venerdì 22 giugno 2012

Nola. Rifiuti. Accordo di Programma è legge e non può essere rinegoziato






Il municipio di Nola

Il coordinamento dei sindaci del Nolano pronto ad intraprendere la strada del ricorso alla commissione europea. Nei prossimi giorni via libera delle giunte all'azione legale.

“L’Accordo di Programma è legge e non può essere modificato con un protocollo d’intesa”. Il messaggio è chiaro e arriva dal presidente del tavolo dei sindaci del nolano, Andrea Manzi. Il coordinamento dei comuni replica all’Assessore Giovanni Romano che invoca una rinegoziazione dell’accordo, annunciando di intraprendere una clamorosa azione legale in sede alla Commissione Europea per chiara violazione del diritto comunitario in materia di rifiuti. Dopo l’esposto alla Procura di Nola, non si ferma la battaglia delle amministrazioni locali. Il fronte è più compatto che mai, anzi, altri due sindaci, di Tufino, Antonio Mascolo e Visciano, Pellegrino Gambardella si sono associati alla protesta.

Restano fuori adesso solo i sindaci di San Vitaliano, Antonio Falcone che comunque prende parte alle riunioni e quello di Roccarainola, Raffaele De Simone. La decisione di chiamare in casa l’Unione Europea è stata adottata nel corso dell’ultima seduta del coordinamento che si è tenuta martedì sera a Casamarciano. L’accordo di programma siglato tra Provincia Regione e Tavolo dei Comuni lo scorso mese di agosto prevedeva alcuni punti cruciali: riconversione e bonifica delle discariche di Paenzano, blocco allo sversamento dei rifiuti di Napoli allo Stir di Tufino ma soprattutto sanciva un passo fondamentale verso autosufficienza nella gestione dei rifiuti dell’ambito nolano. Accordo ad oggi tradito e rimesso in discussione da Regione e Provincia. “Istituzioni inaffidabili” tuona Andrea Manzi tra i promotori dell’accordo di programma.

“Da parte nostra c’è stata la massima disponibilità e apertura per fornire un reale contributo alla soluzione dell’emergenza rifiuti” sottolinea il primo cittadino di Casamarciano “ma purtroppo ci siamo trovati al cospetto di politici che stanno disconoscendo anche la loro firma”. I sindaci chiedono l’attuazione dell’accordo di programma anche se i primi punti sono già stati disattesi. Come il limite temporale di sei mesi imposto al Comune di Napoli per conferire i rifiuti nello Stir di Tufino. “È compito della Provincia di Napoli bloccare lo sversamento dei rifiuti a Tufino” evidenzia Manzi. Nulla di tutto questo è accaduto in questi mesi. Nei prossimi giorni i comuni daranno l’ok all’azione legale. Il dado è ormai tratto.

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