USB scrive al ministro dell'Ambiente: legalità a Battipaglia |
Ambiente ed Ecologia |
Martedì 14 Febbraio 2012 21:50 |
Salerno, 14 febbraio 2012 Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio Corrado Clini Via Cristoforo Colombo, n. 44 00147 - Roma (Italia) La scrivente Organizzazione Sindacale accoglie pienamente la mobilitazione dei cittadini di Battipaglia prima contro l’arbitraria allocazione di una discarica nella propria città e ora per la bonifica del territorio e per il ripristino della legalità nella gestione del territorio e dei rifiuti. L’inadempienza e la violazione del protocollo d’Intesa del 7 novembre 2002 stipulato tra il Commissario Antonio Bassolino e il sindaco di Battipaglia costituiscono un percorso d’illegalità da parte delle Istituzioni che invece hanno l’obbligo di tutelare e affermare. Si ricorda che il suddetto documento d’Intesa, all’articolo quattro, richiama l’urgenza del “risanamento ambientale, idrogeologico e di regimazione idraulica” unitamente alla “… bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti, di tutela delle acque superficiali, di dissesto idrogeologico e del sottosuolo”. Altresì che “… nell’ambito territoriale in cui è localizzato l’impianto di CdR a servizio della provincia di Salerno esistono una serie di passività ambientali e che per il superamento dei gravi problemi esistenti si rendono indifferibili e urgenti interventi significativi “. Il Commissariato prende atto dell’esistenza, sul territorio del comune di Battipaglia, di discariche e siti che allo stato non possono essere considerati né bonificati, né messi in sicurezza. S’impegna pertanto a elaborare, d’intesa e con il supporto del comune di Battipaglia, un piano d’intervento teso all’individuazione, eliminazione, svuotamento e bonifica dei siti esistenti, ivi compresi le discariche abusive. Inoltre il Commissario s’impegna a non realizzare alcuna discarica nei comuni di Eboli e Battipaglia. Ora i cittadini chiedono alle Istituzioni il rispetto della legalità e la scrivente Organizzazione Sindacale unitamente ai cittadini di Battipaglia chiede quali forze oscure trascinano le nostre istituzioni nella deriva dell’illegalità e nel disprezzo del territorio e della salute. Per questi gravi motivi si chiedono l’attivazione del principio di sussidiarietà e la presa in carica, da parte di Codesto Ministero dell’Ambiente, di tutte le azioni necessarie alla bonifica e difesa del territorio di Battipaglia. Si ricorda che il comune di Battipaglia già ospita: 1. Impianto STIR Comune di Battipaglia; 2. Impianto Nappi Sud per la selezione del differenziato; 3. Impianto Sele Ambiente per la selezione del differenziato; 4. Tre aree di stoccaggio mai bonificate sul territorio di Battipaglia. e precisamente in Via Fili Galardi, Via Bosco II e Viale Danimarca; 5. Discarica mai bonificata in località Grataglie, al confine tra Eboli e Battipaglia; 6. Numerose cave abusive e terreni privati dove sono state riscontrate la presenza di rifiuti tossici, come da varie sentenze e processi in corso. 7. Due discariche inquinate non bonificate in località Castelluccio Comune di Battipaglia; 8. Due vasche di stoccaggio in località Castelluccio utilizzate dal Comune di Battipaglia nell’ultima emergenza rifiuti del 2008 e mai bonificate. Atteso invano risposte dalla provincia, dalla regione, dall’ANCI e dal commissario Vardè, ci vediamo costretti a chiamare in causa l’organo superiore, in questo caso Lei Signor Ministro con la speranza di non dover ricorrere alla commissione Europea a Bruxelles per Chiederle: Il rispetto del suddetto protocollo d’intesa, che tra l’altro all’art 4, prevede l’impegno alla bonifica delle discariche presenti sul territorio del comune di Battipaglia, dichiarandolo territorio a dissesto ambientale, - dal 2009 rientra nei 37 comuni della regione ammessi a risanamento ambientale - . Per questo motivo il comune di Battipaglia riceve uno stanziamento di fondi che riteniamo insufficiente per la bonifica. La regione Campania intende effettuare una semplice messa in sicurezza e accredita solo € 4.800.000 per il comune di Battipaglia, dei 526 milioni stanziati. A tal proposito le chiediamo l’impegno a realizzare quanto dovuto a questo territorio, e quindi a reperire ulteriori fondi, reperendoli anche da quelli che non vengono erogati dal CONAI sotto forma di contributo ambientale per il mancato conferimento degli imballaggi da parte degli enti inadempienti in virtù della regola che vige all’interno della gestione integrale dei rifiuti “chi inquina paga”. I contributi non erogati al comune di Napoli, che ha portato la maggior parte dei rifiuti nelle discariche della provincia di Salerno:“dove sono questi fondi?” perché non destinarli alla bonifica dei territori che hanno subito il danno ambientale? Nella provincia di Salerno sono presenti ben 90 discariche, 64 in attesa di bonifica di cui Lei sicuramente conosce bene quella di Battipaglia che è stata gestita dall'ENEA, istituzione di cui e stato membro del consiglio di amministrazione. Non è difficile immaginare che iniziando a Bonificare da subito prelevando i rifiuti secondo i metodi e le tecniche applicate, man mano che una discarica viene bonificata e resa agibile, non vi sarà necessità di violare altri territori. La invitiamo, pertanto, a venire di persona sul territorio, per rendersi conto del grave danno ambientale in cui versa e di cosa l’emergenza napoletana ha scaricato negli anni sul nostro territorio. |
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