domenica 13 marzo 2011

San Giuseppe Vesuviano. Corteo di protesta contro il Generale Jucci e le sue decisioni. Scuole e associazioni insieme per gridare No

di Giovanna Salvati

San Giuseppe Vesuviano. “Nascemmo città del commercio, siamo diventati città della zeppola, moriremo città dei fanghi”. Con questo slogan hanno esordito gli oltre seicento cittadini che sono scesi per le strade sangiuseppesi per protestare ancora una volta l’iniziativa dell’alto Commissario per la Bonifica del Sarno, Generale Jucci, di portare i fanghi inquinati del canale Bottaro – Fienga da Scafati a San Giuseppe Vesuviano, in un sito temporaneo di stoccaggio individuato in via Martiri di Nassirya. Preciso ed incalzate ma soprattutto senza mai mollare la presa, il messaggio dei cittadini: un secco no ai fanghi inquinati del Sarno ma si alla bonifica della Vasca al Pianillo e delle altre vasche pedemontane dell’Area Vesuviana Est”. Un emergenza che come qualche cronista del lontano 1987 già aveva ampiamente anticipato sottolineando la pericolosità dei fanghi proprio della Vasca Pianillo “ed ora invece ci obbligano ad accettare un ricatto – spiegano i componenti del comitato ambientale – prima i fanghi altrui e poi i nostri, senza nessuna rassicurazione, senza nessuna documentazione limpida e trasparente per darci reali certezze. Non possiamo e non vogliamo cedere ad un ricatto simile, ci opporremmo con tutte le nostre forze a quelle che sono scelte scellerate che offendono non solo il nostro ambiente ma anche la nostra dignità”. Ma forse per la prima volta, la cittadina sangiuseppese ha riconquistato e dimostrato che possiede un senso civico ma soprattutto una voglia di riscattarsi e riportare la propria cittadina ad un antico e seppur tramontato splendore. E la forte affluenza di cittadini,oltre ogni ragionevole immaginazione, che hanno affollato le vie del centro da piazza Risorgimento alla casa Comunale passando per il Parco Ambrosio e la centrale via XX Settembre ha fatto toccare con mano una straordinaria perenzione. Piccoli bambini con in mano striscioni tra sorrisi tesi a smorzare i toni, e con gli occhi pieni di speranza “siamo piccoli ma le maestre ci hanno spiegato quello che faranno, non possono prima ripulire il nostro paese”. “Un grazie da parte di tutto il Coordinamento ai tanti partecipanti,alle Aziende che hanno messo a disposizione i loro veicoli industriali, alle scuole che hanno aderito, - esordiscono gli attivisti del comitato ambientale - ai commercianti che hanno sospeso la loro attività per una parte della mattinata, alle associazioni che fin dal primo minuto hanno creduto in questa lotta civile e democratica per la salvaguardia dell’ambiente,bene comune per eccellenza”. Una manifestazione tralatro completamente blindata. Alla fine della manifestazione una delegazione è stata ricevuta dalla Commissione Straordinaria,presenti il Dott. Barbato, l’Ing. Orabona e l’Arch. Esposito i quali si sono dimostrati solidali con le istanze dei cittadini e disponibili ad avere un interlocutore unico per il Coordinamento. Alla richiesta di maggior trasparenza degli atti amministrativi sulla procedura del sito e sulla disponibilità a scendere in campo con i cittadini contro l’operazione messa in atto dal Generale Jucci “si sono dimostrati un po’ troppo convinti che i poteri straordinari possano invalidare i nostri sforzi”.Il Coordinamento ha dato appuntamento a tutti i cittadini lunedì 14 marzo alle ore 19,00 presso la Sala delle suore dei Casilli.

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