sabato 13 febbraio 2010

DALLA STRADA DEL VINO ALLA STRADA DELLE DISCARICHE

Il Consiglio dei Ministri sensibile ai problemi dei cittadini all'area vesuviana, il 28.01.2010 delibera prot.62472, tenuto conto della sostenibilità ambientale, esprima parere favorevole in merito alla V.I.A. in ordine alla realizzazione dell'impianto di discarica ubicato in "cava Vitiello"

Vent’anni di battaglie condotte sui territori per trasformare il Vesuvio da pattumiera a Parco oggi rischiano di essere vanificate. Il futuro prossimo sarà un salto all’indietro? Di nuovo da Parco a pattumiera?

Questo è il destino che il CONSIGLIO DEI MINISTRI in data 28 Gennaio 2010, ha deliberato per il territorio vesuviano, terra del Lacryma Cristi d.o.c. . Dopo l’apertura della discarica “SARI” si vuole realizzare anche la megadiscarica “Vitiello”, una discarica di milioni di tonnellate di rifiuti, in piena area protetta, ed in piena zona di produzione di uno dei vitigni più importanti d’Italia.
In una terra attanagliata dalle Ecomafie i cittadini, grazie all’impegno delle Istituzioni locali e dell’Associazionismo variamente articolato, hanno potuto e saputo capire che la loro vera ricchezza non è più da ricercarsi nelle illegalità (abusivismo edilizio, coltivazione di cave e soprattutto aperture di discariche), ma nella produzione dei prodotti della terra (in primis il lacryma cristi), nella valorizzazione del patrimonio di Biodiversità che è racchiuso nel territorio del Parco, riconosciuto dall’Unione Europea attraverso la individuazione di ben tre livelli di protezione: il Parco del Vesuvio, già Area Protetta di livello Nazionale, le due zone SIC (Sito di Interesse Comunitario), la zona ZPS (Zona di Protezione Speciale) ed infine la designazione dell’’UNESCO come Riserva di Biosfera-MAB.

Legambiente, l’Ente Parco, la Rete dei Comitati e Movimenti vesuviani, i cittadini, professionisti, avvocati e professori universitari napoletani non si sono dati per vinti e hanno operato, riuscendo a smontare in maniera scientificamente inoppugnabile le tesi di “scienziati” venuti da fuori, e presso il TAR Lazio pende una sentenza contro queste scelte scellerate.

L’IMPEGNO DEI CITTADINI, DEI PRODUTTORI, DEGLI AGRICOLTORI E DELLE ISTITUZIONI LOCALI DEVE CONTINUARE PER IMPEDIRE LA REALIZZAZIONE DI QUESTO SCEMPIO .

SU QUESTA PROBLEMATICA LEGAMBIENTE PROMUOVE PER MARTEDI 16 FEBBRAIO 2010 A PARTIRE DALLE ORE 16.30 PRESSO L’aula consiliare del COMUNE di BOSCOREALE in piazza Pace…UNA GRANDE

ASSEMBLEA PUBBLICA

TUTTI I CITTADINI DEI COMUNI DEL PARCO SONO INVITATI A PARTECIPARE

Info: Osservatorio Ambiente e Legalità/Legambiente Campania tel 081/261890

legambienteottaviano@libero.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

il vino fa salute la munnezza la toglie, con la gioia dei nostri governanti cosi risolvono il problema pensioni,sanita e giustizia.