Comunicato stampa La Rete dei Comitati vesuviani in uno con le Mamme vulcaniche in rappresentanza dei cittadini che lottano contro le discariche nel Parco nazionale del Vesuvio, accompagnati dal pool di legali guidati dall’avv. Francesco Sorrentino dell’ufficio legale di Legambiente si sono recati stamane (ieri per chi legge) c/o la Procura della repubblica di Nola dove hanno incontrato il Procuratore dr. Paolo Mancuso e il PM Visone titolare dell’inchiesta relativa alla discarica ex Sari di cui Comitati, Legambiente, Parco e Comuni chiedono l’immediata chiusura.
Al Procuratore i Comitati hanno manifestato le preoccupazioni dei cittadini vesuviani alla luce delle analoghe inchieste sugli sversamenti illeciti e sul mancato controllo della gestione dei siti di discarica accertati dalla magistratura napoletana e che hanno avvelenato l’intera Regione Campania.
Trattandosi degli stessi rifiuti tossici di cui alle intercettazioni telefoniche della Procura napoletana che sono stati sversati nella ex Sari ad opera di ASIA spa per ordine dalla Regione Campania, è stato chiesto alla Procura di Nola di accertare prontamente il delitto onde limitare, se è ancora possibile, ulteriore grave danno ambientale al territorio vesuviano.
La stessa Procura è stata messa al corrente dai Comitati che mai nelle lunghe notti di controllo effettuate dai membri dei Comitati è stata riscontrata in loco la presenza del CTA “Parco nazionale del Vesuvio” del Corpo forestale dello Stato, competente per le violazioni all’interno dell’area protetta, come si può evincere dai ripetuti rapporti del drappello di Polizia di turno nei pressi della discarica a cui i Comitati hanno chiesto ed ottenuto dichiarazioni a verbale, e che allo stato manca qualunque forma di trasparenza nella gestione della stessa discarica, come ripetutamente sollecitato dalla UE, in quanto a tutt’oggi rstano inevase qualunque richieste circa la visione dei registri di flusso, la tipologia dei rifiuti conferiti e l’attuale capienza dell’invaso.
Oltremodo al Procuratore Mancuso è stato chiesto di effettuare i prelievi delle matrici acqua, terra ed aria al fine di verificare l’ipotesi plausibile di contaminazione degli inquinanti da discarica nel territorio circostante la ex Sari.
I Magistrati hanno assicurato un’approfondimento dell’inchiesta in itinere in relazioni alle considerazioni e alle denuncie formulate dai Comitati, in particolare per la questione del trasferimento di rifiuti “tossici” di Louttaro, sull’attuale gestione ordinaria della discarica in capo alla Provincia di Napoli e sull’apertura del sito a controlli pubblici anche da parte dei Comitati.
E’ stato concordato di proseguire gli accertamenti dell’inquinamento dell’area affiancando ai periti nominati dalla Procura, esperti tecnici indicati dai Comitati e pianificando fin dalla prossima settimana un calendario di interventi mirati a rilevare i probabili danni all’ambiente.
L’incontro si è concluso con un’aggiornamento da qui a qualche settimana alla luce di nuova documentazione
e approfondimento delle perizie poste in essere.
I Comitati nel ringraziare dell’attenzione prestata hanno garantito di informare da subito le popolazioni vesuviane dell’iter dell’inchiesta in atto.
La prossima iniziativa della Rete sarà a breve un’incontro con i vertici dell’Ente Parco del Vesuvio per valutare un’analoga azione legale per l’inottemperanza dell’Ordinanza n 01/R/10 del 23/12/2010 che intima alla Regione Campania, SAPNA, Asia e Ecodeco il ripristino dello stato dei luoghi e la bonifica ad horas del sito di discarica Pozzelle 3 –ex Sari in Terzigno
Rete dei Comitati vesuviani
venerdì 11 febbraio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento