giovedì 24 marzo 2011

DALLA BUFERA GIUDIZIARIA DI CHIAIANO AI DUBBI DI TERZIGNO: SUI RIFIUTI TORNA IL CAOS

La procura di Napoli ipotizza infiltrazioni dei clan nella gestione della discarica. Protestano i cittadini, i Verdi: “Solidarietà a chi è stato preso in giro”. Cava Sari: i comitati tornano in piazza.

L’emergenza immondizia in Campania ed in particolare in provincia di Napoli fa registrare continui aggiornamenti. Tutti drammatici. A Chiaiano la DDA di Napoli ha indagato su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione della discarica e presunte irregolarità nella fase di assegnazione degli appalti. Il procuratore della Repubblica, Giovandomenico Lepore, ha emesso undici avvisi di garanzia e i carabinieri del Noe hanno perquisito la discarica, l'unica che assicura parte del conferimneto dei rifiuti alla città di Napoli. L'accusa ipotizza che sarebbero stati i clan a condizionare la gestione degli appalti.

E mentre la procura ha disposto la «caratterizzazione» della discarica per accertare se vi siano state infiltrazioni di percolato o di altro materiale pericoloso a causa (questa l’ipotesi dei pm) di una cattiva impermeabilizzazione del fondo cava, i cittadini si sentono presi in giro e stanno protestando vivamente. "Esprimiamo piena solidarietà ai cittadini di Chiaiano - dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano - per la truffa di cui sono stati vittime, fanno bene a protestare anche in modo duro. Il Governo e Bertolaso infatti avevano assicurato che quella discarica era immune da infiltrazioni malavitose e che sarebbe stata gestita al meglio. Non è andata così almeno da quello che emerge dalle inchieste della Procura della Repubblica di Napoli da cui emergono dati terrificanti".
Dalle parti del Parco Vesuvio, però, la situazione non è meno tesa: qualche giorno fa si è tenuta una conferenza di servizi in Regione, per discutere della realizzazione di vasche di contenimento per il percolato della discarica Sari di Terzigno. In Provincia, poi, i sindaci dell'area protetta, quelli che sversano nella Sari, si sono riuniti per discutere dei cosiddetti "impianti intermedi" (quello per il compostaggio, per esempio). Intanto, il 30 si torna in piazza: "La Rotonda...il ritorno", è il nome della manifestazione che partirà da piazza Pace dalle 18 ed è stata organizzata dalle Mamme vulcaniche e dalla Rete dei Comitati.
(Fonte Foto:Rete Internet)
Autore: Francesco Gravetti

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