domenica 16 settembre 2012

L'APPELLO del professor ORTOLANI.


L'ambiente geologico va capito: da chi?
Completo la considerazione, o meglio l’ammonimento, anche dopo le considerazioni di alcuni colleghi!
Un numero maggiore di geologi, da solo, non può fare in modo che si abbia più sicurezza ambientale e che la vita dei cittadini sia più tutelata dai disastri geologici.
Professionisti preparati, difensori dell'ambiente, delle risorse naturali di importanza strategica e della salute dei cittadini, possono agire solo se legislatori ed amministratori delle istituzioni pubbliche “si ravvedono”, o meglio se sono costretti a capire che è l’uomo che si deve inserire armoniosamente e rispettosamente in un ambiente “costruito e comandato” dalle potenti leggi della natura.
Leggi che non concedono condoni, che non prevedono la prescrizione dei reati, che colpi...scono inesorabilmente gli “usurpatori anche innocenti” del territorio di dominio degli eventi naturali.
I geologi non mercenari o aspiranti mercenari rappresentano una sicurezza per i cittadini, conoscono la “potenza” dei fenomeni naturali e sono in grado di fornire tutte le indicazioni per fare in modo che gli interventi degli uomini, prima di tutto, siano sottoposti alle valutazioni d’impatto ambientale in relazione alle “leggi della natura” e non solo a quelle emanate da legislatori “ambientalmente ignoranti”.
Qualsiasi intervento che si realizzi sulla superficie del suolo emerso e sommerso e nel sottosuolo deve essere “valutato e strutturato” in base alle prescrizioni di validi geologi. Altrimenti non c’è risparmio, non c’è sicurezza.
La difesa delle innumerevoli aree abitate interessate da pericoli idrogeologici e da potenziali disastri, oggi e subito e non tra…anni, tranne rari casi risolvibili con interventi localizzati, può essere garantita solo se gli amministratori attivano responsabilmente sistemi di allarme idrogeologico immediati.
Come facilmente previsto, i meteo serial killer che caratterizzano i mesi di transizione climatica da estate ad inverno e da inverno ad estate, stanno incalzando. Ieri hanno devastato, fortunatamente senza vittime, anche Lipari.
E mancano ancora circa 3 mesi durante i quali si possono verificare, naturalmente, senza cattiveria da parte loro.
Serial killer per colpa stratificata degli uomini che si sono insediati, senza valida difesa almeno della loro vita, in aree di “competenza” degli eventi idrogeologici disastrosi”.
Il 13 settembre 2012 Castellammare di Stabia-Monti Lattari, il 15 settembre 2012 Lipari… Le istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei cittadini sono in penoso ritardo!
Oltre che attendere e, dopo i disastri, fare lo stantio “gioco delle tre carte” per defilarsi dalle responsabilità, gli amministratori locali si devono auto attivare sollecitando, se è il caso, i rappresentanti delle Istituzioni superiori: evitiamo, almeno, nuove vittime.
Franco Ortolani - docente di Geologia presso l'università Federico II di Napoli (postato poche ore fa)

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