martedì 17 novembre 2009

QUELLO CHE AVREMMO VOLUTO DIRE IN CONSIGLIO COMUNALE

Per vostra e per nostra memoria, come più volte abbiamo sollecitato e scritto, ci permettiamo di sottoporvi questo breve e stringato susseguirsi di eventi.
Fin dal primo costituirsi, il Comitato cittadino di Boscotrecase si è trovato a lottare contro l’indifferenza generalizzata nella maggior parte delle istituzioni e dei politici sul problema “monnezza”.
Da quando poi il governo Berlusconi ha deciso di sversare la “monnezza” dell’intera provincia di Napoli nel nostro Parco nazionale del Vesuvio, militarizzando l’area e infischiandosene di ogni considerazione possibile dei cittadini vesuviani, abbiamo sistematicamente sollecitato le istituzioni, ad ogni livello e di ogni espressione partitica, a farsi carico del problema della protesta contro le discariche di Terzigno, ma che avrebbero danneggiato soprattutto il nostro comune come ora, per fortuna, in tanti stanno finalmente verificando.
Dopo diversi mesi di disinteresse, e solo il 29 novembre 2008 (delibera di c c n. 51), grazie ad alcuni politici maggiormente sensibili al problema, è stato istituito un Tavolo permanente composto da una parte istituzionale e da esponenti delle parti sociali e attività produttive presenti sul territorio di Boscotrecase che solo nel febbraio 2009 si è insediato nella sua funzione.
Compito di questo Tavolo era e, speriamo, è e sarà, quello di mettere in campo ogni iniziativa atta a tutelare il territorio vesuviano, e quindi Boscotrecase, dallo scempio ambientale che le discariche stanno costituendo.
Sono trascorsi dall’ultimo incontro circa cinque mesi senza che nessuno si fosse preoccupato di convocare i componenti del tavolo per dar conto del proprio operato.
Eravamo entusiasti che a Boscotrecase si fosse realizzato, forse per la prima volta, una tale espressione di democrazia ma quest’entusiasmo si è assopito nel momento in cui chi,rappresentava la massima espressione dei cittadini ha ritenuto opportuno trincerarsi in un silenzio poco rispettoso nei confronti di chi ha lavorato con impegno per il bene comune.
Eppure, abbiamo partecipato costantemente agli incontri del tavolo, col sole e con la pioggia, senza mai mancare e senza mai demordere dal fine che il Tavolo si era dato.
Ci siamo trovati spesso da soli, semplici cittadini, uomini e donne con famiglie, lavoro, impegni sociali e professionali a lottare contro l’irresponsabile rassegnazione di tanti amministratori comunali, contro i pregiudizi di protagonismo che a volte ci siamo ritrovati ingiustamente affibbiati anche da altre componenti periodiche del tavolo, e contro l’incomprensibile indifferenza di una popolazione che solo oggi sembra risvegliarsi (complice l’aumento insostenibile del costo della raccolta differenziata e della puzza che colpisce oramai quotidianamente quote sempre più vaste del paese).
Abbiamo partecipato all’incontro col Commissariato per l’emergenza rifiuti a Napoli dove abbiamo percepito fin da subito a cosa si andava incontro.
Abbiamo sollecitato il Tavolo a farsi carico con i legali del Comune, così come indicato dal Consiglio comunale, a produrre fin da subito il ricorso alla Corte di Giustizia Europea sullo scempio ambientale che si stava producendo nel Parco del Vesuvio, ricorso poi demandato all’opera di volontariato degli avvocati Sorrentino, Sella e Matrone e di cui a tutt’oggi, nonostante nostre continue e sollecite richieste, aspettiamo fiduciosi l’illustrazione al Tavolo istituzionale permanente.
Abbiamo contattato il Presidente del Parco nazionale del Vesuvio, prof. Leone, scienziati esperti di tematiche ambientali come i prof. de Medici, prof. Genovese, prof Ortolani e li abbiamo portati a Boscotrecase per mettere la loro competenza e professionalità a disposizione del Tavolo.
