Oltre 50.000 firme raccolte in cinque mesi, 38.000 contatti sui social network: sono i numeri della petizione popolare che Federconsumatori Campania, coadiuvata da delegazioni calabresi e pugliesi, porterà il 20 dicembre al Parlamento Europeo. Sabato 17 dicembre alle ore 11:00 nella sala multimediale della sede del Comune di Napoli, in via Verdi, saranno presentati i numeri della raccolta firme portata a termine dall’associazione dei consumatori e dal comitato civico Mo’ Bast, che ha coinvolto in questi mesi tantissimi cittadini.
Insieme al presidente Federconsumatori Campania Rosario Stornaiuolo e il presidente vicario Federconsumatori nazionale Francesco Avallone, interverranno il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’assessore allo Sviluppo Marco Esposito che hanno apertamente appoggiato l’iniziativa. Prevista, inoltre, la partecipazione degli europarlamentari Erminia Mazzoni, Andrea Cozzolino, Enzo Rivellini e Gianni Pittella. La battaglia di Federconsumatori contro le compagnie assicurative è partita a luglio. Lo spunto lo diede la pesante sanzione mossa ad Ina Assitalia, rea di non voler assicurare gli automobilisti meridionali. Da allora, l’associazione dei consumatori non ha mai smesso di denunciare con forza il sistema Rc auto che sottopone al Sud tariffe esorbitanti e in continuo rialzo, malgrado i numeri degli incidenti non lo differenzino dal nord. Lo ha fatto raccogliendo voci, opinioni e storie, ma lo ha fatto anche smentendo i tanti luoghi comuni che vogliono un Sud indisciplinato alla guida (a Milano gli incidenti sono il triplo rispetto a quelli napoletani) e disonesto. Mentre le assicurazioni, invece, continuano a violare il principio della Comunità Europea di non discriminazione territoriale. “La nostra battaglia non termina qui – afferma Rosario Stornaiuolo – ma continua su altri terreni. Ci siamo mossi legalmente già tempo addietro contro Ina Assitalia e le altre compagnie assicurative. La consegna delle firme a Bruxelles è sicuramente un momento cruciale della nostra battaglia per il diritto di assicurarsi e di guidare, ma non l’ultima azione. Non smetteremo di combattere finché non ci sarà riconosciuto un trattamento uguale a quello dei settentrionali e un costo dell’assicurazione sostenibile”.
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