giovedì 20 gennaio 2011

Emergenza rifiuti, il decreto è legge. Ecco tutte le reazioni da Metropolis

Aggiornato 20/01/2011 20:56:14



- L'Aula della Camera ha definitivamente approvato il decreto legge sui rifiuti in Campania che contiene disposizioni relative al subentro delle amministrazioni locali nella gestione del ciclo integrato. Il testo è passato con 329 sì, 187 no e tre astenuti.


IERVOLINO, BENE INSERIMENTO IN DECRETO USO CAVE

"Il senatore Enzo De Luca ha vinto una buona battaglia che certamente fornirà un contributo positivo ed immediato ad alleviare il problema dei rifiuti nella regione Campania. 1200 cave censite dall'allora assessore Enzo De Luca, sono a disposizione di chi ha il compito di regolare il flusso dei rifiuti, naturalmente dopo che saranno state preparate ad accoglierli". Così, il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo. "E' una proposta che De Luca, e con lui il Comune di Napoli, porta avanti da mesi sempre inascoltato - aggiunge - Fa piacere che il ministro Prestigiacomo ne abbia capito l'importanza e l'abbia fatta propria inserendola tra le modifiche che il Governo ha predisposto al Decreto Rifiuti".

IANNUZZI, DECRETO OCCASIONE PERSA PER SOLUZIONI

"Un no convinto a questo decreto: un'occasione persa per individuare soluzioni stabili, definitive, certe ed adeguate". Lo ha detto nel'Aula della Camera Tino Iannuzzi del Pd, illustrando i motivi del voto contrario del suo partito al decreto rifiuti in Campania. "L'emergenza rifiuti in Campania non è mai finita, nonostante che - prosegue Iannuzzi - il governo ne dichiari per decreto la cessazione. I rifiuti da novembre sono accumulati in tante città della provincia di Napoli. Il governo nega l'evidenza, ma anche in questo decreto ha previsto una marea di procedure eccezionali, di poteri straordinari, di deroghe ad una molteplicità di normative creando così un quadro irresponsabilmente confuso e privo di ogni disegno legislativo vero. Si attribuisce al presidente della Regione una sorta di deroga alle deroghe visto che potrà disporre, per la gestione dei carichi di rifiuti tra le diverse province, di un potere in deroga persino alla norma che già gli attribuisce la competenza ad assumere in via straordinaria ordinanze eccezionali ed urgenti". "Si introducono nuovamente fattispecie di reato, solo per la Campania, per 11 mesi senza per di più dichiarare per legge lo stato di emergenza, introducendo così un inedito federalismo dei reati e delle pene 'ad tempus'. La verità è che di fronte ad una situazione grave si è lontanissimi dal tornare alla normalità e al sistema ordinario delle competenze, che deve essere imperniato sul ruolo centrale e primario dei comuni nelle attività di raccolta dei rifiuti e nella gestione di Tarsu e Tia ed in quella nella raccolta differenziata per la quale il Pd aveva proposto norme più stringenti e vincolanti. Basta con la propaganda e con i miracoli ad ogni pié sospinto proclamati da Berlusconi: è ora che - conclude Iannuzzi - il centrodestra, che governa da tempo a Roma, in regione e in 4 delle 5 delle province campane, ammetta la verità dei fatti e adotti provvedimenti seri per uscire da un emergenza mai finita".

AMENDOLA-BONAVITACOLA(PD),LEGGE NON RISOLVE PROBLEMA

"Il vero titolo della nuova legge dovrebbe essere 'come trasformare l'emergenza rifiuti in definitivamente provvisorià. Altro che fuoriuscita dalla crisi, tornano sfilze di commissari straordinari su tutto: termovalorizzatori, discariche, impianti intermedi". A sostenerlo sono Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, e Fulvio Bonavitacola, deputato Pd, dopo l'approvazione definitiva alla Camera della legge sull'emergenza rifiuti in Campania. "Ad ogni passaggio - consiglio dei ministri, commissioni parlamentari, Camera e Senato - sono state introdotte continue modifiche. Ciò dimostra la confusione totale di cui è preda il Governo, al di là dei ripetuti e ormai non più credibili slogan propagandistici. I Comuni, solo grazie all'iniziativa parlamentare del Pd - spiegano - conservano una competenza stiracchiata di un altro anno, in vista di un incerto subentro delle Province su tutto il ciclo, caso unico in Italia". "Altrettanto singolare è un nuovo federalismo penale: infrazioni nell'abbandono dei rifiuti che sono previste come reato solo in Campania - aggiungono - Al culmine del delirio normativo l'attribuzione di poteri al presidente della Regione di emettere ordinanze in deroga alle norme già derogatorie del codice dell'ambiente. In tanti anni pur segnati da misure abnormi non si era mai giunti a tanto". "La facile previsione - concludono Amendola e Bonavitacola - é che l'emergenza resta davanti alla Campania in tutta la sua portata, destinata solo ad aggravarsi nei prossimi mesi. Il Pd proseguirà la propria azione di critica severa, accompagnata da proposte responsabili, nel solco del proprio progetto di legge presentato in Parlamento nei mesi scorsi, colpevolmente ignorato dal governo di centrodestra nazionale e regionale".

