venerdì 28 gennaio 2011

I cattolici al cardinale Sepe

Appello dei credenti all'arcivescovo "perché siamo sconcertati dal silenzio che sembra circondare questa orribile vicenda". Parte da Napoli la mobilitazione dei cattolici laici, che chiede alle gerarchie ecclesiastiche: "Aiutateci a spiegare ai nostri figli". Ecco il testo della lettera e le firme

di ANTONIO TRICOMI
Caso Ruby, i credenti contro Berlusconi. Da Napoli, i “cattolici laici” attivi nelle comunità parrocchiali scrivono al cardinale Sepe chiedendo un suo intervento chiaro e forte. Da Caserta Suor Rita Giaretta, responsabile della Casa Rut per l’accoglienza alle giovani prostitute, rende nota una lettera aperta in cui la figura del premier viene accostata a quella di Erode. «Ci rivolgiamo a Lei dicono a Sepe i cattolici napoletani perché siamo sconcertati dal silenzio che sembra circondare queste orribili vicende. Auspichiamo che Lei, forte della sensibilità umana che tutti Le riconosciamo, intervenga come solo il Vangelo ci illumina: “La tua Parola sia sì, sì , no, no. Il resto viene dal Maligno”. Noi auspichiamo, come genitori ed educatori coinvolti quotidianamente nella povertà spirituale di un’epoca contrassegnata dal consumismo e dall'egoismo più irragionevole, che si sollevi dalla nostra città una voce forte a spazzare la lordura che ha invaso l’etica pubblica. Noi auspichiamo che questa voce affermi che tali vicende e i suoi protagonisti rappresentano un cancro da estirpare e non un ostacolo da aggirare. In tanti ci interrogano e si aspettano risposte non elusive». I firmatari sono diciassette, ulteriori adesioni all’indirizzo eticaesperanza@gmail.com. Suor Rita cita invece l’invettiva di San Giovanni Battista contro Erode: «Non ti è lecito!». E aggiunge: «Dove sono gli uomini, i maschi? Poche sono le voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti. Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia».


LA LETTERA

Eminenza reverendissima cardinale Crescenzio Sepe,

ci rivolgiamo a Lei perché profondamente turbati e confusi dalle vicende che riguardano la nostra vita politica nazionale.
Ci rivolgiamo a Lei perché, coinvolti a vari livelli nella vita attiva al servizio nelle comunità parrocchiali , siamo sconcertati dal silenzio che sembra circondare queste orribili vicende.
Auspichiamo che Lei, forte della sensibilità umana che tutti Le riconosciamo, intervenga come solo il Vangelo ci illumina: “La tua Parola sia sì, sì , no, no il resto viene dal Maligno”.
Noi auspichiamo, come genitori ed educatori coinvolti quotidianamente nella povertà spirituale di un'epoca contrassegnata dal consumismo e dall'egoismo più irragionevole, che si sollevi dalla nostra città una voce forte a spazzare la lordura che ha invaso l'etica pubblica.
Noi auspichiamo che questa voce affermi che tali vicende e i suoi protagonisti rappresentano un cancro da estirpare e non un ostacolo da aggirare. Come cristiani siamo impegnati da sempre nella ricerca di una comune soluzione e siamo educati a cercare nel prossimo il Volto del Cristo ma è forte l'imbarazzo e improcrastinabile il bisogno che l'intera comunità cristiana si interroghi su quanto è accaduto.
Siamo interessati, in quanto impegnati quotidianamente nella sfida educativa dei nostri giovani, a ritrovare una direzione, a cercare di stabilire cosa è giusto e cosa non lo è.
Sappiamo quanto sia importante garantire una alta coesione sociale in un momento di crisi economica così profonda, ma siamo sbalorditi di fronte alla deriva etica mostrata da alte cariche politiche del nostro paese.
In tanti ci interrogano e si aspettano risposte non elusive: i nostri fratelli e sorelle più giovani, i nostri figli e tutti quelli che attendono che il Magistero che Lei interpreta possa essere, ancora di più, un segnale di speranza.
Eminenza Reverendissima, Le chiediamo di accompagnarci nella richiesta immediata di dimissioni da ogni incarico politico per chi è coinvolto in torbide vicende come il nostro attuale presidente del consiglio.
Le chiediamo di unire la Sua voce alle nostre nel chiedere l'allontanamento dalla politica di quanti sono investiti e la nostra Regione, provincia e città ne sono un pessimo esempio da inchieste giudiziarie sui rapporti con la malavita organizzata e/o si sono macchiati di condanne.
Ci auguriamo che questo avvenga soprattutto in questi momenti in cui le tenebre sembrano calare sulla nostra civiltà.
Napoli, 27 gennaio 2011

Antonio Nocchetti parrocchia S.Maria dellaConsolazione

Marcello Ciucci parrocchia S.Maria della Consolazione

Anna Mercaldo parrocchia San Paolo Apostolo

Vittoria Scarda parrocchia di Santa Teresa del Gesù

Maria Francesca Carfora parrocchia San Gennaro al Vomero

Umberto Amato diocesi di Napoli

Gabriella De Rosa parrocchia di S.M. di Costantinopoli

Francesco Paolo Tramontano parrocchia di S.M. di Costantinopoli

Immacolata Grazioso parrocchia San Francesco Caracciolo

Antonietta Grazioso parrocchia san Francesco Caracciolo

Suor Paola Paoli religiosa del Sacro Cuore

Costanza Boccardi comunità di Michea

Flora Guarino parrocchia di S. Strato

Fiammetta Carloni parrocchia S. Maria della Libera

Giovanni Maraviglia parrocchia S. Maria della Sanità

Mario Donatiello parrocchia S. Maria della Sanità

Maria Mezzina diocesi di Napoli

Per contatti : Antonio Nocchetti 3687481912 oppure 0815787060


eticaesperanza@gmail.com

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