sabato 21 aprile 2012


Nesso tra discariche, inquinamento e boom di malattie: il registro dei tumori slitta ancora in Regione
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Il registro dei tumori non è ancora una certezza. Bisognerà attendere il prossimo consiglio regionale per aprire una discussione calda anche per migliaia di residenti dell’area Vesuviana che vivono a ridosso della discarica Sari, aperta nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.

Il testo del progetto di legge, di cui primo firmatario è il consigliere Carmine Sommese, è stato esaminato e approvato dalla Quinta Commissione Sanità presieduta da Michele Schiano (Pdl) lo scorso 17 aprile.

Avrebbe dovuto essere discusso lo scorso 19 aprile, ma a causa dei numerosi  emendamenti, la conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare l'esame del testo, così come ha spiegato lo stesso Schiano: «C'è la volontà di dotare la Campania al più presto di uno strumento così importante come il registro dei tumori». Uno strumento, ha aggiunto Sommese, destinato a colmare «un vuoto della Regione Campania in campo sanitario».
Il testo di legge, va sottolineato, era rimasto al palo dal mese di aprile del 2011. E' stato licenziato in commissione dopo diversi mesi di lavoro grazie anche al lavoro di una speciale sottocommissione che è stata chiamata a lavorare su tre diverse proposte di legge sullo stesso argomento.
Sostanzialmente il progetto mira a istituire una rete regionale di dati legati ai casi di tumore segnalati, soprattutto nelle aree a rischio dove, secondo i comitati, esiste un nesso concreto tra inquinamento ambientale e tumori. Cosa che in realtà sarebbe già provata dai dati di riferimento statistici.

Per realizzare questa rete informatica regionale è stata prevista una copertura finanziaria di circa 1.5 milioni di euro che inizialmente ha fatto storcere il naso all'ufficio legislativa della giunta.

21/04/2012

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