giovedì 6 gennaio 2011

Monitoraggio della qualità dell’aria (Comune di Terzigno).

 L’ISPRA con nota prot. 0044189 del 28/12/2010 (pubb. sul sito del Comune di Boscoreale) ha reso noto la relazione relativa al monitoraggio della qualità dell’aria nel Comune di Terzigno – periodo 30/10- 12/12/2010. In attesa di un analogo monitoraggio dell’ARPA Campania che ha posizionato il proprio laboratorio nel Comune di Boscoreale.
La relazione cita testualmente che:” i risultati del monitoraggio non hanno evidenziato particolari pressioni sull’area di Terzigno. Infatti i parametri SO2, NO2, CO, e benzene non superano i rispettivi valori stabiliti dalla normativa vigente, mentre i sei superamenti dei limiti di legge del PM10, registrati nel mese di dicembre in condizioni climatiche di scarso rimescolamento, sono in accordo con altre centraline dell’area di Napoli e Caserta.”
Osservazioni:
Il monitoraggio effettuato dall’ISPRA e da quello dell’ARPA Campania, sono dei monitoraggi che si effettuano per l’inquinamento dell’aria per il  c.d smog dovuto principalmente al traffico veicolare. Infatti i parametri rilevati sono tutti dei sottoprodotti della combustione di combustibili fossili e suoi derivati (benzina, gasolio e gas).
I cittadini dei paesi (Boscoreale, Terzigno, Trecase, Torre Annunziata e Pompei) più esposti ai miasmi provenienti dalla discarica Sari lamentano viceversa un odore nauseabondo dovuto all’esalazione di biogas proveniente dalla discarica.
Gli Organismi preposti al controllo della qualità dell’aria non possono non tener conto di quanto l’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici) ha emanato nel giugno 2005 riguardante  i “Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio alle discariche”
Ebbene in tale studio  nell’ APPENDICE 4 sono evidenziati i”Parametri per la caratterizzazione del biogas di discarica”
Infatti, il biogas di discarica è costituito in prevalenza da metano (CH4), in percentuale variabile dal 40 al 50% in volume, anidride carbonica (CO2), 35 - 40% in volume della miscela, e piccole quantità di altri gas come acido solfidrico (H2S), idrogeno (H2), azoto (N2) e da una miriade di composti in tracce, responsabili della formazione degli odori sgradevoli, quali mercaptani, ammoniaca, composti alogenati, ecc..
Inoltre si sprigionano anche tutta una serie di gas contenuti tipicamente nelle emissioni delle torce per bruciare il biogas quali:02]
pr]
1 Diossine e furani
2 Fluoruri totali (espressi come HF)
3 Composti organici volatili non metanigeni
4 Monossido di carbonio
5 Cloruri totali (espressi come HCl)
6 Ossidi di azoto
7 Solfuri ridotti (espressi come SO2)
8 Benzo(a)pyrene
9 PM10 (polveri con diametro inferiore a 10 mm)

Dall’analisi di quanto sopra evidenziato, appare evidente che il monitoraggio della qualità dell’aria nei Comuni più esposti ai miasmi della discarica non ha tenuto conto:
  • degli inquinanti che effettivamente bisogna RICERCARE per stabilire la qualità dell’aria.; 
  • dell’ esatto posizionamento delle centraline di analisi, in quanto le stesse dovrebbero essere collocate, tenuto conto dell’elevata densità abitativa, più vicine alla discarica.  
Domenico Izzo 

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