mercoledì 14 marzo 2012

CAVA SARI, SUMMIT IN REGIONE. MA LA CHIUSURA RESTA UN’INCOGNITA

Categoria: Cronaca
Data: 14/03/2012
I sindaci di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase incontrano la Sapna e l’assessore Romano. Dalla riunione esclusi i comitati e le Mamme vulcaniche. E sulla fine degli sversamenti è scontro.

Si sono incontrati a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, per parlare della discarica. Da una parte i sindaci di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, dall’altra parte l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano e i tecnici della Sapna. Grandi assenti: i cittadini, rappresentanti dei comitati e Mamme vulcaniche. Assenti perché indesiderati: non sono stati, infatti, ammessi al summit, nonostante fossero stati loro a promuoverlo e a chiederlo a gran voce. Polemiche e proteste, dunque, anche se espresse in maniera misurata e pacata. Dall’incontro, comunque, è scaturito un singolare balletto sulla data della chiusura della discarica: potrebbe avvenire tra poco più di 40 giorni oppure anche tra più di un anno.
Dipende dal ritmo con il quale si decide di sversare: se continueranno a farlo soltanto i quattro Comuni dell’area i tempi si allungheranno, se invece toccherà ai 18 della zona rossa la discarica potrebbe chiudere presto. I tecnici della Sapna hanno comunque sottolineato che per la saturazione dell’impianto mancano ancora 16mila tonnellate: si tratta decidere entro quanti giorni arrivare a quota 16mila. In qualche modo, la palla ora passa proprio ai sindaci, che si sono riservati di formulare proposte entro giovedì prossimo. Nel frattempo ascolteranno le ragioni dei comitati e delle Mamme vulcaniche. Intanto, però, il gioco delle date sulla chiusura di cava Sari innervosisce proprio i cittadini.
Venere Stanzione, rappresentante delle Mamme vulcaniche è caustica: “Danno i numeri, ma per quanto ci riguarda li possono giocare al lotto: a noi interessa la chiusura immediata di cava Sari. È una battaglia che facciamo per la salute dei nostri figli”. Critici anche i rappresentanti della Rete dei Comitati, che annunciano nuove iniziative, mentre Maria Rosaria Esposito, avvocato che per conto del Comune di Terzigno ha curato il ricorso al Tar contro l’allargamento della discarica, spiega: “Pare che in riunione siano state dette cose ben diverse da quelle argomentate davanti ai giudici del Tar. È evidente che siamo dinanzi ad una gestione discutibile”.  
Autore: Francesco Gravetti

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