giovedì 1 marzo 2012

La Camera indirizza il governo verso la gestione sostenibile del territorio

[ 29 febbraio 2012 ]
La Camera dei deputati si impegna e contemporaneamente impegna il Governo sulla difesa del suolo. Sono state infatti approvate nell'aula di Montecitorio tutte le mozioni presentate dai gruppi parlamentari (tranne quella della Lega) sugli interventi per il governo sostenibile del territorio.
In base ai testi approvati, il governo dovrebbe "invertire la logica di priorità degli interventi in materia di difesa del suolo, contrastando ogni iniziativa di indebolimento della pianificazione territoriale e di ricorso a nuovi condoni edilizi, salvaguardando la centralità della pianificazione territoriale integrata di scala vasta anche nelle scelte in itinere di ridefinizione dei livelli istituzionali esistenti, privilegiando la logica della prevenzione rispetto a quella di gestione dell'emergenza, anche nell'allocazione delle risorse economiche che devono essere rese stabili, utilizzabili in tempi certi e ricondotte ad una gestione ordinaria delle procedure, in primo luogo salvaguardando e sbloccando le risorse previste dagli accordi di programma già sottoscritti con le regioni per gli interventi prioritari di prevenzione dal rischio idrogeologico".
Quindi "no" a nuovi condoni edilizi, pianificazione integrata di area vasta con impegni per la tutela del territorio, risorse economiche per la prevenzione. La nuova maggioranza che sostiene il governo pare intraprendere percorsi molti diversi da quella che l'ha preceduta anche se molte facce sono le stesse. Probabilmente l'effetto del governo tecnico si incomincia ad intravedere anche in settori diversi da quello economico.
In base ai pronunciamenti della Camera il governo è quindi impegnato "a dare piena attuazione, ai principi e ai contenuti delle direttive europee in materia di gestione delle risorse idriche e di alluvioni; ad assumere iniziative volte a promuovere e sostenere un piano straordinario di manutenzione diffusa del territorio e dei corsi d'acqua, che coinvolga il sistema delle autonomie locali e che preveda la possibilità di deroghe rispetto ai vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità e l'incentivazione della partecipazione attiva della popolazione, anche mediante la sperimentazione di progetti che coinvolgano lavoratori temporaneamente beneficiari di ammortizzatori sociali". Vedremo alla prova dei fatti cosa accadrà, ma almeno le parole testimoniano un vero cambio di rotta nella gestione del territorio e del Paese.

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