sabato 21 gennaio 2012

DAL PARCO LINEARE AI MURI DELLA VERGOGNA

DAL PARCO LINEARE AI MURI DELLA VERGOGNA

Il 06/10/2009 il Sindaco Langella  in conferenza stampa  illustrava il progetto di riqualificazione previsto il recupero, per attività sociali e culturali, delle stazioni della Circumvesuviana di Boscoreale e Boscotrecase e utilizzo della strada ferrata quale pista ciclabile e percorso pedonale e fitness.

IL SOGNO DI LANGELLA

Recupero delle stazioni della Circumvesuviana di Boscoreale e Boscotrecase e utilizzo della strada ferrata, circa milleduecento metri, nel tratto compreso tra i due comuni, quale pista ciclabile e percorso pedonale e fitnes. Questi, in sintesi, i punti chiave del progetto “parco lineare”, presentato stamattina dal sindaco Gennaro Langella nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala giunta di Boscoreale. Il progetto, formulato dalla società di trasporto vesuviano su rotaia, è stato presentato in virtù dell’imminente apertura del nuovo percorso ferroviario interrato che collegherà Torre Annunziata a Boscoreale. Di qui la decisione di promuovere un programma di riqualificazione che prevede la riconversione delle due stazioni in strutture polivalenti e la realizzazione di un “parco lineare” sulla ex strada ferrata della linea oggi utilizzata dai treni circumvesuviana. L’attuale stazione di Boscoreale, in base alle indicazioni fornite dal primo cittadino, sarà interamente votata ai giovani, con la creazione di una biblioteca-sala lettura, di un “internet point” e di un bar a piano terra, mentre al primo piano saranno previste due sale per convegni, dibattiti e cineforum. Anche la terrazza all’aperto del primo piano sarà utilizzata per convegni e dibattiti. La stazione di Boscotrecase, invece, ospiterà una biblioteca e un centro di accoglienza per gli anziani. Il progetto è stato già approvato dall’amministrazione di Boscotrecase, guidata dal sindaco Agnese Borrelli – assente all’incontro con i giornalisti –, mentre la giunta comunale di Boscoreale lo approverà al massimo entro domani. Secondo uno studio di settore, ci vorranno circa tre milioni di euro per il “parco lineare” e altri due per la riconversione degli immobili delle due stazioni. Il tutto in attesa dell’approvazione del finanziamento della Regione Campania che potrebbe già arrivare entro fine del corrente anno. Il progetto, redatto da uno studio associato di architetti di Napoli, visto che insiste nella “terra della pietra lavica” prevede un massiccio utilizzo di pietra lavica bocciardata e levigata lungo i percorsi ciclabili e pedonali, ma anche sui muretti di contenimento. Insomma il percorso di milleduecento metri sarà un vero “percorso di pietra vesuviana”.

