venerdì 28 maggio 2010

Da Il Mediano - DISCARICHE NEL PARCO VESUVIO: UN PREMIO AI COMITATI DI LOTTA

Il riconoscimento è stato assegnato dal presidente Ugo Leone nel corso del festival dell’impegno civile. Lo ha ritirato il piccolo Christian, di 13 anni: "Vogliono bruciarci il futuro, continueremo a batterci".

Doveva essere l’occasione per parlare di ambiente e legalità e così è stato: al festival dell’impegno civile i protagonisti, seppure per qualche minuto, sono stati i cittadini che si battono contro le discariche nel Parco Vesuvio, a Terzigno. Il presidente dell’area protetta, Ugo Leone, ha voluto infatti premiarli per il loro impegno a favore delle tematiche ambientali: "Non una sola personalità, ma tante persone speciali che con le loro battaglie stanno cercando di evitare uno scempio nel Parco", ha detto Leone.
A ritirare il premio è stato un ragazzino di appena 13 anni: il piccolo Cristian Porpora. "Abbiamo scelto di farlo ritirare ad un ragazzo perché vogliamo sottolineare che la lotta per il nostro territorio riguarda soprattutto le nuove generazioni. È a loro che stanno rubando il futuro", hanno detto i rappresentanti dei comitati contro la discarica. Il riconoscimento (una targa in pietra lavica) è stato consegnato nell’ambito di una manifestazione che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Rosalba Beneventano (Fondazione Mimmo Beneventano), Marcello Ravveduto (Festival Impegno Civile), Isaia Sales (Comitato Scientifico del Festival), Annamaria Torre (Comitato scientifico del Festival), Silvio Perrella (Fondazione Premio Napoli), Gianni Solino (Comitato don Peppe Diana), Pino Maniaci (Telejato), Salvatore Esposito (Federazione Internazionale Città Sociale). Oltre ai comitati contro la discarica sono stati premiati anche Marino Sinibaldi, direttore di Radio Rai 3 e Roberto Morrione, fondatore di Liberainformazione.
Dopo la tavola rotonda su "legalità e impegno civile", Legambiente ha presentato l’iniziativa "Pratica e diffondi la legalità", presso l’Osservatorio "Ambiente e legalità" del Parco Nazionale del Vesuvio, in via Palazzo del Principe, a pochi metri dal Palazzo mediceo, in un’altra struttura confiscata alla camorra. Il progetto mira a divulgare una serie di iniziative di educazione ambientale nelle scuole del territorio. Importanti anche le parole del sindaco di Ottaviano, Mario Iervolino, nel suo intervento di saluto: "Da cinquantenne, posso affermare che "la mia generazione ha vinto", ribaltando il titolo di una canzone di Giorgio Gaber. Anni fa questo territorio era schiavo della camorra, oggi tre strutture, confiscate ai clan, vengono utilizzate a fini sociali". Oltre al Palazzo Mediceo, infatti, che ospita la sede del Parco, ad Ottaviano ci sono anche i beni confiscati a Prisco (sede dell’Osservatorio "Ambiente e legalità") e a Fabbrocino (nei cui locali c’è l’ufficio provinciale del lavoro)
Autore: Francesco Gravetti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il premio.
lo avete meritato tutto.