martedì 20 luglio 2010

I BUFFONI DI BOSCOREALE DI LIBORIO AVVOLTOIO

I Buffoni di Boscoreale
Il sindaco Langella : “BUFFONI ecco il termine che la sig.ra Katia Ricciarelli ha utilizzato per definire i manifestanti di ieri sera. Credo che mai detto termine sia stato usato in modo cosi consono”li
di Liborio Avvoltoio StabiaChannel.it

Venerdì sera si sarebbe dovuto tenere nella centralissima Piazza Pace di Boscoreale il concerto di Katia Ricciarelli, in occasione della festa del Santo Patrono .

E invece tutti hanno assistito ad un remake del noto film di Woody Allen "Prendi i soldi e scappa", con la signora Ricciarelli nei panni di Virgil Starkwell.

Il bottino? Trentamila euro.

Trentamila euro, "ben investiti" dall'amministrazione comunale per l'esibizione di un soprano che da trent'anni circa è noto al grande pubblico più per faccende di gossip e stecche canore che per successi teatrali. Ecco quanto viene riportato da Wikipedia "Negli anni ottanta il declino si è fatto progressivamente più evidente, causandole alcuni fiaschi. Ad esempio, nel 1983 la Ricciarelli cantò l'Aida alla Royal Opera House di Londra, forte dell'incisione di due anni prima e dell'irrobustimento della voce, ma fu fischiata a causa della difficoltà negli acuti estremi; tre anni dopo, fece il suo infelice debutto a Trieste con Norma (che poi ripeté a Tokyo), tant'è che il giorno dopo la rappresentazione la città fu tappezzata da cartelloni con scritto «Norma è morta». Inoltre è nota la performance alla Scala del maggio 1989 con Luisa Miller, in cui la Ricciarelli riscosse un fiasco: alla fine dell'opera, la cantante uscì sul palcoscenico, infuriata, maledicendo tutti gli spettatori."

Trent'anni di insuccessi per trentamila euro.

Trentamila euro per non vedere nulla. Trentamila euro per farsi insultare pubblicamente, per farsi chiamare "buffone" da chi sono 30 anni che grazie alla sua buffonaggine riscuote successo.

La Ricciarelli si è beccata il suo bel cachè senza cantare (fortunatamente) e per giunta insultando il popolo boschese, considerato un popolo di Buffoni, solo perché qualcuno ha osato manifestare il proprio dissenso in piazza per la puzza che nelle ultime settimane sta letteralmente rovinando il vivere quotidiano del popolo boschese.

Di qui la rabbia del Sindaco che ha pubblicamente dichiarato "BUFFONI ecco il termine che la sig.ra Katia Ricciarelli ha utilizzato per definire i manifestanti di ieri sera. Credo che mai detto termine sia stato usato in modo cosi consono"

Bah!? Ma che fanno questi boschesi protestano? Il boschese non deve protestare. Deve sopportare. Popolo ingrato!!!!!!!. Il Sindaco dopo la Lecciso gli porta la Ricciarelli, e loro che fanno? Protestano, invece di ringraziare chi gli ha asfaltato le strade e imbiancato le scuole. Ci vorrebbe proprio un bel bavaglio per questi poveri buffoni.

Si perché se uno manifesta per il diritto alla salute, se uno chiede di poter dormire con la finestra aperta senza dover sentire una puzza insopportabile o se in queste sere d'estate vorrebbe un po' godersi l'amato terrazzo, è un buffone. Chi negli ultimi mesi si è visto deprezzare del 30-40% il valore dell'amata casa per la quale paga una rata mutuo (sempre uguale!!) è un buffone.

Come considerare allora chi crede che spostando di qualche ora lo sversamento dei rifiuti nella discarica o il transito degli automezzi pensa di porre rimedio alla tragedia sociale che il civile popolo boschese sta attraversando in questo momento?

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