mercoledì 22 giugno 2011

Rifiuti, Tar: sì al sito di Caivano

Sono 2400 le tonnellate di cumuli che giacciono romai da giorni in città. Il tribunale amministrativo regionale riapre la discarica del Napoletano accogliendo la richiesta della Provincia sulla discarica del Napoletano Situazione drammatica a Montecalvario, San Giuseppe e Avvocata, Porto e Pendino. Ai Gradoni di Chiaia e in via Nicotera i cittadini esasperati hanno rovesciato sacchetti per strada



Anche se di poco rispetto a ieri (2360), è aumentata la quantità di rifiuti che "staziona" lungo le strade di Napoli che oggi registra - secondo i dati dell' Asia - una giacenza di circa 2400 tonnellate mentre infuria la protesta ai Quartieri spagnoli dove i cittadini esasperati hanno riversato i sacchetti per strada.


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Intanto il Tar della Campania ha accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza del sindaco di Caivano Antonio Falco presentata dalla Provincia di Napoli. Riprendono così i conferimenti nell'area di Caivano individuata dalla Provincia come sito di trasferenza per i rifiuti di Napoli e della provincia.

Rifiuti per strada scatta la rivolta

I quartieri che soffrono di più gli effetti della mancata raccolta sono quelli della Municipalità II dove, complessivamente, ci sono 550 tonnellate (Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe Porto e Mercato Pendino). In sostanza, si tratta delle zone di appannaggio di Lavajet, azienda appaltatrice di Asia, i cui lavoratori non stanno prestando servizio da due giorni.

Altre zone della città dove la sofferenza risulta maggiore sono quelle di San Carlo all'Arena e del quartiere Stella: a terra c'è spazzatura per 370 tonnellate. Su una media di 270-300 si attestano, invece, i quartieri occidentali di città, da San Ferdinando in direzione del comune di Pozzuoli, passando per Fuorigrotta e Pianura. A Bagnoli la situazione risulta accettabile laddove c'è la racconta differenziata 'porta a porta'.

Il resto della città si attesta tra le 140 e le 170 tonnellate a eccezione del Vomero e dell'Arenella dove, lungo le strade dei due quartieri, ci sono circa 10 tonnellate d'immondizia. Intanto si susseguono gli incontri tra Asia (azienda che si occupa di espletare i servizi di igiene ambientale a Napoli) e l'amministrazione comunale per tarare le strategie finalizzate a una gestione dell'emergenza rifiuti in città che riduca al minimo i disagi per la cittadinanza. La protesta dei residenti nei gradoni di Chiaia a Napoli, si è estesa anche alla vicina via Giovanni Nicotera. I manifestanti hanno sparso per strada i sacchetti prelevandoli dai cumuli d'immondizia che da alcuni giorni non vengono prelevati nella zona

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