di Mirella D’Ambrosio
Boscoreale. Una cassetta di plastica contenente decine di flebo con ancora attaccati lacci e aghi, mentre a poca distanza compare un bidone blu con la scritta “infiammabile”, circondato da pneumatici, bottiglie, carcasse d’auto, sacchetti e materiale di risulta di ogni genere.
A denunciare l’ennesimo scempio nel Parco nazionale del Vesuvio sono state le attiviste dell’associazione La Fenice Vulcanica che hanno allertato i carabinieri. La presidente Venere Stanzione ha provveduto anche ad avvisare il sindaco di Boscoreale Giuseppe Balzano a cui è stato sottoposto un corposo dossier fotografico realizzato questa mattina.
“Quanto scoperto è di una gravità estrema e deve indurre tutti a tenere sempre alta l’attenzione sul nostro territorio” ha commentato Balzano. Intanto, si attende l’intervento dei tecnici del Comune di Terzigno per la rimozione dei rifiuti che si trovano al confine tra i due comuni vesuviani a pochi passi dalla discarica Cava Sari. Lungo i sentieri che conducono al cratere sono stati rinvenuti recentemente persino dei remi e una vasca idromassaggio.
martedì 18 febbraio 2014
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