mercoledì 7 settembre 2011

Eco-innovation 2010: tra i vincitori 6 progetti Made in Italy

Ben 6 progetti sui 42 vincitori del bando ‘Eco-innovation’ dell’Ue per il 2010 sono italiani. In comune vi è la volontà di proporre prodotti e processi innovativi che recuperino materiali o sostanze, attraverso nuovi sistemi di riciclaggio.
L’elenco dei sei progetti made in Italy è il seguente: Ecoplasbrick: coordinato dal Consorzio Cetma di Brindisi, che mira a produrre un pannello per ‘facciate ventilate’. Alessandro Marseglia, coordinatore del progetto sottolinea come “La caratteristica del pannello è quella di essere costituito da due strati di gres, con all'interno delle plastiche 'miste', quelle che normalmente non vengono riciclate e finiscono in discarica. La ricerca e il brevetto – precisa Marseglia – nasce dalla tesi di dottorato di un architetto, Alessia Guarnaccia".
Altro progetto vincitore è Recogen: coordinato dalla Mario Puccioni Spa di Vasto (Chieti), che propone di ‘rigenerare’ l’acido cloridrico impiegato per trattare i pezzi di ferro che devono essere zincati. "Facciamo chimica da 123 anni - spiega Mario Puccioni, amministratore delegato della società omonima - e con questo impianto possiamo recuperare circa 16mila tonnellate di acido cloridrico rigenerato e circa 4mila tonnellate di solfato di ferro con zinco". L’obiettivo è ricavarne fertilizzanti.
Il progetto Re.Pack Edoils è invece coordinato dalla Fabio Mataluni & C. s.r.l. ed impiega una percentuale di polietilene terftalato riciclato per la produzione di imballaggi per oli alimentari. L’obiettivo è una bottiglia in Pet 100% riciclato per olio commestibile. Con SmartStripping, coordinato da LA152 (Milano), si propone una innovativa tecnologia di bonifica del suolo. Supertex, che vede come capofila la Next Technology Tecnotessile Società nazionale di ricerca (Prato), utilizza il Pet riciclato nell’industria tessile. Zewipro, coordinato dalla Asteria (Ascoli Piceno), propone un nuovo sistema di abbattere la CO2 generata durante la fermentazione alcolica del vino, impiegandola per la produzione di microalghe per la farmaceutica, cosmetica, o anche per mangimi e integratori alimentari.
Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per l’Ambiente, ha riconosciuto l’enorme potenziale innovativo delle proposte progettuali pervenute per il call 2010 di Eco-Innovation. “Queste eco-innovazioni – ha dichiarato – rappresentano una grande fonte di ispirazione perché illustrano un modo più ecologico ma molto efficace di svolgere attività economica in Europa. E sono lieto di poter dire che i finanziamenti disponibili per il 2011 ammontano a 38 milioni di euro, con un aumento di tre milioni rispetto allo scorso anno, anche se restano di gran lunga inferiori al livello crescente della domanda”, ha concluso Potočnik.

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