sabato 18 giugno 2011

Ma De Magistris promette: «In cinque giorni la città e la provincia di Napoli saranno liberate dalla spazzatura».

NAPOLI - «In quattro-cinque giorni la città e la provincia di Napoli saranno liberate dalla spazzatura». È quanto ha detto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi al Comune. Secondo quanto detto, invece, dal vicesindaco Tommaso Sodano la città capoluogo avrà anche un sito di trasferenza (dove la spazzatura può rimanere fino ad un massimo di 72 ore per essere poi rimossa). Ma Sodano, confermando che sono in corso accertamenti di natura tecnica in vista dell'incontro fissato in serata in prefettura, non ha voluto svelare la località dove verrà allestito lo stesso sito.


Siti di trasferenza e di stoccaggio. Per liberare Napoli e la sua provincia dai rifiuti - si stima a che a terra vi siano circa 10mila tonnellate di cui 2000 nella città di Napoli - saranno allestiti siti di trasferenza e di stoccaggio ma non verrà aperta alcuna nuova discarica. È quanto ha lasciato capire il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. «Gli Stir devono essere svuotati - ha detto ancora Sodano - Io, purtroppo, in questo momento, mi trovo a dover difendere una impiantistica che non ho mai condiviso. Ma per pulire la città, in questo momento, dobbiamo usare questi impianti».


Nessun nuovo impianto. Per quanto riguarda la città di Napoli «non realizzeremo nuovi impianti - ha detto ancora Sodano - impiegheremo quelli già presenti. Napoli, però, per la prima volta dimostrerà che farà la sua parte». Sodano ha detto, infine, che entro stasera si conosceranno «i luoghi dove portare i rifiuti, sia i nostri che della provincia». «La responsabilità è di chi non ha programmato in questi anni» ha concluso il vicesindaco di Napoli sostenendo che la capacità residua delle discariche in Campania è di «appena 100mila tonnellate. Da qui a sei mesi, se non si provvederà, sarà ancora più grave».

No all'inceneritore. «Sull'inceneritore è inutile fare polemiche, semplicemente dimostreremo a Caldoro che non serve» ha dichiarato il sindaco rispondendo al presidente della Regione Caldoro che aveva definito «un errore» il no al termovalorizzatore. «Ora - ha detto de Magistris - dobbiamo pensare a raccogliere l'immondizia, partire con la differenziata spinta, con gli impianti di compostaggio che già abbiamo individuato e a quel punto dimostreremo a Caldoro, che non potrà che darci ragione, che l'inceneritore non serve. Quindi ora è inutile fare polemiche, semplicemente si dimostrerà al presidente che non è piu necessario perchè costa molto, dà pochi posti di lavoro e produce inquinamento». «Adesso - ha proseguito De Magistris - siamo impegnati tutti, compreso Caldoro, a risolvere un'emergenza sulla quale il governo ci ha abbandonato e mi auguro che il presidente della Regione faccia qualche sforzo in più per convincere le altre regioni a darci una mano. Lo farò anche io politicamente, ma istituzionalmente compete a lui».

I fondi. Gli otto milioni e 250mila euro euro necessari per incrementare la raccolta differenziata a Napoli saranno presto sbloccati ha annunciato il sindaco. Un'intesa sarebbe stata raggiunta questa mattina - ma l'accordo sarà formalizzato nelle prossime ore - dopo un vertice Regione Campania-Comune di Napoli, rappresentato dal vice sindaco Tommaso Sodano. «Dell'utilizzo di questi fondi si parlava da tanto tempo - ha detto Sodano - ma oggi si arriva ad un'intesa positiva per noi, perché saranno gestiti grazie ad un accordo di programma direttamente dall'Asia».

Governo come Ponzio Pilato. Per superare l'ennesima emergenza rifiuti che sta riguardando la città di Napoli anche «il sindaco si sta muovendo anche al di là delle sue competenze amministrative e istituzionali ma il governo si è lavato le mani come Ponzio Pilato, subendo i ricatti della Lega» ha detto De Magistris. Per il neosindaco anche oggi «si sono fatti avanti» anche grazie «al clima di rispetto e di lealtà» tra le istituzioni locali, col prefetto, con l'Asl e l'Arpac. «A questo si deve aggiungere lo sforzo molto forte che la Regione fa - ha continuato - perché deve assumersi la responsabilità di fare passi importanti con altre Regioni».

Il governo si assuma le sue responsabilità. «Ci auguriamo che il presidente Berlusconi, che in campagna aveva detto di aver a cuore le sorti di Napoli e della sua provincia, superata Pontida, nel prossimo consiglio dei ministri si assuma le sue responsabilità», ha detto ancora il sindaco di Napoli «ma - continua - anche senza il governo, il Comune di Napoli, ma ho ragione di ritenere che anche la Provincia e la Regione affronteranno questa emergenza a testa alta. La nostra cittadinanza merita dignità». De Magistris, infine, si è detto molto contento dello spirito di collaborazione instaurato «voluto dal prefetto e che ha trovato ascolto anche da parte della Provincia e della Regione».

Caos e tensione in città. Gruppi di sconosciuti hanno ostruito con i rifiuti, rovesciando i cassonetti, diverse strade di Napoli, dileguandosi rapidamente all' arrivo della polizia. La protesta, probabilmente un' azione coordinata, ha coinvolto finora diversi quartieri della città. Cassonetti rovesciati poco dopo le 17 in via Vecchia Comunale, a Piscinola, periferia nord. Poi, a breve distanza di tempo, l' azione è stata ripetuta in via Padula, ancora nella periferia Nord, via San Donato, a Pianura, periferia occidentale, ed in via Nicotera, tra i Quartieri Spagnoli e Monte di Dio, nel centro della città. Quando le forze dell' ordine giungono sul posto i manifestanti spariscono. La protesta riprende quando la polizia si allontana.
da il Mattino

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