CESARO, SODDISFATTO PER CONVERSIONE DECRETO LEGGE

"Ora rimbocchiamoci le maniche. Con l'approvazione definitiva del decreto legge sui rifiuti in Campania ci siamo finalmente dotati di ulteriore strumento particolarmente utile per risolvere, in via definitiva, la crisi dei rifiuti. Ora dobbiamo bruciare le tappe per la realizzazione del termovalorizzatore e di tutti gli altri impianti". E' quanto ha affermato il Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro dopo il via libera della Camera alla conversione in legge del decreto. "Sono particolarmente soddisfatto dei correttivi apportati alla legge ed il mio ringraziamento va soprattutto al sottosegretario Letta e al ministro Prestigiacomo per il loro pragmatismo e per la sensibilità dimostrata. Ritengo molto positiva - ha proseguito Cesaro - l'approvazione dell'emendamento relativo all'utilizzo delle cave dismesse che potrà aiutare me e gli amministratori locali nella ricerca di siti per il trattamento dei rifiuti e ringrazio ancora una volta il ministro Prestigiacomo per lo stanziamento di 150 milioni di euro per la realizzazione degli impianti intermedi". " Sotto il profilo finanziario - ha concluso il Presidente della Provincia - sono pronto ad impegnarmi ulteriormente affinché nell'approvazione del decreto Mille Proroghe , vengano considerati e codificati i flussi economici per i ristori spettanti ai comuni che ospitano impianti".

P.RUSSO (PDL), CRISI E' COLPA DEL COMUNE DI NAPOLI

"Siamo costretti a chiedere aiuto al sistema Paese perché per quindici anni una gestione insana ha governato questo fenomeno". Lo ha detto il parlamentare del Pdl Paolo Russo nel corso del suo intervento nell'aula della Camera durante le dichiarazioni di voto al decreto sui rifiuti in Campania. "Oggi compiamo un passo in avanti rispetto ad una crisi che si va riassorbendo e che è stata determinata dall'incapacità di un'azienda e di un Comune poco aduso a pratiche di ambientalismo moderno". "Non mi riferisco, ovviamente, ad un piccolo centro né - ha affermato il deputato - a quelli della provincia di Napoli che raggiungono alte percentuali di raccolta differenziata. Parlo invece di Napoli, la cui amministrazione è incapace di ogni politica ambientale".

MARCIANO (PD), NUOVA LEGGE E' COMPLETAMENTE INUTILE

"La Camera ha appena convertito in legge il decreto del Governo per l'emergenza rifiuti in Campania, ma nessuno se ne accorgerà. Questo provvedimento, infatti, non affronta nessuno dei problemi veri ed urgenti che abbiamo in questo momento e finirà per rendere ancora più grave la situazione", così il Consigliere regionale del Pd Antonio Marciano. "Non è con nuovi termovalorizzatori, se tutto va bene saranno pronti tra quattro anni, che possiamo pensare di smaltire - aggiunge - le migliaia e migliaia di rifiuti presenti per le strade di Napoli e della provincia. Nemmeno possiamo sempre sperare nel soccorso di altre regioni". "Per questo occorre una seria e decisa assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni. Ô finito il tempo della propaganda e degli spot della Napoli pulita. Allo stesso tempo è ora di smetterla con la continua fuga dalle responsabilità a cui la Giunta regionale ci ha abituato in questi mesi. Il governatore Caldoro e la sua maggioranza si facciano promotori di iniziative e proposte concrete a partire dall'individuazione di almeno una nuova discarica e dall'approvazione in tempi rapidi del nuovo piano di smaltimento che l'Europa ci chiede", conclude Marciano.

LEGAMBIENTE, SI VA AVANTI CON LOGICA DELLE DEROGHE

"Si continua nella logica delle deroghe e delle nomine dei commissari e di fatto per decreto si stabilisce che l'emergenza diventi infinita. Ci ritroviamo dopo sedici anni ancora con norme che perpetuano l'emergenza, commissari straordinari con poteri identici a chi in questi sedici anni ha contribuito al disastro di una regione, comuni depauperati dell'attività ordinaria e amministrativa della gestione dei rifiuti con il rischio che tutto ciò possa deresponsabilizzarli nell'azione fondamentale volta alla riduzione e alla raccolta differenziata di qualità. E non da ultimo ci preoccupa che si possa riaprire il mercato delle cave da sempre nella nostra regione anello centrale del ciclo dell'ecomafia". Così in una nota Michele Buonomo e Stefano Ciafani rispettivamente presidente Legambiente Campania e responsabile scientifico Legambiente nazionale commenta il decreto rifiuti sulla Campania approvato oggi alla Camera.

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