venerdì 4 maggio 2012

Cava Sari, altri 10 giorni di sversamenti, poi stop ai camion di rifiuti. Conto alla rovescia nel Parco del Vesuvio



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Stretta finale per la chiusura della discarica Sari. Restano ancora dieci giorni per mettere la parola fine ad un incubo che ha tolto il sonno e la salute a migliaia e migliaia di cittadini del comprensorio vesuviano. Stando ai dati ufficiali, restano da riempire ancora 5955 tonnellate, per un totale di 740mila tonnellate, così come stabilito dagli accordi tra Regione e Sapna, l’azienda che gestisce l’invaso.
Ha inizio, così, il countdown finale verso l’insperata chiusura della discarica, invocata da comitati e cittadini da oltre due anni. Dalla Sapna, l’azienda che gestisce l’invaso, fanno sapere che tutte le documentazioni riguardanti le quantità dei conferimenti vengono inviate giorno per giorno all’assessorato regionale all’ambiente, dicastero affidato a Giovanni Romano.
Nessun trionfalismo tra i comitati che lottano contro la discarica. Venere Stanzione, presidente delle mamme vulcaniche, che ha dichiarato: “Continuiamo a tenere gli occhi aperti – ha detto – fino a quando non sarà tutto finito. Non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia proprio ora che il traguardo è vicino. Restano ancora da definire alcuni aspetti – ha aggiunto la Stanzione -, tra cui il dopo Sari”.

Dello stesso parere Franco Matrone, responsabile della rete dei comitati vesuviani e promotore sul territorio del protocollo “verso rifiuti zero”. “Sono sicuro che la regione Campania terrà fede ai patti e la procedura per staccare la spina alla Sari non subirà imprevisti o, peggio, colpi di scena dell’ultimo secondo. In ogni caso, faremo, come sempre, la nostra parte, senza lasciare nulla a caso”. Al momento, si ricorda, la cava ingurgita i rifiuti dei 18 comuni della zona rossa a partire dalla notte di venerdì 6 aprile, dopo che 14 erano stati costretti a sversare altrove per consentire la realizzazione di interventi di adeguamento. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, con tutte le cautele del caso, sottolinea che si sta per chiudere un capitolo amaro per il territorio vesuviano.


“Abbiamo sempre lottato al fianco dei nostri concittadini e non abbiamo mollato la presa. Abbiamo fatto tutto quanto era necessario – ha detto il primo cittadino – per fermare lo scempio nel Parco Nazionale del Vesuvio. Adesso ci aspettiamo che si proceda al ripristino dei luoghi, con una bonifica integrale del sito”. Intanto, si attende che il consiglio regionale si riunisca per l’istituzione del registro regionale dei tumori, che ha già ottenuto il placet della commissione sanità. Una sua approvazione costituirebbe una vittoria per l’intera popolazione campana e, non ultima, quella vesuviana, che da anni si sta battendo per l’istituzione del registro dei tumori, che consentirebbe di verificare, in maniera scientifica, se c’è un nesso di causalità tra discarica e cancro.
03/05/2012PASQUALE MALVONE

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