NAPOLI — I manifestanti dei comitati contro la discarica di Terzigno hanno assediato, sabato pomeriggio a Boscoreale,il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, candidato capolista per il Pdl al consiglio regionale della Campania. Carabinieri e polizia hanno effettuato alcune cariche di alleggerimento per aprire la strada all’auto dell’esponente del governo Berlusconi. Nessun fermo. E’ stato un pomeriggio all’insegna della protesta, quello che si è vissuto ieri nella cittadina vesuviana. In piazza Municipio, gremita tra l’altro di famiglie per una manifestazione legata al Carnevale, si sono radunati circa 150 esponenti del movimento che contesta la realizzazione della discarica nel pieno del Parco del Vesuvio.
Hanno chiesto di essere ricevuti per esporre le proprie ragioni alla Carfagna, che alle cinque in punto è entrata nella sala consiliare, per la prevista manifestazione elettorale. Un esponente dei comitati, in effetti, è stato ammesso in Comune. Non era tuttavia rappresentativo delle diverse anime del movimento ed infatti la protesta, all’esterno, è proseguita. Si è trasformata in un assedio quando i comitati hanno bloccato l’ingresso principale del municipio ed hanno picchettato anche i varchi secondari. Carabinieri e polizia li hanno allontanati con decisione e con qualche manganellata. Mentre l’auto sfilava via, ancora urla e slogan. Nell’agenda della ministra, quindi, sono saltati i due appuntamenti vesuviani, compreso quello che doveva tenersi dopo a Terzigno. E’ una decisione che suscita da tempo proteste e perplessità, quella di realizzare una discarica nel Parco del Vesuvio. Il 30 dicembre 2009 la conferenza dei servizi convocata a Napoli aveva bocciato l’utilizzo della cava Vitiello come sversatoio. Il Consiglio dei ministri, su proposta di Berlusconi, «in nome del superiore interesse pubblico», aveva tuttavia stabilito che lo sversatoio va fatto. Pende al Tar un ricorso del presidente del Parco, il professore Ugo Leone, contro l’apertura di una strada necessaria ai camion. E’ stato giudicato ammissibile in prima istanza. I magistrati amministrativi dovranno pronunciarsi nel merito. Leone, intanto, rimarca una contraddizione: «Ogni anno il ministero dell’Ambiente ci invia finanziamenti per tutelare la biodiversità dell’area naturale di cui sono presidente. Circa 1.200.000 euro. Lo stesso Stato, però, progetta una discarica esiziale per i produttori agricoli del Parco e per la biodiversità». Inoltre,«la decisione del consiglio a favore dello sversatoio cozza con il provvedimento del governo che delega alle Province la gestione dei rifiuti».
Fabrizio Geremicca
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
meno male che ci sono i giornali seri
fortunatamente i giornali seri non travisano le notizie, se leggete le agenzie stampa la protesta dei cittadini la stanno facendo passare per una protesta innanzitutto di poche persone e tra l'altro di dubbia onorabilità "facinorosi etc."
la prossima manifestazione organizzata dai comitati mi raccomando fatela con invito riservato solo alle persone gradite a colui o colei contro cui manifestate.
questo leone quando si sveglia ma cosa fa l'ente parco
Prima eravamo piecoroni, ora siamo camorristi. Penso che quella signora.... dovrebbe solo vergognarsi.
dopo tutto cio' che ha fatto cosa ha di vergognarsi
ma l'emergenza rifiuti non era finita?
il 1.200.000 euro serve solo a pagare gli stipendi dei dipendenti del parco non serve a tuteare il parco purtroppo.
dobbiamo ammettere che è l'Italia del magna magna
che coraggio chiamare signora certi soggetti.
Posta un commento