mercoledì 28 aprile 2010

LA POLITICA DELLE CHIACCHIERE GIA' NEL 2008 I NOSTRI SINDACI ERANO ENTUSIASTI DEL TRATTAMENTO BIOLOGIOCO DEI RIFIUTI - COME AL SOLITO NULLA DI FATTO - QUANDO PASSIAMO ALLA POLITICA DEL FARE ?

Una delibera per unire i comuni di Torre del Greco e Torre Annunziata per richiedere finanziamenti alla Regione per la realizzazione dell’impianto per il Trattamento Biologico Meccanico dei rifiuti. Un risultato importante a distanza di meno di un mese dalla conferenza di presentazione del progetto svoltasi a Palazzo Baronale. La delibera in questione è stata approvata dalla giunta comunale di Torre del Greco ed anche il comune di Torre Annunziata a breve dovrebbe approvare un provvedimento simile. Tutto questo per accelerare i tempi di realizzazione del progetto.
Torre del Greco. Una delibera per unire i comuni di Torre del Greco e Torre Annunziata per richiedere finanziamenti alla Regione per la realizzazione dell’impianto per il Trattamento Biologico Meccanico dei rifiuti. Un risultato importante a distanza di meno di un mese dalla conferenza di presentazione del progetto svoltasi a Palazzo Baronale. La delibera in questione è stata approvata dalla giunta comunale di Torre del Greco ed anche il comune di Torre Annunziata a breve dovrebbe approvare un provvedimento simile. Tutto questo per accelerare i tempi di realizzazione del progetto.
I comuni coinvolti inizialmente erano cinque: Boscotrecase, Trecase, Boscoreale, Torre Annunziata e Torre del Greco.
Torre del Greco si è sempre posta come ente capofila nella creazione dell’impianto per il trattamento biomeccanico dei rifiuti, e dopo il viaggio fatto a Treviso per visitare uno di questi impianti, il primo cittadino Ciro Borriello ha commissionato uno studio di fattibilità all’Ingegner Luca Dessena, esperto in materia ambientale e soprattutto nelle tecniche per il trattamento e gestione dei rifiuti.
Lo studio di fattibilità ha mostrato che un impianto di questo genere è in grado di riqualificare fino al 75% dei materiali che differenziati vengono in genere conferiti alle varie piattaforme di riciclo.
Inoltre stando alle premesse dell’Ingegnere Dessena, un impianto per il trattamento biomeccanico dei rifiuti nella suddetta zona vesuviana è possibile perché i livelli di differenziata raggiunti anche negli altri comuni, sono sufficienti e ci si auspica che questi possano sempre aumentare.
I cinque primi cittadini coinvolti si sono dimostrati subito propensi ad analizzare la proposta di un’effettiva collaborazione per accelerare i tempi di realizzazione di tale impianto che porterebbe solo dei risparmi alle casse comunali. Entusiasmo che sembra poi essersi raffreddato per i sindaci di Boscotrecase, Agnese Borrelli, Boscoreale, Gennaro Langella e Trecase, Gennaro Cirillo.
O almeno così dimostrano i fatti, in quanto dalla presentazione dello studio di fattibilità del suddetto impianto nessun comune oltre Torre del Greco e Torre Annunziata sembra essersi mosso in una direzione concreta.
“E’ una questione di cultura – ha affermato più volte il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita - bisogna impostare la differenziata in modo differente, non occuparsene più solo a livello comunale, ma aldilà dei confini territoriali. Queste amministrazioni sono accomunate da problematiche simili, è quindi auspicabile creare dei percorsi comuni, tali da operare in modo più incisivo. Solo in questo modo i tempi per la realizzazione di progetti a largo raggio possono essere abbreviati”.
Dello stesso avviso il primo cittadino di Torre del Greco che ha sempre auspicato una collaborazione dei comuni dell’area vesuviana per risolvere una volta e per tutte la questione dei rifiuti in modo completamente autonomo risparmiando notevolmente sulla consegna dei rifiuti alle piattaforme di riciclaggio.
“Il trattamento biomeccanico dei rifiuti – commenta Ciro Borriello – è indicato dagli esperti come una delle migliori tecnologie per il recupero dei rifiuti. Tengo a sottolineare che questo progetto è portato avanti con una certa oculatezza, abbiamo fatto un primo viaggio per vedere in prima persona il funzionamento e risultati, abbiamo commissionato uno studio di fattibilità per capire i costi e se è attuabile sul territorio vesuviano e ora stiamo studiando un modo per ottenere una parte di finanziamenti. Auspico che questo lavoro possa dare i risultati sperati”.
Veronica Mosca

1 commento:

Anonimo ha detto...

speriamo che almeno la puzza apra la mente dei nostri amministratori