolare in provincia di Napoli e Caserta, per mancanza di una concreta attività di prevenzione e repressione degli sversamenti illegali, per l’assenza di tracciabilità riscontrabile dei rifiuti, soprattutto industriali e speciali, in particolare tossici e nocivi, per la lentezza delle procedure amministrative che riguardano la gestione post mortem delle discariche esaurite e chiuse e per gli indispensabili interventi di bonifica e di messa in sicurezza dei territori inquinati, cosa questa, da tutti ritenuti ritenute prioritaria a seguito della sentenza della Corte Europea che ha condannato l’Italia e la Regione Campania disponendo il blocco dei fondi residui dell’Agenda 2000/2006 e la sospensione dei rimborsi dell’Agenda 2007/2013 per il grave danno alla salute dei suoi cittadini causato da 19 anni di “emergenza” rifiuti.



Nel ringraziare dell’attenzione prestata dai Commissari Ue alle petizioni proposte, la Rete dei Comitati vesuviani ha comunicato che presenterà a breve una nuova petizione ai sensi della mancata applicazione della Convenzione di Aarhus da parte delle istituzioni preposte al diritto d’informazione dei cittadini in tematiche riguardanti la salute e l’ambiente, e che riporteranno tali considerazioni all’audizione prevista ai primi di dicembre a Brusselles col dr. Karl Falkenberg della Direzione generale dell'ambiente alla Commissione europea e al Commissario dell’OMS Europa attivato a seguito della sospensione della legge regionale istitutiva del Registro tumori.



Rete dei Comitati vesuviani