sabato 31 marzo 2012

VIAGGIATORI OCCUPANO LA CIRCUMVESUVIANA

Categoria: Cronaca

Data: 31/03/2012
Esasperati dai disagi, i pendolari hanno bloccato le corse per un’ora. L'assessore Vetrella: «Dalla prossima settimana avvieremo tutte le azioni necessarie per riprendere la manutenzione dei treni fermi».

Ieri sera la pazienza dei viaggiatori della Circumvesuviana ha raggiunto il limite. Dopo i gravissimi disagi determinati dalla ripetuta cancellazione di numerose corse, i pendolari hanno deciso di occupare i binari della stazione Porta Nolana.
La protesta è iniziata verso le ore 18.15, capeggiata, come riporta il blog Vesuvianando, da «Una viaggiatrice inviperita per l'ennesima soppressione che, dando in escandescenze, ha esclamato tra l'altro:"Diciteme a chi aggia vattere"». I binari sono stati sgomberati verso le 19, dopo l’arrivo della polizia.
Il direttore operativo, l’ingegnere Arturo Borrelli ha cercato di riportare la stazione all’ordine, con un annuncio registrato: «Sono il direttore operativo della Circumvesuviana, pur comprendendo le rimostranze in atto, invito i signori viaggiatori – si legge sul blog gestito da un dipendente della Circum - a prendere posto nei convogli per consentire la ripresa del servizio, le cause dei disservizi sono indipendenti dalla nostra volontà e sono state portate a conoscenza degli organi competenti».
«Dalla prossima settimana avvieremo tutte le azioni necessarie per riprendere la manutenzione dei treni fermi della Circumvesuviana, con un calendario che prevede di rimettere in servizio mese dopo mese i convogli, per tornare progressivamente alla normalità nel minor tempo possibile».
 È quanto ha annunciato l'assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella, ospite della trasmissione di Canale 9 «L'emigrante», condotta da Luigi Necco.«I cittadini - ha detto ancora Vetrella - devono sapere che sono nelle condizioni di un medico che sta cercando di estirpare un brutto tumore fatto nascere e crescere da altri negli anni in cui a guidare la Regione c'era il centrosinistra, e che mai nessuno in quegli anni si è preoccupato di risolvere la situazione, facendola anzi aggravare ulteriormente. Quando due anni fa sono diventato assessore mi sono fatto dare i bilanci del gruppo e delle aziende di Eav ed ho trovato subito che qualcosa non andava: oltre a sprechi e inefficienze, le società nei loro bilanci vantavano infatti crediti considerati certi ed esigibili per ben 500 milioni di euro complessivi.
«La maggior parte di questi crediti le società affermavano di averli nei confronti della Regione che invece, a sua volta - -ha proseguito - non solo non li aveva mai coperti, ma non li considerava affatto nel proprio conto economico. Questa situazione a dir poco assurda, ripeto, è andata avanti per ben dieci anni senza che nessuno intervenisse. Ho dovuto allora chiedere una commissione d'inchiesta interna alla giunta che, come non era mai stato inspiegabilmente fatto dalle amministrazioni guidate da Bassolino, accertasse finalmente quanti e quali fossero realmente i crediti dell'Eav nei confronti della Regione».
La protesta si estende anche ai partiti. «Il trasporto pubblico locale rappresenta un mezzo di locomozione importante e fondamentale per i cittadini dell’area vesuviana e, in particolare, per Sant’Anastasia – si legge in una nota del Pd locale - , come sottolinea Grazia Tatarella coordinatore dell’area vesuviana interna per il PD e segretaria del circolo locale: “Tantissimi giovani, lavoratori e pendolari utilizzano quotidianamente la circumvesuviana per raggiungere la città di Napoli e i luoghi di lavoro. Il trasporto è fondamentale per l’accessibilità ai servizi pubblici urbani, per la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori e soprattutto delle fasce più deboli. La riduzione, o peggio ancora, la soppressione delle corse dei treni, in questo momento storico, caratterizzato cioè dalla crisi economica e dall’aumento dei costi dei carburanti, giunti a prezzi insostenibili, provoca costi sociali, in termini economici e ambientali che, direttamente o indirettamente, ricadranno sulla collettività in misura amplificata e sempre meno sostenibile”. 
Bisogna tener presente che, per quanto riguarda la realtà vesuviana, e cioè quella relativa alla tratta Napoli-Sarno, sono state soppresse diverse corse ed in orari strategici per gli spostamenti verso la città con ripercussioni pesanti per la nostra Comunità, le quali, sommati ai consistenti aumenti delle tariffe e ad un deterioramento della qualità del servizio e della manutenzione dei treni e delle stazioni, penalizza sempre gli strati più deboli ed, in particolare, studenti universitari e lavoratori pendolari».
Il Partito Democratico provinciale, attraverso il Forum Trasporti, continua ancora la nota, si sta impegnando insieme ai sindacati per poter risolvere il problema sul piano politico amministrativo chiedendo all’assessore regionale Vetrella di intervenire prima che la situazione degeneri. 

Nessun commento: