venerdì 8 aprile 2011

AMBIENTE

Fonte Il Corriere del Mezzogiorno.it
«Il compost che c'è, ma non si vede», blitz dei Comitati a San Tammaro. L''ncursione degli attivisti nell'impianto di compostaggio
adiacente la discarica: «L'emergenza si può risolvere»
Il varco utilizzato dagli attivisti

CASERTA - Issando a braccia uno striscione con su scritto «le discariche sono tutte inutili se apre questo sito: sì al compostaggio», gli attivisti di Commons! sono entrati in azione questa mattina a San Tammaro, penetrando all'interno dell'impianto che sorge a pochi metri dalla discarica. La Rete dei comitati per i beni comuni denuncia l'abbandono dell'impianto che una volta a regime potrebbe servire al trattamento della frazione umida nell'ambito del piano di ciclo e riciclo integrato dei rifiuti con lo scopo di combattere l'eterna emergenza campana. «Il sito di compostaggio è assolutamente nuovo e funzionante – hanno commentato Antonio Musella ed Egidio Giordano di Commons! – con tanto di vasche, motori, tutti integri ed in perfetto stato. È la prova più evidente di come per governo ed enti locali la logica speculativa delle discariche e degli inceneritori è una scelta precisa così come quella dell’emergenza permanente».

IL BUCO NELLA RETE DI RECINZIONE - In realtà l’impianto realizzato su una superficie estesa che consta di due ampi capannoni utilizzando i fondi europei Por 2001-2006, risulta funzionale solo all'80 per cento. Per due anni adibito allo stoccaggio di ecoballe, fino al 2009, potrebbe ad ogni modo trattare parte degli scarti provenienti dalla raccolta regionale, che in buon numero finiscono al contrario nella vicina discarica. I manifestanti sono entrati nell’area passando da un buco della rete di recinzione, a circa un centinaio di metri dall’ingresso della discarica presidiato dai carabinieri. Prima di uscire e venire bloccati dai militari, gli attivisti hanno lasciato all’interno del sito scritte come «Con il compostaggio si chiudono le discariche. In 18 anni di emergenza questo sito non ha mai aperto! Vergogna!», lenzuola e striscioni portati sul motore dell’impianto che sovrasta le vasche.
 Uno degli striscioni
I RITARDI E LA MANIFESTAZIONE - «Ci chiediamo con quale astrusa motivazione la Regione Campania possa giustificare il fatto che l’impianto non sia mai entrato in funzione» recita una nota del Comitato che chiama all'appello i cittadini per sabato 9 aprile in piazza Dante. «La rete dei cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti – spiegano Musella e Giordano – sarà in piazza con una grande manifestazione popolare per dimostrare che le alternative ci sono e sono più semplici, economiche e sostenibili della logica delle discariche e degli inceneritori».
Redazione online 07 aprile 2011

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