Abbiamo avuto l’onore di cooperare con Legambiente nella persona del responsabile di area Pasquale Raia che abbiamo portato al Tavolo perché le sue competenze e la sua esperienza fosse a disposizione di tutti.
Abbiamo organizzato incontri e convegni nelle parrocchie, nella scuola, abbiamo proposto filmati sui gravi rischi per la salute dalle discariche, a volte nella pressoché totale assenza degli amministratori, nel tentativo di informare il più possibile l’intera cittadinanza.
Abbiamo cooperato concretamente alla marcia di protesta per Boscotrecase, organizzata dal Tavolo, ed abbiamo organizzato insieme ad esponenti dei comitati di Boscoreale e di Terzigno la fiaccolata sulla strada della discarica.
E da ultimo abbiamo partecipato alle iniziative del neo comitato sorto a Boscoreale contribuendo in maniera decisiva alla raccolta di firme per una petizione da presentare alle pubbliche autorità per far comprendere che su questo tema non avremmo mollato.
E non molliamo.
Oggi, per questo lavoro svolto, ci sentiamo di dirvi che siamo disposti ad alzare il tiro dello scontro, coinvolgendo il più possibile gli organi di comunicazione regionali e nazionali che sulle discariche del Vesuvio hanno steso una cappa di omertà.
Però questo continuo lottare contro l’indifferenza di alcuni e contro il disfattismo e la rassegnazione di tanti altri è costato a tutti i membri del Comitato cittadino di Boscotrecase ed in particolare al suo ex presidente Peppino Formisano tanto sacrificio ed impegno.
Questo per rimarcare, qualora ce ne fosse bisogno, che non sempre da soli i cittadini possono contrastare col solo impegno e la buona volontà interessi e decisioni così complesse.
Abbiamo bisogno delle Istituzioni, del Consiglio comunale, tutto, dell’Amministrazione che prenda il mano il destino dei propri cittadini e combatta al nostro fianco, anzi dinanzi a noi, e non si faccia complice indifferente della fine di ogni prospettiva di sviluppo e della morte economica del nostro territorio, di noi tutti e delle generazioni future.
Siamo convinti che le istituzioni dovrebbero essere quanto mai attente agli interessi dei propri cittadini e, mai come in questo caso, farsi carico di tutte le possibili iniziative di controllo che si potrebbero intraprendere per far si che da questo scempio ne derivi il minor danno possibile per il nostro paese.
Con grande franchezza sottolineiamo che chi oggi è da quella parte a rivestire un ruolo istituzionale, in un prossimo futuro potrebbe ritrovarsi da questa parte ad essere di nuovo, semplicemente, un cittadino di Boscotrecase.
Noi abbiamo pazienza, l’abbiamo avuta e l’avremo perché questo è il nostro territorio e ci appartiene come nessuna altra cosa la mondo.
Ora tocca a chi lo rappresenta farsene carico in prima persona.
Il nostro impegno ed il nostro contributo, come sempre fino ad ora, statene certi, non verrà mai meno!

IL COMITATO CITTADINO DI BOSCOTRECASE
Mail: comitatoboscotrecase@alice.it Blog: comibosco.blogspot.com

6 commenti:

Anonimo ha detto...

peccato che non avete avuto il tempo di dirgliele

Anonimo ha detto...

Carissimi amici del Comitato, non si poteva riassumere meglio la cronistoria del grande lavoro fin qui svolto.
Non resteremo a guardare mentre ci avvelenano la terra sotto i piedi.
Vi ammiro e vi sostengo con tutte le mie forze.
Francesco

Anonimo ha detto...

sono ridicoli

Anonimo ha detto...

siete mitici

Anonimo ha detto...

gli amministratori di boscotrecase non vi meritano come cittadini

Anonimo ha detto...

magari in altri comuni ci fossero cittadini come voi.
complimenti avete molto coraggio