Campania C'entro 29/06/2011
''La città sta tornando pulita, dimostreremo di essere migliori di come ci dipingono''
NAPOLI - "Se il decreto arriva è un fatto positivo, ma se non arriva il problema lo superiamo lo stesso". Taglia corto, Luigi de Magistris. Mentre a Roma l'emergenza napoletana non è riuscita a guadagnarsi un posto dell'agenda del governo prima di domani, a Napoli il sindaco, se non ottimismo, ostenta di certo fiducia e dice che, tutto sommato, il decreto l'esecutivo potrebbe approvare nel corso del Consiglio dei ministri per sbloccare i flussi di rifiuti interregionali, allo stato delle cose, non è più così necessario.
"NAPOLI TORNERA' PULITA" - Contro il via libera c'è la Lega, che non ha mancato di ribadirlo in tutte le sedi, a tutti i livelli e in tutte le salse suggerite dall'esigenza di riaquistare agli occhi di una base stufa di Berlusconi e delle pastoie romane la credibilità "antagonista" del partito. Il sindaco liquida la questione con un "non mi interessa", per aggiungere: "Napoli sta tornando a essere pulita, indipendentemente dalla Lega e da Berlusconi"; poi ringrazia per l'ennesima volta il personale dell'Asìa e, prima che scoppi un altro polverone sull'inclinazione a fare promesse impossibili, precisa: "E' chiaro che questo non significa il superamento della situazione drammatica, ma evidenzierei che in pochissimi giorni le cose vanno meglio, e andranno ancora meglio nel futuro prossimo".
DISCARCIHE - Al Comune, dice il sindaco, si lavora sulla differenziata e "per realizzare al più presto impianti di compostaggio". Ma forse si muove qualcosa anche sul fronte discariche, perché sul rischio saturazione dell'invaso di Chiaiano de Magistris ribasdisce: "Le discariche le troviamo, ma le diremo al momento opportuno altrimenti le 'ciucciuettole' e non solo loro si mettono di traverso". Sulla necessità di individuare le discariche c'è anche un intervento del prefetto di Napoli, Andrea De Martino. "Le istituzioni e i cittadini devono avere la capacità di condividere le scelte che mettano a riparo il territorio da situazioni di crisi", dice, sottolineando che una crisi può essere evitata "solo immaginando la realizzazione di impianti e strutture capaci di assorbire il prodotto dei rifiuti, rendendo autosufficienti il Comune di Napoli, la Provincia e la Regione". "Lascio decidere ai politici se la scelta debba comprendere o meno il termovalorizzatore", aggiunge.
SCATTO D'ORGOGLIO - Infine, dopo giorni di tiro al bersaglio razzista nemmeno troppo nascosto dietro il paravento del "no" al decreto sblocca flussi, lo scatto d'orgoglio: "I napoletani dimostreranno con il loro orgoglio di essere straordinariamente migliori di quanto altri vogliano dipingerli".
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