giovedì 23 giugno 2011

De Magistris: nonostante Berlusconi, lavoriamo per ripulire Napoli

Sceglie ancora una volta il web de Magistris per parlare ai cittadini. Il sindaco di Napoli replica con un videomessaggio al premier Silvio Berlusconi che stamani avrebbe dichiarato "Il nuovo sindaco di Napoli non ce l'ha fatta, come diceva, a ripulire la città in cinque giorni Come sempre, dovrò intervenire io". "Il Governo - dice de Magistris - si è girato dall'altra parte a causa dei veti della Lega Nord, non varando il decreto che, invece, sarebbe suo dovere varare. Per ragioni prima morali e poi politiche. Dunque fa sorridere quanto dichiarato oggi dal presidente del Consiglio che, più di tutti, porta il peso di una colpa antica: quella di aver abbandonato Napoli a se stessa, imponendo solo stagioni emergenziali che non hanno prodotto alcun miglioramento sul fronte rifiuti, escluso quello del forziere economico delle cricche dell'incenerimento e dello smaltimento illecito. Stiamo cercando di ottenere il massimo del risultato per mezzo della collaborazione politica-istituzionale con la Regione e la Provincia, evitando rotture nel solo interesse dei cittadini" (di Anna Laura de Rosa)
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Il ritorno di Berlusconi




CHI SI RIVEDE.....«Vedo che De Magistris non ce la fa Come sempre ci penserò io»

L'assessore regionale Romano: ancora 8mila tonnellate
da rimuovere, ci occorro dai 15 ai 20 giorni per la normalità

«Vedo che De Magistris non ce l'ha fatta in cinque giorni. Come sempre dovrò intervenire io». Così si sarebbe espresso, a quanto si apprende, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a proposito dell'emergenza rifiuti a Napoli.

Il premier ha incontrato il coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino, il presidente della Provincia di Napoli Bruno Cesaro, il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia ed il senatore Carlo Sarro poco prima di entrare in Aula a Montecitorio.

Nel corso della breve riunione si sarebbe discusso dell'emergenza rifiuti in Campania e della necessità di attivare al più presto una discarica per sgomberare Napoli dai cumuli di spazzatura.

Tra le ipotesi al vaglio si sarebbe prospettata la riattivazione della discarica di Macchia Soprana in provincia di Salerno.

Nel frattempo si valuta l'impatto del piano interistituzionale varato ieri: Grazie all'accordo raggiunto con tutte le province, la Regione Campania conta di uscire dalla crisi rifiuti nel giro di 15/20 giorni.

L'assicurazione è giunta dall'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano che è intervenuto in Consiglio regionale per illustrare la situazione rifiuti all'assemblea.

«Tra Napoli e provincia - ha detto l'assessore - ci sono a terra tra le 6 e le 8 mila tonnellate. Ieri sera è stata raggiunta un'intesa condivisa con tutte le province che, attraverso un aumento delle potenzialità dei loro impianti, un aumento dei conferimenti laddove possibile, per esempio verso la Sicilia, e l'utilizzo dei siti di trasferenza, ci consentirà non solo di garantire la raccolta ordinaria ma anche di recuperare 3/400 tonnellate al giorno, il che nel giro di 15-20 giorni ci permetterà di recuperare sul pregresso. Soluzioni alternative - ha sottolineato Romano - non ce ne sono».

Romano ha delineato la situazione delle discariche che non sono in grado di ricevere conferimenti straordinari perchè per intoppi vari Sant'Arcangelo Trimonte, Savignano Irpino e San Tammaro, hanno una capacità ridotta. Romano ha annunciato che per quanto riguarda i flussi verso Emilia Romagna e Toscana, nella riunione di domani la Regione chiederà di proseguire con le intese istituzionali. «Nessuna di queste regioni - ha sottolineato Romano - ha nulla da recriminare nei nostri confronti, sia per quanto riguarda i debiti, perchè non dobbiamo neanche un centesimo, sia per quanto rigurda la qualità dei nostri conferimenti che sono a norma».

«Al governo - ha concluso - proponiamo due opzioni: o l'interpretazione dell'articolo 184 del Codice dell'Ambiente o una norma di accompagnamento per

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