venerdì 16 aprile 2010

DA METROPOLIS Un lungo funerale, con tanto di bara, attraverso diversi comuni vesuviani, e municipi chiusi per lutto, con manifesti funebri affissi ai portoni.

16/04/2010 -
Un lungo funerale, con tanto di bara, attraverso diversi comuni vesuviani, e municipi chiusi per lutto, con manifesti funebri affissi ai portoni. E' l'iniziativa in programma per domani, con la presenza delle varie anime della protesta, compresi i rappresentanti delle istituzioni locali, per manifestare contro l'annunciata apertura della seconda discarica a Terzigno (Napoli), in pieno Parco Nazionale del Vesuvio. Un annuncio listato a lutto è già stato affisso in diversi centri interessati nel quale la rete dei comitati e movimenti vesuviani riferisce "con grande dolore della prematura scomparsa del Parco nazionale del Vesuvio. Porgono il loro malinconico commiato - è scritto - tutti i cittadini che avevano scommesso sulla sua crescita e sul suo sviluppo e a cui ora non resta che cambiare aria; tutti i medici che cureranno senza speranza quelli che restano a respirarne la 'puzza'". E ancora, il riferimento è "a tutti i ristoratori che, alla faccia delle produzioni doc, dovranno importare anche l'ossigeno per i clienti, a tutti gli imprenditori che dovranno investire in un territorio svuotato di ogni speranza e prospettiva, a tutti gli esercizi commerciali che non sapranno più a chi vendere che cosa, a tutti i proprietari di terre ed immobili senza più alcun valore". Sul territorio già ci sono state diverse proteste contro l'entrata in funzione del primo sversatoio, nella discarica ex Sari, a causa del cattivo odore che in diverse ore della giornata vi si sprigiona e dell'attraversamento quotidiano da parte di diverse centinaia di automezzi colmi di rifiuti e diretti alla discarica.

Il corteo di domani attraverserà numerosi comuni. Il raduno é previsto per le 15.30 da via Vicinale Sarno, in località Cangiani, nel comune di Boscoreale per proseguire davanti ai municipi di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, Trecase dove, annunciano gli organizzatori, "ad ogni sindaco sarà consegnato un 'memorandum' con il richiamo alle proprie responsabilità e dove affiggeremo al portone del Comune il 'chiuso per lutto'. Si dispensa dai fiori e da chiacchiere inutili e si accettano sentite e convinte partecipazioni". La protesta raccoglie adesioni istituzionali. Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, cha reso iniziative legali, con ricorsi al Tar contro i provvedimenti di governo e Regione, annuncia che accoglierà all'ingresso del palazzo municipale, con il gonfalone listato a lutto, scortato dai vigili in alta uniforme e la fascia nera al braccio, il corteo. "Ho sempre dichiarato che avrei sostenuto ogni forma di lotta civile e democratica della rete dei comitati e dei movimenti civici vesuviani che stanno lottando per impedire l'apertura della seconda discarica nel Parco Vesuvio, e quella di sabato è l'ennesima conferma, che si aggiunge ai precedenti concreti gesti - afferma il sindaco Langella - e listare a lutto il gonfalone, che è il massimo emblema dell'unità territoriale della nostra comunità municipale è un segno tangibile ed inconfutabile della nostra condivisione di un percorso di lotta civile - che deve restare tale e senza bandiere politiche - che interpreta appieno il pensiero ed il disagio dell'intera comunità di Boscoreale".

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