giovedì 24 marzo 2011

RIFIUTI, CESARO INTIMA AI SINDACI DELLA ZONA ROSSA UN MESE PER TROVARE I SITI DI STOCCAGGIO

da Il Mediano un articolo su cava Sari:


Pensavate che la storia delle discariche fosse finita? Pensavate che l’ennesimo miracolo avesse trovato finalmente la sua concretizzazione? E invece no! Giusto il tempo che la cronaca internazionale coprisse copiosamente le nostrane vicissitudini che la provincia di Napoli ha organizzato in sordina una riunione con i sindaci della zona rossa, intimando loro 30 giorni di tempo per trovare i siti di stoccaggio per la FOS (Frazione Organica Stabilizzata ovvero in assenza di percolato). L’altro ieri s’è tenuta a piazza Matteotti una riunione a causa dei nuovi problemi legati allo smaltimento dei rifiuti nella città di Napoli.

La proposta della SAPNA (Sistema Ambiente Provincia di Napoli), la S.p.A a socio unico, soggetta al coordinamento e al controllo dell’amministrazione provinciale del capoluogo, è stata quella che i diciotto comuni dovranno farsi carico della FOS proveniente dallo STIR (ex CDR) di Tufino. Così facendo, Napoli potrà nuovamente depositare i suoi rifiuti nell’ormai saturo sito del Nolano. L’idea sarebbe quella di mantenere per due anni e mezzo questa FOS entro i confini dei comuni vesuviani in modo da realizzare, nel frattempo, i siti di compostaggio di Caivano, Pomigliano e l’inceneritore a Napoli est.

L’ipotesi sembra alquanto bizzarra, lunghezze burocratiche ed esperienza ci insegnano che nella malaugurata ipotesi tutto ciò accadesse, quella dei due anni sarebbe soltanto una rosea previsione rispetto a quanto normalmente accade in questi casi. Siti di stoccaggio provvisori decennali, e cattedrali nel deserto fungono ancora da monito alla promesse mancate della politica. Dei 92 comuni della provincia di Napoli ancora una volta si chiede il sacrificio alla zona rossa ovvero quella a più alto rischio vulcanico ma anche la più preziosa dal punto di vista naturalistico e paesaggistico con la presenza del Parco Nazionale del Vesuvio e di un flusso turistico complessivo di circa quattro milioni di visitatori l’anno.
Ha tutto questo una logica?

Ciro Teodonno

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