lunedì 27 gennaio 2014

Lento, lento, lento è il percorso verso la bonifica di cava Ranieri a Terzigno.

Lento, lento, lento è il percorso verso la bonifica di cava Ranieri a Terzigno. 
Sono trascorsi quasi due anni da quando per la prima volta la Sogesid mise piede nella cava ed oggi ancora non si intravede la data di inizio dell'azione di bonifica.
Ancora non è stato emesso il bando per l'attività vera e propria e dunque c'è da aspettare.
La cava ha ricevuto in varie ondate tonnellate di rifiuti, autorizzati in certi periodi dai "commissari", non autorizzati e abusivi in altri. Essa è costituita da diversi invasi, scavati nei decenni per la pietra lavica tipica e spesso riempiti con rifiuti.

All'interno della cava si trovano diverse ville rustiche, le più antiche risalenti al II secolo a.C., parzialmente estratte dagli archeologi della Sovrintendenza di Pompei, che alla fine hanno abbandonato le esplorazioni sia per carenza di fondi che per disinteresse delle autorità comunali.
La conferenza di servizio definitiva sulla bonifica si è tenuta il 13 dicembre scorso e il 20 gennaio la Giunta municipale di Terzigno ha approvato in via definitiva l'affidamento alla Sogesid.

Il passo successivo dovrebbe essere dunque l'emanazione del bando per l'affidamento delle operazioni.
La Sogesid - società in house del Ministero Infrastrutture e Ministero Ambiente - sembra un gran carrozzone, che come tale si muove lentamente. 
Speriamo che, alla fine, non si riveli un pitone.

                                                                            Anna Rita  Ranieri

Nessun commento: