giovedì 14 giugno 2012

Il Registro dei tumori diventa legge, è la vittoria dei comitati contro le discariche in Campania



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Via libera in Consiglio regionale per la legge che istituisce il registro dei tumori in Campania. Il testo è stato approvato all'unanimità con 54 voti su 54 votanti e dopo che il presidente della commissione Sanità, Michele Schiano di Visconti (Pdl), aveva raggiunto un'intesa con il consigliere del Pd Nicola Caputo per il ritiro di numerosi emendamenti, alcuni dei quali sono stati, poi, recepiti nel testo.
Proprio per favorire un accordo, la seduta del parlamentino è stata sospesa per oltre 40 minuti dopo un avvio tutto in salita che ha fatto sbottare e non poco, lo stesso Schiano, insieme con il capogruppo del Pdl, Fulvio Martusciello e la vicecapogruppo Daniela Nugnes. Gli stessi che hanno puntato il dito contro l'esponente dei Democrat accusandolo di voler praticare un “ostruzionismo folle”. Quasi in contemporanea, all'esterno del palazzo del Consiglio alcune decine di persone, in rappresentanza del Movimento Cinque Stelle e di Insurgencia Civile, protestavano esponendo alcuni striscioni con i quali rivendicavano il varo immediato della norma.

Alla fine, il dispositivo è stato sottoposto all'esame dell'aula e quindi approvato. La nuova norma prevede l'istituzione di una rete di elenchi provinciali ai quali si affiancherà un elenco regionale dei tumori infantili. Inoltre, su proposta del consigliere Gennaro Oliviro (Pse), saranno anche istituiti speciali gruppi di lavoro che faranno riferimento alle Autorità sanitarie del territorio cui toccherà il compito di valutare lo stato di salute della popolazione residente, soprattutto nelle aree interessate dalle pratiche illecite di smaltimento dei rifiuti.
“Si tratta - ha sottolineato il relatore Schiano - di una legge di portata storica che pone la Campania al pari, o addirittura al di sopra, delle altre regioni italiane e che va nella direzione della buona sanità”. “Una scelta di civiltà” come l'ha definita Martusciello. Uno strumento di “estrema rilevanza per la tutela della salute pubblica” secondo i consiglieri regionali dell'Idv.

Un provvedimento “di grande rilievo sociale” per il consigliere del Pd, Mario Casillo (cofirmatario del testo) “che colma finalmente una lacuna dopo un lunghissimo iter burocratico”. La legge, spiega Casillo: “getta le basi per un efficiente programma di diagnosi precoce nell'interesse dei cittadini. Penso soprattutto alle comunità che  hanno dovuto convivere con situazioni pericolose per la salute pubblica. Mi riferisco, da consigliere che rappresenta l'area vesuviana, anche alla popolazione che per anni ha vissuto in prossimità di una micidiale discarica posta alle falde del Vesuvio. Adesso possiamo dire, con soddisfazione, di aver istituto un'efficace rete di monitoraggio”. Parla da medico il capogruppo dell'Udc, Luigi Cobellis secondo il quale: attraverso l'istituzione di una rete di conoscenza “dall'alto valore scientifico saremo finalmente in grado di stabilire i vari indici che identificano l'evolversi della malattia e referenziarli dal punto di vista geografico”. “Si tratta di una mappatura importantissima per un territorio come quello campano sottoposto ad alti rischi ambientali” conclude l'esponente centrista.

Nel prosieguo dei lavori, l'assemblea regionale ha anche approvato con 42 sì e 2 astenuti, i nuovi criteri di nomina per i direttori generali delle Asl, delle aziende ospedaliere e degli istituti di ricerca campani, contenuti nella proposta di legge a firma di Antonio Valiante (Pd). Si tratta di un dispositivo che mira a rendere oggettivi i criteri di valutazione dei titoli cui si fa riferimento per le nomine dei manager della sanità. Questa la procedura: sessanta giorni prima che scada l'incarico da assegnare, verrà pubblicato un bando per la manifestazione d'interesse. Sarà una commissione composta da cinque persone - tre docenti delle università campane, un rappresentante dell'Avvocatura regionale, e uno dell'Agenas (l'Agenzia nazionale per la Sanità) - a selezionare una rosa di nomi sulla base dei titoli presentati. Sulla base dei curriculum, che verranno comparati tra loro, la commissione selezionerà una rosa ristretta di candidati (iscritti all'albo). Toccherà, poi, alla giunta regionale decidere la nomina scegliendo nell'ambito del pool di nomi indicato dalla commissione.

Un regolamento disciplinerà, infine, la legge che mira in questo modo a ridurre drasticamente la discrezionalità delle investiture. Infine, l'aula ha anche licenziato la legge relativa ai “Provvedimenti in materia di suoli industriali”, un provvedimento che introdurrà nella legislazione regionale meccanismi in grado di favorire il recupero e il riutilizzo dei suoli industriali dismessi, “evitando che immense aree diventino cimiteri di fabbriche abbandonate”, come ha spiegato Pietro Foglia (Udc), presidente della commissione Agricoltura. “Con questa legge - ha evidenziato l'esponente del partito di Casini - si potrà porre fine a un contenzioso che in alcuni casi si è trascinato per anni tra i consorzi delle aree di sviluppo industriale e le curatele fallimentari, consentendo il recupero, con ricadute sia in termini produttivi che occupazionali, di stabilimenti e lotti dismessi che potranno, così, essere riassegnati a imprenditori in possesso dei requisiti previsti dalla legge e che assicurino investimenti nei settori produttivi, favorendo sviluppo e occupazione”. “Una legge - ha aggiunto, dal canto suo, il consigliere Gianfranco Valiante (Pd) - che finalmente consentirà di non avere più stabilimenti fantasma e abbandonati nelle aree industriali, dando impulso a nuove attività imprenditoriali”.
Da Metropolis 14/06/2012

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