Data: 23/11/2011 Auricchio scrive alla Sapna dopo la relazione del chimico Moscariello. In assemblea lungo dibattito sull’accordo di programma siglato dai Comuni della zona rossa, poi il rinvio dopo le polemiche.
Dalle parti del Vesuvio tutti vogliono sapere quando chiuderà la discarica Sari di Terzigno. Lo vogliono sapere sicuramente i Comitati e i cittadini ma, in via ufficiale, lo vuole sapere anche l’amministrazione comunale di Terzigno, allarmata dalla relazione di Michele Moscariello, il chimico che ha criticato duramente la gestione dell’impianto degli ultimi anni.
Per questo il sindaco Domenico Auricchio ha scritto alla Sapna, chiedendo una data certa della chiusura della discarica e avanzando perplessità proprio rispetto alla gestione del sito. A renderlo noto è il vicesindaco Francesco Ranieri, a margine di un consiglio comunale difficile quanto paradossale, che è riuscito a scontentare tutti: maggioranza, parte dell’opposizione e pubblico in sala. All’ordine del giorno c’era la ratifica dell’accordo di programma tra i 19 Comuni della zona vesuviana, candidatisi a gestire autonomamente l’intero ciclo dei rifiuti. E tuttavia il consigliere comunale Salvatore Annunziata ha fatto notare che l’argomento da lui proposto era diverso da quello poi portato in assemblea.
Annunziata, assieme a Nunzio Avino dell’Udc, aveva portato in consiglio una modifica all’accordo, che ipotizzasse l’apertura di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti anche a Terzigno: “Nel patto tra i 19 sindaci viene spiegato che Terzigno non deve ospitare alcun impianto. Per noi è sbagliato: è giusto invece che Terzigno non ospiti mai più discariche, ma per gli altri impianti la nostra cittadina può esserci, può candidarsi o quantomeno può dare il suo parere vincolante anche rispetto agli altri Comuni”, spiega Annunziata. Fatto sta che della sua proposta in consiglio non c’era più traccia.
C’era, invece, l’accordo di programma siglato a suo tempo dal vicesindaco Francesco Ranieri con tutti gli altri Comuni, ma anche quello non è stato approvato: la maggioranza ha preferito scegliere un rinvio, probabilmente perché sentiva la “pressione” di comitati e mamme vulcaniche, presenti alla seduta. Un lungo ping pong, insomma, che ha finito per innervosire tutti. Poi l’annuncio: anche il sindaco di Terzigno ha scritto alla Sapna per sapere quando chiude cava Sari.
Autore: Francesco Gravetti
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