martedì 29 marzo 2011

Emergenza rifiuti, monito Ue: “In Campania ci vuole un piano credibile”

29/03/2011 - Azioni credibili in un piano di gestione che agisca a lungo e a breve termine. E' quanto chiede di "vedere" il Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik per la soluzione della crisi dei rifiuti in Campania. Il Commissario in visita in Italia, nel corso di un incontro con la stampa ha sottolineato che la situazione nella Regione è frutto di una situazione che si trascina da tempo per la quale "é impossibile trovare una soluzione rapida". "E' importante che vengano definiti degli impegni di lungo periodo così come è necessario stabilire degli obiettivi nel breve periodo - ha sottolineato Potocnik - che riguardino la raccolta differenziata. Questi passaggi a breve termine darebbero credibilità ad un piano più a lungo termine". La raccolta differenziata e la realizzazione di impianti di compostaggio in Campania, secondo Potocnik, sarebbero una garanzia di una gestione più responsabile per lo smaltimento "delle 8 tonnellate di rifiuti in balle che ci sono in Campania", anche in vista di stanziamenti di fondi europei. Per l'erogazione di fondi europei, secondo Potocnik, è necessario rispondere "a dei criteri". Il primo di questi criteri è che ci sia "un piano di gestione" valido per non continuare ad agire in una gestione straordinaria l'emergenza rifiuti. "Abbiamo esaminato un documento che ci è stato fornito - ha proseguito Potocnik - e vogliamo vedere azioni credibili da parte delle autorità locali. Sono state identificate una serie di carenze e la Campania si deve attivare per rientrare nella normativa europea". Se la Regione non dovesse fornire il "piano di gestione" auspicato da Potocnik, "non avremo altra scelta - ha concluso il Commissario - che quella di procedere con la procedura di infrazione che potrebbe far andare l'Italia incontro a sanzioni".


ASSESSORE COMUNE, A NAPOLI SITUAZIONE SI AGGRAVA

"La situazione in città si sta aggravando. Rispetto a ieri abbiamo a terra circa 100 tonnellate in più". L'assessore all'Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, parla dati alla mano ricordando che negli impianti sono state conferite poco più di 1040 tonnellate (152 a Chiaiano, 466 a Giugliano, 308 a Santa Maria Capua Vetere e 124 a Battipaglia). Secondo i rilievi del Comune, la situazione più difficile si registra a Pianura, a Ponticelli e a San Pietro a Patierno. "Dinanzi a questa realtà - dice Giacomelli - credo che sia corretto dire che c'é preoccupazione". Dal Comune è partito anche un fax all'indirizzo dell'Asl con l'elenco degli accumuli più vistosi "che potrebbero causare problemi igienico-sanitari".

CAMPANIA; LEGAMBIENTE, DA PIANO NULLA DI NUOVO

"Ad una prima lettura del piano ci viene da dire "niente di nuovo sotto il sole".In attesa di analizzare nel dettaglio l'intera relazione ancora una volta possiamo affermare che lo scenario previsto dei quattro forni rimane un regalo alla lobby degli inceneritori ma soprattutto incompatibile con qualsiasi ipotesi serie di sviluppo della raccolta differenziata, del riciclaggio dei materiali e di politiche di riduzioni". In una nota Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania commenta la presentazione del Piano regionale dei rifiuti. "Un piano che per uscire dall'emergenza dimostra di voler rinunciare ad un futuro diverso e ci costringe a rimanere legati ad un eterno presente che non ci piace e che è sotto gli occhi di tutti", conclude Buonomo.

CONFCOMMERCIO; PIANO REGIONE E' BUON PUNTO PARTENZA

"La risoluzione dell'emergenza rifiuti dovrà essere il primo impegno degli Enti Locali nei prossimi anni : per questo riteniamo che il Piano Rifiuti presentato dalla Regione costituisca un buon punto di partenza" E' il commento di Pietro Russo, Presidente Confcommercio Imprese per l'Italia, al Piano presentato dal Governatore Caldoro. "Senza eliminare la vergogna dei rifiuti - prosegue Russo - non si può parlare di sviluppo in Campania. Perciò va salutato con favore un piano che si basa su una pianificazione razionale e di lungo periodo, e non su soluzioni tampone destinate ad esaurirsi in breve tempo. E' difficile entrare nel merito di un documento così complesso - aggiunge - che forse potrà anche essere corretto in corso d'opera : però siamo quantomeno di fronte ad una visione globale del problema e delle sue soluzioni, fuoriuscendo da una concezione puramente emergenziale del fenomeno". "Per questo - conclude Russo - il Piano regionale merita una apertura di credito da parte di tutti. Noi imprenditori abbiamo già fatto molto, a cominciare dalla raccolta differenziata, e vogliamo fare di più: spero che le istituzioni ci chiamino quanto prima per concordare azioni congiunte e nuove forme di collaborazione. Cittadini ed Enti locali devono mettere via egoismi ed interessi localistici poiché tutti dobbiamo contribuire, anche con qualche sacrificio passeggero, a lasciarci definitivamente alle spalle questa tragedia".

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