LA DELIBERA  DEL SOGNO  DELLA GIUNTA BORRELLI

La nostra amministrazione pur snobbando la conferenza stampa del sindaco Langella   con delibera di giunta  n. 156 del 01/10/2009
D E L I B E R A
1) Approvare la proposta di deliberazione avente ad oggetto: Intervento di recupero e riqualificazione della ex Stazione della Circumvesuviana sita alla via Matteotti - Convocazione del tavolo tecnico per la nuova destinazione di uso dell'edificio in relazione alla dismissione della linea ferrata per la realizzazione del PARCO LINEARE. nel testo allegato che, ad ogni effetto di legge, si intende qui di seguito integralmente riportato e trascritto.
2) Dichiarare, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 – 4° comma - del Decreto Legislativo n.267/2000.
G00156.DLB
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
OGGETTO: Intervento di recupero e riqualificazione della ex Stazione della Circumvesuviana sita in Boscotrecase alla via Matteotti - Convocazione del tavolo tecnico per la nuova destinazione di uso dell'edificio in relazione alla dismissione della linea ferrata per la realizzazione del PARCO LINEARE.
AD INIZIATIVA: del Sindaco
PREMESSO:
- che in attuazione degli interventi ex art. 2, comma 3° della Legge 910/86 venivano finanziati i lavori di raddoppio del tronco ferroviario Torre Annunziata-Scafati, con modifiche del tracciato ed eliminazione dei passaggi a livello;
- che limitatamente al territorio comunale di Boscotrecase il progetto definitivo all’uopo predisposto dalla “Gestione Governativa per la ferrovia Circumvesuviana” prevedeva la realizzazione della nuova sede stradale in galleria naturale con la realizzazione del nuovo corpo Stazione alla via Mortaio;
- che il progetto definitivo debitamente approvato e finanziato per una sola canna è ormai completato e a breve entrerà in pieno esercizio per la tratta TORRE ANNUNZIATA POMPEI;
- che, successivamente, nell’ambito del programma generale degli interventi infrastrutturali inerenti il sistema regionale dei trasporti, la Regione Campania, attraverso il tavolo della concertazione dei vari enti interessati allo sviluppo integrato dei sistemi di trasporto su ferro, approvava il progetto definitivo per la riqualificazione del parco lineare di Boscotrecase; - che la relativa progettualità restituisce al sistema viario del territorio comunale di Boscotrecase l’uso della strada ferrata da dismettere a seguito dell’entrata in esercizio della linea ferrata in sotterranea, quale parco lineare lungo il percorso che unisce le stazioni diBoscotrecase e di Boscoreale; CONSIDERATO che il primo piano dei locali dell’attuale stazione ferroviaria sono stati assegnati al Comune e che a breve tutta la restante parte verrà trasferita all’Ente Comunale;
RITENUTO dover disporre del suddetto immobile, che farà parte, del patrimonio indisponibile dell’Ente, secondo le esigenze dell’Amministrazione per uso pubblico;
VISTO il D. L.vo 267/2000;
P R O P O N E
1) di esprimere voti alla Regione Campania per il finanziamento dei lavori di recupero e riqualificazione del corpo di fabbrica “Stazione della Circumvesuviana” di Boscotrecase, destinando l’uso dello stesso a Centro Sociale per Anziani nell’ambito dell’intervento di dismissione della linea ferrata per la realizzazione del PARCO LINEARE tra le stazioni di Boscotrecase e Boscoreale;
2) di chiedere al Responsabile del Procedimento ing. Virgilio AMANTEO – Direzione Generale della Circumvesuviana di rinnovare le procedure per la definizione della G00156.DLB progettualità di cui al punto 1) del presente dispositivo, nell’ambito del programma di interventi infrastrutturali inerenti al sistema integrato regionale dei trasporti;
3) di inviare copia della presente all’Ufficio Tecnico per il seguito di competenza e all’Ufficio
di Ragioneria per l’opportuna conoscenza;
4) di dare all’adottanda deliberazione immediata eseguibilità come previsto per legge.
IL SINDACO

