«PORGONO IL LORO COMMIATO I CITTADINI CHE AVEVANO SCOMMESSO SULLO SVILUPPO»
Corteo funebre nei paesi vesuviani
«È morto il parco del Vesuvio»
Iniziativa dei comitati anti-discarica: sabato 17
il «funerale» partirà nel pomeriggio da Boscoreale
L'area della discarica
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E domani c'è anche il «funerale della camorra» a Napoli
NAPOLI - Dopo aver listato a lutto il sito internet del Parco nazionale, ora gli animatori della protesta contro la discarica nella riserva naturale del Vesuvio vanno oltre: celebrano un vero e proprio funerale con tanto di corteo e di bara. A morire - attaccano gli organizzatori - è il territorio e la salute degli abitanti minacciati dallo sversatoio. Il funerale attraverserà diversi comuni vesuviani, e municipi bardati con manifesti funebri affissi ai portoni. Un'iniziativa di protesta dai toni grotteschi contro l’annunciata apertura della seconda discarica a Terzigno (Napoli), in pieno Parco nazionale del Vesuvio. Un annuncio listato a lutto è già stato affisso in diversi centri interessati nel quale la rete dei comitati e movimenti vesuviani riferisce «con grande dolore della prematura scomparsa del Parco nazionale del Vesuvio. Porgono il loro malinconico commiato - è scritto - tutti i cittadini che avevano scommesso sulla sua crescita e sul suo sviluppo e a cui ora non resta che cambiare aria; tutti i medici che cureranno senza speranza quelli che restano a respirarne la puzza». E ancora, il riferimento è «a tutti i ristoratori che, alla faccia delle produzioni doc, dovranno importare anche l’ossigeno per i clienti, a tutti gli imprenditori che dovranno investire in un territorio svuotato di ogni speranza e prospettiva, a tutti gli esercizi commerciali che non sapranno più a chi vendere che cosa, a tutti i proprietari di terre ed immobili senza più alcun valore».
MEETING POINT A BOSCOREALE - Il raduno è previsto per le 15.30 da via Vicinale Sarno, in località Cangiani, nel comune di Boscoreale per proseguire davanti ai municipi di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, Trecase dove, annunciano gli organizzatori, «ad ogni sindaco sarà consegnato un memorandum con il richiamo alle proprie responsabilità e dove affiggeremo al portone del Comune il chiuso per lutto. Si dispensa dai fiori e da chiacchiere inutili e si accettano sentite e convinte partecipazioni».
Redazione online
16 aprile 2010
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