sabato 4 dicembre 2010

In fila per tre, il vesuvio non è malato, le falde non sono inquinate, la puzza è scomparsa - Giustizia è fatta

Il gip presso il Tribunale di Nola ha respinto la richiesta di sequestro di Cava Sari, avanzata dai comitati di cittadinanza contro la discarica di Terzigno (Napoli). Lo rende noto il procuratore della Repubblica di Napoli, Paolo Mancuso, per il quale è stato confermato "quanto già sostenuto da questa Procura in merito all'inesistenza di documentati allarmi - sulla base delle analisi finora effettuate ed in attesa degli approfondimenti che la Procura ha disposto - in merito al problema dell'inquinamento delle falde derivante dall'attività della discarica".Secondo Mancuso "a questo proposito particolarmente efficace si sta rivelando il presidio che il Corpo forestale dello Stato, su disposizione di questa Procura, assicura quotidianamente per il controllo sulla regolarità dei tempi, delle modalità e del contenuto dei conferimenti e dei mezzi utilizzati, della tempestività della copertura dei rifiuti conferiti, dell'efficacia della raccolta e dello stoccaggio del percolato, ed in genere della regolarità del funzionamento dell'impianto di discarica".
Risultati delle analisi da parte dell'ARPAC del 14/10/2010 http://www.comune.boscotrecase.na.it/files/verbale%20del%201.pdf
Risultati delle analisi Arpac 29/10/2010
http://www.comune.boscotrecase.na.it/files/verbale%20cava%20sari%202.pdf
Relazione tecnica "Tecnici nominati dal comune di Boscotrecase/Trecase", rilievi effettuati insieme ai tecnici dell'ARPAC
http://www.comune.boscotrecase.na.it/files/Microsoft%20Word%20-%20Relazione_tecnica_finale.pdf
Relazione tecnica "Tecnici nominati dal comune di Boscoreale/Terzigno", rilievi effettuati insieme ai tecnici dell'ARPAC

http://www.comune.boscoreale.na.it/Img_Upload/Relazione%20e%20risultati%20analisi%20effettuate%20dal%20consulente%20del%20Comune%20di%20Boscoreale.pdf

11/11/2010 - Dichiarazioni del Prof. Giovambattista De Medici

Sulla base scientifica dei dati, l'inquinamento da metalli pesanti della falda acquifera nei pozzi a monte e a valle della discarica Sari di Terzigno (Napoli), potrebbe essere antecedente alla stessa discarica, anche se non si conosce l'origine. Lo ha sostenuto Giovanbattista De Medici, esperto geologo chiamato in veste di tecnico dal Comune di Terzigno, per analizzare dati e analisi predisposte sui terreni e nelle falde acquifere nei pressi della discarica di cava Sari, nel corso dell'incontro svoltosi oggi a Ottaviano. Secondo il consulente comunale, le analisi non consentono di verificare l'origine dell'inquinamento della falda acquifera: "Si dovrebbero effettuare analisi più in superficie - ha sottolineato De Medici - in quanto così come realizzate non permettono di stabilire un collegamento tra l'inquinamento e la discarica.
Sarebbe necessario, invece, effettuare prelievi di terreno e acqua nelle zone a più diretto contatto con la discarica, invece che agire molto in profondità come è stato fatto". L'esperto, inoltre, ha sottolineato che a valle della discarica esistono "pozzi che pescano acqua più in superficie" e che sarebbe opportuno analizzare anche quelli per stabilire una eventuale connessione con l'inquinamento. De Medici, infine, ha voluto sottolineare che il terreno argilloso usato per impermeabilizzare la discarica, "non è perfettamente tale", e che anche la ghiaia usata per l'impianto "potrebbe causare dei fori nelle guaine, in quanto in parte spigolosa".
Sulla base di questi risultati il sindaco di Terzigno dichiarava:
11/11/2010 - Il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, ha annunciato che invierà in Procura i dati forniti dai tecnici nominati dal comune per le analisi sulle falde acquifere sottostanti la discarica di Cava Sari. "La magistratura dovrà decidere - ha sottolineato Auricchio - da parte nostra, come amministrazione, abbiamo subito bloccato il prelievo dell'acqua dai pozzi della zona, perché gli esperti ci hanno detto che è tossica".

Noi ci chiediamo: sulla base delle dichiarazioni della Procura di Nola, i cittadini possono vivere sonni tranquilli?, la puzza che si sente (ieri sera e per tutta la notte c'era un puzza da far vomitare) è solo una psicosi dei cittadini?, i contadini possono continuare ad innaffiare i loro campi senza pericolo per la loro salute e quella dei consumatori?, e infine il vesuvio è ancora un VULCANO?, fa ancora parte delle aree protette dalla L. 394/91, indicato nelle direttive EUROPEE "HABITAT" e "UCCELLI" RISERVA MAB UNESCO e ZPS?.
Non ci resta che attendere: Ulteriori prelievi (come affermato dal Prof. De Medici), inoltre, i risultati dell'inquinamento aria, suolo e sottosuolo.
Abbiamo atteso tanto, attendiamo ancora "adda passa a nuttata".
Vincenzo Izzo

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