sabato 26 ottobre 2013

Campagna di sensibilizzazione itinerante per la raccolta di oli esausti vegetali

Piazzapulita Boscotrecase e Comitato Cittadino Boscotrecase

organizzano una campagna di sensibilizzazione itinerante per la raccolta di oli esausti vegetali: si parte domenica 27 Ottobre 2013 dalle 9 alle 13 in Piazza Matteotti (ex stazione della Circumvesuviana)

Porta almeno 1 litro d'olio e riceverai una simpatica piantina aromatica o ornamentale!!!

Calendario:
Domenica 27 Ottobre - P.zza Matteotti
Domenica 3 novembre - P.zza Annunziatella
Domenica 10 Novembre - P.zza Sant'Anna 
Domenica 17 Novembre - Via Sepolcri


mercoledì 16 ottobre 2013

Cadmio, manganese, piombo: ecco cosa c’è nei pomodori delle discariche



Analisi choc delle Iene. Ora cosa altro c’è da studiare? Chiudete le porte all’inferno


martedì 15 ottobre 2013 - 22:45 

DI GIULIANA CASO
Quello che avrebbero dovuto fare la politica e la sanità lo ha fatto la televisione. Dimostrare, cioè, che la frutta e la verdura coltivata nella Terra dei Fuochi fa schifo, che fa ammalare e morire, che è piena di veleni. Che, se le mangiano i bambini, si ammalano e muoiono. Che una pianta di pomodori presa alle spalle della Resit è piena di metalli pesanti, che se ci nutrissimo di quella roba ingeriremmo in una settimana 26 volte più piombo del lecito, più 9,9 volte di cadmio, più 40 volte di manganese. foto CasoÈ stato semplice in maniera allucinante dimostrare che quelle terre maledette producono morte. Nadia Toffa delle Iene ha semplicemente finito quello che aveva cominciato due martedì fa con questo servizio.
Ha preso una pianta e l’ha fatta analizzare. Perché non lo hanno fatto le istituzioni prima di lei? Perché tutto quello che ha saputo produrre l’ex ministro della sanità Renato Balduzzi è stato un miserabile progetto di studio? Che accidenti c’è ancora da studiare? Le pecore deformi di Alessandro Cannavacciuolo non sono abbastanza? Le decine di bambini morti non sono abbastanza? Le centinaia di casi di tumore non sono abbastanza? I contadini criminali e ignoranti che hanno irrorato i campi con il mix letale di concime e veleni del nord non sono abbastanza? Che accidenti ancora serve perché si dichiari lo stato emergenza?
Che altre prove servono perché si chiudano le porte dell’inferno, perché si presidino i campi dove coltivatori criminali continuano a seminare, crescere e vendere patate, pesche e mele e venderle al mercato? Basta. Basta. Basta. Non è più tollerabile che davanti a questa immane tragedia ci si balocchi ancora con progetti di studio e si sparino baggianate come quella, ricorrente, degli stramaledetti “stili di vita”. Basta. Fate chiarezza, fate pulizia, spegnete i roghi, accendete una speranza per queste persone maledette dalla storia, dalla criminale incapacità della politica, dalla camorra ignorante e senza scrupoli, dal cinismo di chi per disfarsi con poca spesa di rifiuti speciali ha avvelenato una regione. Basta.
Ora serve una Terra dei Fuochi pulita. Non tra ottant’anni, presidente Caldoro, ma adesso. Domani. Domani mattina, chieda al prefetto di convocare un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e occupatevi di Giugliano, di Caivano, di Orta di Atella. Cominciate, subito. Chiudete le porte dell’inferno.

lunedì 7 ottobre 2013

Resoconto audizione della Rete dei Comitati vesuviani alla XIICommissione Sanità Senato su inquinamento e patologie.


(versione audio fonica)

Legislatura 17ª - 12ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 48 del 03/10/2013

 
Seguito dell'indagine conoscitiva sugli effetti dell'inquinamento ambientale sull'incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica: audizione di rappresentanti di associazioni ambientaliste.  

            Riprende la procedura informativa sospesa nella seduta del 10 settembre scorso.
           
