domenica 11 marzo 2012

Rifiuti: raccolta e recupero abiti usati, siglato accordo Anci-Conau

(ASCA) - Roma, 7 mar - Sostenere lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti tessili e degli abiti usati in Italia, con evidenti vantaggi in termini ambientali, economici e sociali per la collettivita', riducendo i costi sostenuti dai Comuni.

E' questo l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato stamane dall'Anci, associazione nazionale comuni Italia e dal Conau, il Consorzio Nazionale Abiti e Accessori Usati che aderisce all'Unione Imprese di Recupero di Fise/Confindustria. In diversi contesti territoriali italiani la raccolta urbana della frazione tessile risulta ancora oggi non adeguata rispetto ai prefissati obiettivi complessivi di raccolta differenziata, ammontando complessivamente a soli 1,3 Kg/abitante/anno pari a 80.000 tonnellate: 0,24% sul totale dei rifiuti solidi urbani e fino all'1% della frazione secca.

Grazie a questo accordo, si stima, che il dato potrebbe arrivare a triplicare e raggiungere presto i 3-5 kg/abitante/anno, pari a circa 240.000 tonnellate complessive.

L'intesa firmata oggi, che e' corredata da un apposito modello di convenzione operativa con il relativo allegato tecnico, fissa i requisiti ottimali per lo svolgimento del servizio di raccolta e recupero dei rifiuti tessili che gli operatori devono offrire ai comuni: sono indicati gli standard qualitativi, la tipologia di cassonetti, le frequenze della raccolta, le caratteristiche degli impianti di trattamento, ecc.. Cio' al fine di assicurare una maggiore omogeneita' sul territorio nazionale delle condizioni di raccolta, migliorando rese e qualita' dei materiali da avviare a recupero. L'accordo indica anche le modalita' per la corretta gestione dei rifiuti tessili da parte di operatori autorizzati che aderiranno, i quali assicureranno anche la tracciabilita' dei rifiuti avviati verso l'effettivo recupero.

''E' questo un ulteriore strumento che l'Anci ha voluto mettere a disposizione dei Comuni per promuovere la corretta raccolta differenziata e massimizzare sia dal punto di vista della quantita' che della qualita' i rifiuti da avviare a recupero, sottraendoli allo smaltimento finale, con evidenti vantaggi ambientali ed anche in termini di riduzione dei costi di gestione complessivi - ha commentato Filippo Bernocchi, delegato Anci alle politiche dell'energia e dei rifiuti -. Ci auguriamo che dopo imballaggi, rifiuti elettronici ed abiti usati, sia possibile proseguire con il medesimo approccio anche con altre particolari categorie di rifiuti, che presentano anche caratteristiche di pericolosita', quali le pile e le batterie, cosi' da rispondere pienamente al dettato normativo europeo e nazionale''. La convenzione riguarda al momento le aziende associate al Conau, ma e' aperta a tutti gli operatori del settore che garantiranno i medesimi standard definiti nel protocollo d'intesa.

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