sabato 26 marzo 2011

Lavoro, sciopero generale: Castellammare chiude per protestare

25/03/2011 - Una città intera ha partecipato alla manifestazione per la Fincantieri e lo sviluppo del territorio. A Castellammare di Stabia, tutti i negozi dalle periferie al centro, anche nelle strade dove il corteo non è passato, hanno chiuso i negozi. Anna Rea, a nome dei sindacati, ha definito questa mobilitazione "la primavera di Castellammare". "In piazza ci sono con i lavoratori i commercianti, la Chiesa, tutte le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl - ha detto Anna Rea della segretaria nazionale della Uil - ed è vergognoso che l'amministrazione ed il sindaco che rappresentano la sintesi della città, in un giorno come questo, non siano in testa al corteo. Qui la Fincantieri, storia realtà produttiva, non ha lavoro. E' in attesa di due pattugliatori promessi dal governo che, se anche arrivassero a settembre, non coprirebbero tutta la forza lavoro. Ed è molto preoccupante la situazione dell'indotto dove i lavoratori sono in gran parte sotto ricatto dei padroncini. C'é l'Avis che costruiva carrozze ferroviarie ormai dismessa. Pensiamo che ci sia un disegno sconosciuto su questo territorio che punta alla vendita dei suoli per trasformare la città in un luogo per affari o malaffari".

Rea chiede quindi, a nome dei lavoratori e di tutti i sindacati, un tavolo istituzionale unitario con Fincantieri, le amministrazioni comunali, regionali e provinciali, Confindustria, Confcommercio e tutte le segreterie sindacali per creare il bacino di costruzione navale e "bloccare questo vergognoso e ridicolo ping pong tra l'assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella e l'amministratore delegato dell Fincantieri, Giuseppe Bono sul piano industriale del cantiere a Castellammare".
La Rea afferma che ipotizzare un futuro turistico a Castellammare è assurdo " se prima non si salva un' industria importante come Fincantieri e le terme di Stabia che l'amministrazione comunale sta depauperando per insipienza e incapacità". La segretaria nazionale della Uil propone quindi che Castellammare sia trasformata 'citta'-laboratoriò per passare dalla crisi alle opportunità esempio per tutta la Campania.
Un'ultima stoccata da parte di Anna Rea va al sindaco Bobbio: "Non c'é la disperazione oggi in piazza, come ha detto Bobbio che farebbe bene ad ascoltare anziché dare giudizi sul sindacato".

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