Il presidente di Legambiente Campania va giù duro nei confronti di Regione Provincia, per le loro assenze su un piano che scongiuri una nuova crisi dei rifiuti. Quasi alle porte.
«È veramente disarmante, a due anni dalla nuova giunta provinciale di Napoli e ad un anno di quella regionale che, sul fronte dei rifiuti, viga una sola politica: quella del Gattopardo, cambiare tutto per non cambiare nulla. Solo proclami, polemiche, scaricabarile, ma nulla sulla riduzione a monte dei rifiuti, sulla raccolta differenziata e sulla realizzazione di impianti di compostaggio», questa la critica del presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo in una nota. «Una crisi strutturale che si pensa ancora di risolvere sulla logica di discariche e inceneritori. E altri due anni - prosegue - si sono persi senza uno stralcio di piano che possa far uscire la Regione da questa perenne emergenza». «Abbiamo perso altri due anni – continua Buonomo - che si aggiungono ai quindici già trascorsi e che nulla hanno insegnato. Tranne Salerno non si è avviato neppure un impianto di compostaggio, molti sono pronti ma manca il collaudo e non si sa capisce cosa si aspetti. Nessuna misura per ridurre gli imballaggi, i comuni ricicloni sono in sofferenza e nel futuro si vede sempre una strategia sbilanciata sull'incenerimento sovradimensionato, con l'obbligatorietà al conferimento a scapito della differenziata».
Dura la critica nei confronti dell’Ente guidato da Luigi Cesaro: «La Provincia di Napoli dia un segnale di esistenza visto che è la provincia con maggiori problemi e con le più gravi responsabilità. Ma ci chiediamo - conclude il presidente di Legambiente Campania - è tanto difficile sedersi ad un tavolo tra i tanti enti istituzionali coinvolti e prendere decisioni per il bene della Regione e per la salute dei cittadini invece di parlarsi e polemizzare solo sui giornali?».
(Fonte foto: Rete Internet) da il Mediano Autore: C.S.
lunedì 13 giugno 2011
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