 IL SOGNO ILLUSTRATO NELLA  RELAZIONE DELLO STUDIO DI ARCHITETTI  CHE HANNO PROGETTATO LE STAZIONI

I nodi infrastrutturali delle stazioni della Circumvesuviana di Boscoreale e Boscotrecase, insieme alla linea dei binari in dismissione che le unisce, costituiscono un sistema fortemente legato alla struttura urbana e al paesaggio.
Nuovi temi e antiche percezioni fondano il progetto di restyling delle due stazioni e delle relative aree circostanti. La NATURA, come memoria del Bosco e dei campi coltivati; il PAESAGGIO, come relazione con il Vesuvio, il mare e il golfo; la STORIA dell’uomo e della terra.
Nuove spazialità e accessibilità definiscono il parco lineare che si conforma sull’area di sedime dei binari dismessi: la piazza urbana della stazione di Boscoreale, gli spazi delle vecchie stazioni, il sagrato della chiesa, la piazza-belvedere della stazione di Boscotrecase.
Due edifici identici conformano gli spazi delle stazioni sia di Boscoreale che di Boscotrecase. In entrambi i casi il progetto lavora sul valore di posizione degli edifici preesistenti con l’obiettivo di recuperare all’interno dello spazio urbano l’appartenenza al proprio territorio, nella convinzione che l’infrastruttura abbia la capacità di disegnare i suoi spazi collettivi sia rispetto alla funzione che all’uso.
L’area occupata dalla nuova stazione di Boscoreale è parte integrante del tessuto urbano, quella di Boscotrecase si conforma invece come una terrazza naturale affacciata sul golfo.
Si interviene sullo spazio aperto, quindi, lasciando inalterati gli edifici esistenti, quasi preesistenze archeologiche, attraverso delle pensiline a struttura leggera che, in posizioni strategiche, ridisegnano le piazze delle stazioni, creano zone d’ombra e sorreggono pannelli artistici che conformano una sorta di mostra permanente all’aperto.
La stazione come museo della città
A Boscoreale, il progetto ridisegna una nuova “piazza” pedonale di circa 4000 mq che circonda la stazione rimodellando il suolo attraverso lievi salti di quota e piani inclinati alternando il verde del prato e delle piante alle varie tonalità di grigi della pietra vesuviana dovute ai diversi trattamenti della sua superficie bocciardata e levigata che restituisce diverse percezioni, insieme al disegno, a seconda della luce che lambisce il suolo nelle diverse ore della giornata.
La massa del Vesuvio e la sua forma fanno da sfondo ai coni ottici che si creano grazie alla realizzazione di quattro pensiline in acciaio il cui andamento, non ricalcando quello dell’edificio esistente, restituisce un’autonoma qualità spaziale all’area esterna valorizzandone principalmente il rapporto visivo con il suo “paesaggio”.
Le pensiline, leggere strutture in profili d’acciaio calandrati, sorreggono un sistema di brisoleil sulla copertura ad andamento sinuoso e lavorano contemporaneamente come sistema espositivo permanente dei pannelli iconografici in vetroresina, assegnando alla piazza della stazione ruolo di spazio museale della città.
A Boscotrecase l’area della stazione occupa una posizione periferica rispetto al centro urbano, ma allo stesso tempo di notevole impatto paesaggistico sia rispetto al Vesuvio che in relazione al golfo su cui si affaccia. Il progetto punta a restituire una reale e funzionale relazione tra l’area della stazione e il centro urbano ed a riqualificarne gli spazi aperti recuperando una nuova centralità attraverso i caratteri della tradizione del proprio territorio.
Una leggera stuttura in acciaio ridisegna e copre parzialmente la terrazza aperta sul golfo a sud dell’edificio recuperandone anche la qualità di luogo dell’incontro.
Lo spazio dell’arte – l’atrio
Rispetto agli interni degli edifici di entrambe le stazioni, il progetto punta al recupero della spazialità dell’atrio di ingresso come spazio espositivo in relazione al tema delle “Stazioni dell’arte”. Un sistema di brise-soleil si colloca, seguendone la forma, al di sotto della copertura vetrata preesistente, con l’intento di mitigare l’effetto serra che fino ad ora si veniva a creare, configurando una rinnovata spazialità. Il sistema di brise-soleil è sospeso alla struttura portante della volta vetrata preesistente e da essa ne prende il ritmo; alcuni moduli si piegano verso l’interno dello spazio indirizzando coni di luce e di ombre che variano a seconda delle ore della giornata creando giochi spaziali che danno la possibilità di percepire lo spazio in modo sempre diverso a seconda dei punti di vista.
“Impronte” è un sistema di ventiquattro pannelli artistici in vetroresina (utilizzati anche sulle pensiline all’esterno) sospeso alla struttura dei brise-soleil che dà vita ad una mostra permanente della storia di Boscoreale e Boscotrecase: esso racconta la storia iconografica e la memoria di una terra ricca di archeologia.
Un’immagine satellitare del parziale sistema geomorfologico del territorio vesuviano è impressa e ripetuta come un grande “frattale” disegnando e modellando lo sfondo dei pannelli; attraverso un processo di astrazione iconografica i pannelli diventano quindi supporto di alcuni frammenti di pitture e affreschi ritrovati nelle antiche ville romane del territorio. In particolare, dove “l’iscrizione racconta la storia della memoria umana”, si raffigurano i famosi affreschi ritrovati nella villa di “Fannio Sinistore”; mentre dove “l’iscrizione racconta la memoria della terra”, i pannelli raffigurano le argenterie del “tesoro di Boscoreale”.
La piazza della stazione mette in relazione non solo i luoghi della città, ma anche la memoria e una moderna concezione della tradizione di una collettività.
Gli spazi del passaggio e dell’attesa
Alla quota del mezzanino l’andamento sinuoso di una controsoffittatura in lastre di lamiera microforata sospesa al soffitto definisce gli spazi ed i percorsi consentendo al contempo il passaggio dell’impiantistica e la localizzazione dei corpi illuminanti. Alle pareti disegni di onde grigie accompagnano il percorso verso i corpi scala come ombre artificiali della lamiera che conforma il controsoffitto.
La stessa lamiera microforata, in corrispondenza e lungo le scale di collegamento con la banchina, accompagna ed avvolge come un velario colorato il percorso delle scale mobili fino ai luoghi dell’attesa dei treni al livello sottostante della banchina. Questo sistema di carter, nella parte centrale del piano di banchina in corrispondenza dei sottoscala, crea dei volumi che, rigirandosi su se stessi fino a terra, diventano sedute per l’attesa dei treni regalando unità e fluidità agli spazi.

