I “CITTADINI PER IL PARCO” SVELANO IL VESUVIO
Categoria: Avvenimenti
Data: 05/06/2012
Proseguono le iniziative di Cittadini per il Parco per rivalutare i sentieri del Somma/Vesuvio. L’ultimo fine settimana si è approdati sul versante meridionale del Vulcano, riscoprendo due sentieri, due itinerari nei comuni di Boscotrecase e di Terzigno, nati dalla terra per meravigliare ma invasi dall’uomo con i suoi rifiuti.
Purtroppo l’avvicinamento alla sentieristica del Somma/Vesuvio non è immune, in nessuno dei suoi ambienti, dal triste incontro con un eterogenea varietà di discariche e sversamenti più o meno abusivi. Per fortuna, ma non sempre, in quota le cose cambiano e si possono in genere apprezzare le potenzialità del nostro territorio. L’ambito rurale è invece costellato di numerosi punti critici dove chiunque, contadini compresi, accantonano quanto di più indesiderabile possono, disfacendosi di ogni tipo di immondizia, da quella inerte a quella altamente pericolosa come l’amianto.
Eppure basterebbe poco alle forze dell’ordine per risalire a chi si disfa, in maniera industriale, di pneumatici, frigoriferi, pezzi di carrozzeria, computer e ovviamente di eternit, se non per il movimento dei mezzi, talvolta attraverso sbarre munite di lucchetto, magari interessandosi della responsabilità di chi ne possiede le chiavi o ne permette la duplicazione, ma anche valutando le bolle d’accompagnamento di chi “rottama” elettrodomestici e simili. Sarebbe molto facile sondare gli esercizi, giusto in prossimità di quegli infausti luoghi, ma questo non si fa, non si fa in nome di una “pax munnezzae”. Sì perché sembra, come per ogni altro tipo d’abuso locale, che le autorità locali preferiscano non vedere e tollerare l’obbrobrio nostrano, pur di non affrontare le proprie responsabilità.
Tornando però ai percorsi di CpP, nello stesso spirito di quest’articolo, i volontari del movimento, assieme a quelli di Legambiente, Neanàstasis e Discovering Vesuvius hanno illustrato ciò che di meglio si potesse vedere e talvolta solo immaginare della natura vesuviana.
Si è incominciato sabato scorso, con partenza da Via Fruscio, nel comune di Boscotrecase, risalendo, tra gli splendidi vigneti, le interessanti lave del 1906 e inoltrarsi poi nella fitta pineta. Descrivere la bellezza del luogo non è facile solo a parole, bisognerebbe saper toccare l’altrui sensibilità che non sempre è omogenea ma vi si assicura che chi c’è andato non ha provato pentimento, gli effluvi di pini e ginestre c’hanno allietato la passeggiata in uno splendido sole primaverile e sapientemente guidati dagli amici di Legambiente.
Si è incominciato sabato scorso, con partenza da Via Fruscio, nel comune di Boscotrecase, risalendo, tra gli splendidi vigneti, le interessanti lave del 1906 e inoltrarsi poi nella fitta pineta. Descrivere la bellezza del luogo non è facile solo a parole, bisognerebbe saper toccare l’altrui sensibilità che non sempre è omogenea ma vi si assicura che chi c’è andato non ha provato pentimento, gli effluvi di pini e ginestre c’hanno allietato la passeggiata in uno splendido sole primaverile e sapientemente guidati dagli amici di Legambiente.
Il percorso di domenica, lungo il Vallone del Fico, trova il suo accesso presso Via Campitelli a Terzigno e si inoltra nella bellissima pineta omonima. Il percorso è stato prevalentemente all’ombra dei pini ma si sono anche attraversati i meravigliosi vigneti che si alternano gradevolmente lungo il percorso che giunge a monte della famigerata cava Vitiello, là dove se ne può ammirare la grandezza e il pericolo, qualora questa possa essere adibita a discarica, così come in passato paventato. I più esperti individuano anche i limiti della SARI, la vera e propria bomba ecologica che pende su Terzigno, Boscoreale e zone limitrofe e che raggiunge con i suoi miasmi anche Torre Annunziata.
L’accesso al sentiero è un tripudio di schifezze, una vera e propria discarica legalizzata, non dalla norma, ovviamente, ma dal senso comune, che da queste parti sembra essere sempre più forte del famigerato buon senso!
Il fine settimana si chiude in bellezza con la visita, domenica sera, alle “cortine” di Terzigno per non dimenticare anche il valore antropico del nostro territorio, quello migliore, di cui non ci si deve vergognare.
Il prossimo appuntamento sarà per sabato 9 e domenica 10 a Somma e a Massa per scoprire le remote ricchezze della nostra terra.
Il fine settimana si chiude in bellezza con la visita, domenica sera, alle “cortine” di Terzigno per non dimenticare anche il valore antropico del nostro territorio, quello migliore, di cui non ci si deve vergognare.
Il prossimo appuntamento sarà per sabato 9 e domenica 10 a Somma e a Massa per scoprire le remote ricchezze della nostra terra.
Da Il Mediano
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