Svolta per le tonnellate accatastate nei siti di stoccaggio durante le emergenze. Nel termovalorizzatore solo immondizia compatibile coi codici Cer. Si parte da Ercolanodi Francesco Catalano e Enrico Ferrigno
NAPOLI. E' iniziata questa mattina la bonifica delle cave Amendola e Formisano nell'area del Parco Nazionale del Vesuvio (Ercolano).
Nelle prossime settimane saranno rimosse dall'area circa 500 tonnellate di ecoballe. Il sito di Ercolano era stato utilizzato come piattaforma di stoccaggio provvisorio nel 2001 e durante le emergenze rifiuti del 2005 e del 2008. Le ecoballe saranno trasferite ad Acerra dove saranno smaltite nei prossimi giorni mediante il termovalorizzatore (dove attualmente è ferma una linea).
Al via, dunque, il piano di smaltimento delle ecoballe da anni accatastate nei siti di stoccaggio allestiti durante le passate emergenze rifiuti.
Le operazioni di rimozione dureranno due settimane e saranno coordinate dalla Regione. Nei prossimi giorni dovrebbe toccare anche alle ecoballe stipate a Caivano e nel sito allestito di fronte all'inceneritore di Acerra. Poi s'ipotizza che toccherà ai noti siti di stoccaggio di Giugliano.
Da Palazzo Santa Lucia si precisa che ad essere bruciate nel termovalorizzatore saranno solo quei rifiuti compatibili con i codici Cer certificati nell'Autorizzazione Integrata ambientale.
Saranno dunque bruciate le ecoballe compatibili con le caratteristiche del "combustibile solido secondario", attualmente tritovagliato negli impianti stir.
giovedì 16 gennaio 2014
Rifiuti in Campania | Al via lo smaltimento delle ecoballe: «Saranno incenerite ad Acerra»
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