            Il dottor BUONOMO illustra le risultanze di studi condotti dall'Istituto Superiore di Sanità e da Legambiente, dalle quali emerge la presenza di malattie collegate al fenomeno delle discariche abusive. Fa presente che altra fonte di pericolo è rappresentata dal fenomeno dei roghi, ulteriore strumento utilizzato nello smaltimento illecito dei rifiuti, che tuttavia sta subendo un decremento grazie all'operato del Commissario straordinario Cafagna, che sta assicurando una maggiore e più costante attività di monitoraggio. Sottolinea, in particolare, come l'Istituto Superiore di Sanità abbia individuato cinque classi di comuni, in relazione al livello di inquinamento ambientale, e come appaia emergere una correlazione tra classe di appartenenza e rischio di esposizione della popolazione residente a malattie tumorali e malformazioni congenite. Esprime l'avviso che sia necessario, al fine di contrastare l'operato delle ecomafie e le problematiche discendenti dall'inquinamento ambientale, rafforzare le attività di monitoraggio del territorio, effettuare una mappatura completa dei siti inquinati, procedere ad un campionamento e all'analisi dei prodotti ortofrutticoli, garantire maggiore operatività e collaborazione tra le varie amministrazioni deputate alla tutela dell'ambiente, tutelare la cosiddetta terra dei fuochi come sito di interesse nazionale, bonificare i terreni, là dove possibile, anche attraverso il ricorso ai fondi comunitari, attivare un registro tumori a livello regionale, sviluppare approfondite indagini epidemiologiche ed introdurre, nel novero dei reati contro l'ambiente, la fattispecie di ecocidio.

            Il dottor VIGLIONE riconosce che, allo stato, non vi è ancora certezza scientifica in ordine all'esistenza del nesso causale tra inquinamento ambientale e insorgenza di determinate patologie, ma fa rilevare che la peculiare situazione della regione Campania dovrebbe indurre a nutrire quanto meno un fondato sospetto. A tale riguardo, ritiene imprescindibile l'effettuazione di un monitoraggio continuo, anche alla luce del principio di precauzione. Inoltre, esprime l'avviso che debbano essere condotte indagini approfondite anche di tipo epidemiologico, nonchè analisi sui prodotti ortofrutticoli. Fa presente che il numero reale di roghi è nella realtà più elevato di quello censito dalle forze dell'ordine e dai Vigili del fuoco, i quali, anche per la povertà dei mezzi a disposizione, riescono ad intervenire solo su alcune delle condotte incendiarie. Sottolinea infine l'esistenza di un legame tra la pratica dell'evasione fiscale e quella dei roghi e degli interramenti di rifiuti industriali, e pone in rilievo la necessità che la regione Campania si doti quanto prima di un registro generale dei tumori.

            Il dottor MATRONE si sofferma ad illustrare le problematiche riguardanti il territorio dell'area vesuviana, pur facendo rilevare che quello dell'inquinamento ambientale è tema di interesse dell'intera regione Campania. Offre elementi di conoscenza in ordine alle criticità derivanti dalla presenza diffusa di discariche, sia lecite che illecite, che hanno recato pregiudizio tanto alla salute delle persone, tanto alla tutela della fauna e delle produzioni ortofrutticole, in un territorio a forte vocazione agricola e assoggettato a tutela ambientale. Segnala che la situazione di profonda criticità che caratterizza l'area ha indotto le istituzioni dell'Unione europea ad avviare più di una procedura di infrazione nei riguardi dell'Italia, delle quali una si è già conclusa con una sentenza di condanna. Pone in rilievo come sia necessario procedere, ove possibile, ad una bonifica dei territori e in ogni caso ad una messa in sicurezza degli stessi. Fornisce altresì informazioni sul fenomeno dei roghi nel litorale vesuviano e sui risultati delle inchieste condotte in materia di inquinamento ambientale dalla Magistratura. Si sofferma inoltre sulle correlazioni tra la presenza di fonti di inquinamento ambientale e l'esistenza di rischi aggravati di insorgenza di malattie tumorali, facendo riferimento, in assenza di un registro tumori a livello regionale, alle risultanze dei registri tumori istituiti da alcune aziende sanitarie locali, nonchè a diversi studi scientifici in materia.

     La senatrice FUCKSIA (M5S) chiede lumi su come siano stati utilizzati i finanziamenti per la bonifica dei territori che rappresentano siti di interesse nazionale, e su quale sia la corretta modalità di interpretazione dei dati sulla presenza di tumori desumibili dalle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari.

         La senatrice DIRINDIN (PD) chiede di sapere se, a fronte della varietà di studi intervenuti in materia e citati dai relatori, siano state svolte delle valutazioni di attendibilità scientifica. Domanda inoltre se non sia possibile ipotizzare un ricorso a fondi di origine comunitaria per affrontare almeno alcune delle problematiche illustrate dai relatori.

         La senatrice NUGNES (M5S) domanda quali siano le fonti da cui sono state desunte le informazioni circa gli effetti dell'operato del Commissario Cafagna. Pone inoltre l'interrogativo se sia preferibile perseguire l'implementazione dei registri dei tumori o utilizzare a fini conoscitivi i dati contenuti nelle schede di dimissione ospedaliera (SDO).

         Il relatore Maurizio ROMANI (M5S), ringraziati i relatori per l'ampia esposizione, chiede una riflessione sull'opportunità di ampliare le indagini sulla presenza di fattori inquinanti, facendone oggetto non solo le piante e i terreni ma anche le popolazioni. Domanda inoltre se possa essere il caso di ampliare gli approfondimenti sugli effetti dell'inquinamento ambientale, soffermandosi non solo sulla produzione di malattie tumorali ma anche su quella delle patologie cosiddette autoimmuni.

         Il relatore ROMANO (SCpI), nell'associarsi alle parole di ringraziamento, fa rilevare le peculiari finalità dei registri dei tumori, a suo avviso non surrogabili dalle SDO, e sottolinea che l'obiettivo  dell'indagine conoscitiva è quello di giustapporre alla cartografia ambientale una sorta di cartografia "salutare", onde acquisire elementi di maggiore conoscenza sulle eventuali correlazioni tra inquinamento ambientale e insorgenza di malattie e malformazioni.

         La senatrice PADUA (PD) esprime l'avviso che, qualora non sia già stata prevista nell'ambito del programma dell'indagine conoscitiva, andrebbe programmata un'audizione dell'assessore alla salute della regione Campania, onde approfondire in spirito collaborativo le gravi problematiche emerse nel corso della seduta odierna.

         Il senatore PEPE (M5S), ringraziati a sua volta i relatori per i dati forniti, alcuni dei quali derivano anche da studi che egli ha condotto in prima persona, ravvisa l'opportunità che vengano acquisiti i dati desumibili dalle SDO, nonchè informazioni sulla operatività dei centri antiveleno.

         La senatrice ANITORI (Misto), dopo aver rivolto agli ospiti espressioni di apprezzamento per le esaustive relazioni, domanda lumi sull'applicazione del principio di precauzione, ed esprime al contempo alcune perplessità in ordine alle metodologie seguite dagli studi cui è stato fatto riferimento, che le sembrano non sufficientemente coordinati e probabilmente privi della necessaria attendibilità scientifica.

            In sede di replica, la dottoressa RANIERI fa rilevare in termini problematici la mancanza di adeguato coordinamento tra le amministrazioni deputate alla tutela dell'ambiente e quelle competenti in tema di tutela della salute. Soggiunge che i cittadini residenti nella regione Campania hanno sofferto a lungo della mancanza di canali di comunicazione con le istituzioni, che solo nel corso degli ultimi anni hanno iniziato ad interessarsi alle gravi correlazioni tra inquinamento ambientale e insorgenza di patologie. Segnala, tra gli studi connotati da attendibilità scientifica, il lavoro edito con il titolo "Campania terra di veleni".

            Il dottor MAGGINI, nell'esprimere il proprio apprezzamento per l'indagine conoscitiva che la Commissione sta portando avanti, pone in rilievo l'opportunità di una maggiore collaborazione tra le istituzioni. Esprime inoltre l'avviso che, sebbene il nesso di causalità non risulti ancora accertato in maniera incontrovertibile, le pubbliche amministrazioni dovrebbero comunque agire all'insegna del principio di precauzione, senza bisogno di addivenire a forme di commissariamento.
            In tema di studi scientifici, menziona il progetto denominato "Previeni", rendendosi disponibile, ove ritenuto di interesse, a consegnarlo alla Commissione.

            Il dottor BUONOMO, ringraziata a sua volta la Commissione, esprime l'opinione che le problematiche oggetto dell'indagine conoscitiva pongano a repentaglio la salute e la salubrità di interi territori, e minino la credibilità dello stesso sistema Paese. Ribadisce la necessità che venga riallacciato il dialogo con le popolazioni locali, e sottolinea conclusivamente come l'inquinamento ambientale pregiudichi anche le produzioni agricole, in una regione fortemente vocata e caratterizzata dalla presenza di diverse denominazioni di origine protetta.

            Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

La PRESIDENTE avverte che la documentazione che è stata o verrà consegnata sarà resa disponibile alla pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.

La Commissione prende atto.


La seduta termina alle ore 15,40.

In attesa di invito prossimo incontro Commissione Ambiente Camera deputati.