Metropolis 17/02/2011 - Solo il Comune di Napoli ha speso "lo scorso anno oltre 2 milioni di euro per trasferire l'organico, mentre ne avrebbe spesi poco più di 600.000 se ci fossero stati impianti operativi in regione e avrebbe potuto investire di più nella raccolta differenziata. Se Napoli attivasse il porta a porta in tutta la città con risultati medi simili agli attuali dovrebbe spendere solo per conferire l'organico 30 milioni l'anno che potrebbero invece essere utilizzati per la differenziata". Lo scrivono, in una nota, Alessandro Gatto e Ornella Capezzuto, rispettivamente presidente Wwf Campania e Wwf Napoli. I dirigenti dell'associazione ambientalista chiedono di attivare immediatamente gli impianti di compostaggio che"permetterebbero di non caricare gli impianti Stir del materiale più problematico, di produrre una Frazione Organica Stabilizzata di buona qualità per le ricomposizioni del territorio, di produrre fertilizzante naturale tanto necessario all'agricoltura della Campania, di ridurre sensibilmente la formazione del percolato. I comuni hanno problemi economici per il trasferimento dell'organico raccolto in maniera differenziata in altre regioni: in media sopportano un costo superiore a 160 euro a tonnellata che si ridurrebbe del 70% se fossero attivi impianti in regione". "E cosa fanno gli enti preposti? Creano i commissari per gli impianti di incenerimento e continuano con la politica 'provvisoria', non conforme alle direttive europee, delle discariche! La discarica di Chiaiano è in esaurimento.
Se si fosse puntato di più sulla raccolta differenziata e meno sull'incenerimento sarebbe durata più di 5 anni!. Vogliamo gridare a voce alta che siamo stanchi di questo inganno e di questa politica miope nei confronti degli interessi dei cittadini! Politica che, con inceneritori e le discariche, non farà altro che continuare a inquinare il territorio e l'aria, puntando ad una falsa soluzione del problema che arriverà non prima di 5 anni! Chiediamo all'Assessore Romano di emanare subito un provvedimento per l'immediata attivazione degli impianti di compostaggio pronti e lo sblocco di tutte le procedure per quelli da costruire in tutta la Regione ed in particolare a Napoli! In sei mesi potremmo capovolgere la situazione", aggiungono ancora Gatto e Capezzuto " E nel frattempo? I cittadini continueranno a districarsi in una selva di sempre più gravi problemi, sopravvivendo ad una situazione in cui - concludono - gli amministratori, a cui è stato affidato il compito di risolverla, continuano a dimostrare di non essere capaci di farlo".
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