LA FINE DEL SOGNO, LA COSTRUZIONE DEI MURI DELLA VERGOGNA

Con nota della Circumvesuviana del 04/01/2012 inviata ai comuni interessati Boscotrecase e Boscoreale  si infrange il sogno del parco lineare,  si comunica che si è reso necessario procedere alla chiusura dei varchi in corrispondenza degli ex passaggi a livello situati lungo la tratta dimessa .
Considerato che
la recinzione provvisoria, piu’ volte rimossa, non riescono ad impedire che la sede della tratta sia soggetta a scarico di rifiuti solidi urbani e materiale di risulta di ignoti;
il suddetto deposito mette a rischio la sicurezza e la sanità pubblica.
Tutto ciò premesso e considerato,  la Vesuviana  comunica che il giorno 09/01/2012 si provvederà a ripulire l’area interessata da tutti i materiali depositati e successivamente a chiudere in modo provvisorio!!!! (con muri in cemento armato) i varchi con idonei manufatti ancorati al terreno, atti ad impedire l’accesso alla sede.
Vista la premessa e le conclusioni della nota della Vesuviana  il nostro comitato che da anni si batte per la pulizia del territorio, denuncia  ancora una volta la cattiva gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e l’assenza totale di spezzamento in alcune aree del paese.
I varchi di cui parla la Vesuviana nella nota si trovano al centro del paese  di Boscotrecase: Via Promiscua,  Via Cardinal Prisco, Via Mortai, Via Nazionale.   EBBENE QUESTI VARCHI  NON HANNO MAI VISTO UNO SPAZZINO, NE’ LA FANTOMATICA SPAZZATRICE.
Come cittadini di  Boscotrecase
                                                                riportando i fatti
alla nostra amministrazione che tra l’altro ha aderito al progetto rifiuti zero suggeriamo di adottare  lo stesso provvedimento della Vesuviana 
visto che il paese si trova nelle stesse condizioni dei varchi della strada ferrata dismessa;
visto  che alcune strade sono diventate discariche a cielo aperto (Via Calabrese in primis, nonostante la presenza di telecamere non funzionanti)
prendendo spunto dal deliberato della Vesuviana, invitiamo l’amministrazione delle sole buone intenzioni  che ci governa di  provvedere a costruire un idoneo manufatto, ancorato al terreno atto ad impedire l’accesso al Comune di Boscotrecase.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il muro lo devono costruire attorno al comune

Anonimo ha detto...

abbiamo il peggior servizio di smaltimento della campania, avete ragione a lamentarvi.
aldo

Anonimo ha detto...

CHE SCHIFO

Anonimo ha detto...

ma che ci vuole per fare una strada di 300 metri