sabato 27 marzo 2010

FINALMENTE SI SVEGLIA ANCHE L'ENTE PARCO E IL SUO PRESIDENTE - "LE DISCARICHE SONO UNO SCEMPIO" LISTATO A LUTTO IL SITO DELL'ENTE

Le discariche nel cuore dell’oasi vesuviana sono uno scempio. “Il Vesuvio si avvia a diventare una delle sette meraviglie della natura, ma il Parco nazionale che lo ospita potrebbe diventare la prima vergogna d’Italia. Il presidente Ugo Leone firma un “manifesto di lutto” on-line, che compare sulla home page del sito «www.vesuviopark.it». Una provocazione fortissima “Chiuso per lutto”, con le foto dei sacchetti neri che invadono il patrimonio naturalistico dell’area Vesuviana. “La nostra non è rassegnazione, ma una preoccupazione forte che ci spinge a lanciare un monito alla Regione Campania e al Governo centrale per allontanare per sempre il pericolo”. Sott’accusa tornano le due discariche individuate per il deposito dei rifiuti. La cava ex Savi e quella Ranieri, che sono praticamente nel cuore del Parco e che continuano a tenere con il fiato sospeso i residenti dei comuni di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase.
Un’area che - secondo i comitati antidiscarica ed i manifestanti “diventerà presto un triangolo della morte e dei veleni”. Preoccupa ovviamente la ricaduta sul turismo, che in questi anni ha visto aumentare il flusso dei visitatori all’interno del Parco, ma preoccupano anche le ripercussioni che una discarica possa avere sulla salute dei cittadini che vivono a ridosso dei siti. E l’allarme è scattato anche per i coltivatori. Un allarme economico, perché i rifiuti potrebbero compromettere, immediatamente ed in futuro, i terreni fertili dell’area Vesuviana con il gravissimo rischio per la produzione agricola e vinicola. “Noi non ci arrendiamo”, rilancia Ugo Leone”, i cittadini non si arrendono. E all’ombra del Vesuvio tornano a spirare i venti della contestazione al governo Berlusconi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

stavano tutti in letargo