sabato 26 novembre 2011

Interviste su cava sari

Intervista del magazine Boscorealeweb sulla questione rifiuti.

In eclusiva intervistate Mamme Vulcaniche e Rete dei Comitati Vesuviani

Pubblichiamo in esclusiva l'intervista ai comitati anti discarica,abbiamo posto quattro domande per sintetizzare la grave situazione ambientale legato alla delicata questione della discarica Ex Cava Sari e il rapporto tra i cittadini e il sistema della raccolta differenziata.

1.) Alla luce del Dossier pubblicato dal tecnico incaricato dal comune di Boscoreale l'anno scorso.Come intenderete procedere per stimolare l'interesse dell'intera popolazione per arrivare l'obbiettivo di chiusura e bonifica della discarica Sari???

1.Mamme Vulcaniche: Lunedì siamo state a terzigno e abbiamo chiesto al sindaco di prendere provvedimenti contro i gestori visto che;come si evince dalla relazione; non hanno adempiuto all'accordo del 29 ottobre. Quindi ci sono tutti i presupposti per la chiusura immediata. Giovedì la risposta

1. Rete dei Comitati Vesuviani: La relazione del dott. Moscariello ricalca quella presentata a novembre del 2010 con la differenza che ad un anno di distanza rimarca il fatto gravissimo che di quanto era stato promesso dal Commissariato all’emergenza rifiuti prima e dalla Provincia poi nulla è stato fatto in tema di prevenzione e valutazione sull’impatto della discarica a tutela della salute degli abitanti dell’area.

E neanche la magistratura che a tutt’oggi si è avvalsa di CTU propri ancora non pubblica i risultati delle controanalisi effettuate a Maggio scorso.

La chiusura della Sari è allo stato un dato tecnico nell’ordine di pochi giorni o qualche settimana.

Avremo in questo senso un’ispezione della Sari con il CdA di ASIA nei prossimi giorni per avere un quadro chiaro sullo stato di esaurimento della discarica e sulla gestione post finale della stessa che preoccupa maggiormente, per il mancato trattamento del percolato e per l’assenza di turbine in grado di trasformare il biogas in energia e ridurre ai minimi termini quello liberato in atmosfera, principale causa dei continui miasmi che ammorbano il territorio.

Sulla questione bonifica stiamo elaborando una proposta di piano da presentare alla Regione Campania sui siti maggiormente inquinanti dell’area vesuviana che siano già stati caratterizzati (condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti) e al Commissario alle bonifiche De Biase per chiedere di finalizzare i finanziamenti del fondo ambientale previsti per Terzigno per la messa in sicurezza e la bonifica della cava Ranieri e Sari1(Governo permettendo).

2.) Su alcuni giornali locali avete lasciato la seguente dichirazione "Mai più rifiuti qui" cosa intendete di concreto che si può subito fare realmente per un ciclo integrato del sistema dei rifiuti???

2. Mamme Vulcaniche: Si siamo sempre della stessa opinione mai più qui. Abbiamo già dato. Per un ciclo integrato dei rifiuti si può solo optare per il T.M.B

2. Rete dei Comitati Vesuviani: L’accordo di programma del Luglio scorso costituisce una vera rivoluzione in tal senso.

Però una cosa e proporlo, un’altra è attuarlo. Ma la strada maestra è questa, e noi la sosteniamo fino in fondo.

Nelle more di realizzare l’impiantistica necessaria e chiusa la Sari rimane solo la soluzione (vista la nuova norma legislativa) che prevede di trasformare il secco indifferenziato in cod cer 19 e trasferirlo negli impianti fuori regione.

Il tutto forzando i 19 comuni a consorziarsi per spingere sulla differenziata, ridurre i rifiuti, e tenere i costi nei limiti di spesa previsti dallo sversamento in discarica e per il tempo strettamente necessario per elaborare e pretendere da Regione e Provincia un crono programma per cantierare e in parte finanziare da subito l’impiantistica prevista dall’accordo di programma e necessaria al ciclo dei rifiuti (compostaggio aerobico e anaerobico,TMB-TMM, piattaforme di filiera e impianti di riciclo e riutilizzo).

Oltretutto la Rete dei Comitati vesuviani da tempo è impegnata nello sviluppare le buone pratiche presso i comuni vesuviani proponendo il protocollo Connett verso rifiuti zero entro il 2019 e che in questi mesi già 9 comuni vesuviani hanno adottato (oltre Napoli, Benevento, vari comuni della costiera e a breve la Provincia di Benevento, Salerno città e Castellammare di Stabia).

Un’impegno a tutto campo teso a creare nel nostro territorio un’area di eccellenza in tema di gestione dei rifiuti la sola che eliminirà il rischio di altre cave-discariche e ridurrà notevolmente il materiale indirizzato all’incenerimento rendendo di fatto antieconomici tali impianti.

3.) E'Vero che ipotizzate che in 45 giorni la Sari deve chiudere...????Poi???

3. Mamme Vulcaniche: Siamo molto scettiche su queste date buttate lì come specchietti per le allodole. Visto che al consiglio l'altra sera si parlò già di un'altra data il 28 febbraio. Quindi di cosa parliamo. il dopo è ormai argomento che non ci interessa; le alternative le abbiamo proposte adesso devono essere gli amministratori a cercare le soluzioni.

3. Rete dei Comitati Vesuviani: Siamo al di sotto di tale previsione. Comunque ancora qualche giorno ed avremo il dato certo, ma azzardiamo a dire che l’attuale Sari ha esaurito il suo nefasto compito.

4.) Secondo voi il sistema della raccolta differenziata porta a porta adottato dalle amministrazioni di (Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase) come si sta approcciando all'occhio della popolazione??? Ci sono qualche perplessità?? Se si,dove si deve intervenire con maggiore attenzione???

4. Mamme Vulcaniche: Noi crediamo che la risposta della popolazione sia buona è quella delle amministrazioni che lascia perplessi. Ci sono pochi controlli e molti favoritismi nei riguardi di chi trasgredisce. Visto che si è sempre parenti di qualcuno in questi paesi

4. Rete dei Comitati Vesuviani: A tutt’oggi possiamo dire che Terzigno è forse il comune che soffre di più dell’incapacità di gestire efficacemente la RD.

Dai dati che abbiamo le percentuali di RD negli altri tre comuni è soddisfacente.Tra l’altro Boscoreale è l’unico Comune insieme a S Sebastiano che negli ultimi cinque mesi ha ridotto di circa il 7% la quantità di rifiuto pro die.

Altra cosa è la qualità della RD. C’è ancora molto da lavorare ma una spinta la può dare sicuramente il protocollo “verso rifiuti zero” che questi tre comuni hanno adottato e che prevede l’istituzione dell’Osservatorio a cui partecipano amministratori, impresa del servizio di raccolta e rappresentanti della cittadinanza attiva e che serve a valutare e a rimuovere le criticità che ostacolano una RD sempre più efficiente e quindi sempre più economicamente e ambientalmente sostenibile.

Non si può e non si deve disperdere la disponibilità che la cittadinanza ha messo in campo da quando è iniziata la RD. Le buone pratiche sono da esempio per traguardi più importanti in questo senso.

Il futuro della sostenibilità dell’intero territorio passa necessariamente da qui!


A Napoli convegno nazionale sul "corretto" ciclo dei rifiuti

Intervista Realizzata dalla RedMaggiori ninformazioni clicca qui : http://www.legambiente.it/

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